Politica/ Elezioni regionali, la nomina di Federico e l’accordo con il PD

di Stefano Manocchio

Il partito, che ancora insiste con la denominazione di ‘movimento’, è meno ‘attraente’ di altri sul fronte del gossip politico-elettorale, perché da quelle parti si lavora praticamente solo con le notizie ufficiali; ed ufficiale è stata la nomina del deputato Antonio Federico a nuovo responsabile regionale del Movimento Cinque Stelle in Molise. Nomina portata avanti da Giuseppe Conte, che unitamente ai ‘cittadini’ pentastellati ha voluto dare all’ingegnere campobassano un merito in più nella corsa alla segreteria locale rispetto, ad esempio, ad Andrea Greco ed anche al sindaco del capoluogo regionale, Roberto Gravina, che pure erano nella griglia di partenza per quel ruolo.

Proprio questa tendenza a rimanere sotto tono dei ‘ grillini’ ha fatto passare la notizia nelle cronache di un giorno; invece ha un significato e dietro c’è un ragionamento, che speriamo di aver capito, o forse solo interpretato in maniera corretta. Antonio Federico è politicamente un moderato e tutto sommato abbastanza ‘filo governativo’ e comunque più di alcuni suoi colleghi di partito molisani; inoltre conosce bene i meccanismi interni al movimento ed ha già una certa esperienza politica. Presumibilmente Conte ha fatto una scelta ragionata, ritenendo in questa fase rischioso proporre qualcuno più ‘sbilanciato’, perché la prossima volta le percentuali di partito potrebbero non essere quelle dell’ultima legislatura e forse neanche troppo ci si avvicineranno. In vista di un calo, meglio mediatori ‘tranquilli’ e alleanze forti. Questo in pratica potrebbe significare allineare la politica regionale dei pentastellati a quella nazionale e, quindi, insistere con l’alleanza Cinque Stelle -PD in vista delle prossime amministrative in Molise.

Ora su questi argomenti si ragiona tra segretari regionali, se l’obiettivo sono le elezioni per il rinnovo dell’assiste di palazzo Moffa. Il segretario regionale del PD è Vittorino Facciolla che finora era sembrato tendenzialmente spostato verso l’accordo con un centro ampio, piuttosto che insistere troppo verso l’accordo con il Movimento Cinque Stelle; alleanza che invece finora aveva riproposto la consigliera regionale, sempre del PD, Micaela Fanelli. Questo non vuol dire che la ex-sindaca di Riccia, sia favorita rispetto all’ex-sindaco di San Martino in Pensilis per la corsa verso lo scranno più alto di palazzo Vitale, anche perché proprio la Fanelli sarebbe orientata verso l’accordo, subito, con i ‘grillini’, ma nel frattempo avrebbe maturato l’idea della candidatura al Parlamento, che è anche molto in linea con il suo curriculum.

Allora i due (Federico e Facciolla) potrebbero incontrarsi a metà strada: alleanza PD-Cinque Stelle che non preveda quale candidato presidente della Giunta regionale alle prossime amministrative né Federico né Facciolla; nel primo caso potrebbe non essere un grosso sacrificio, perché il neo eletto segretario regionale dei Cinque Stelle ha di suo lavoro in abbondanza per le scelte che il partito in Molise dovrà fare sia in vista delle amministrative che delle politiche. Diverso il discorso per Facciolla, che non nasconde ambizioni per il dopo-Toma alla Regione, anche se neanche le ha esplicitate in maniera ‘eclatante’; ma potrebbe rivederle se l’alternativa fosse un ragionamento in un quadro più ampio tale da comprendere anche le elezioni politiche.

Che sia questa la quadra in vista delle prossime trattative? Come dice un personaggio famoso in una pubblicità, oramai passata alla storia, “meditate, gente, meditate…”

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