Patriciello: La memoria come strumento di insegnamento e lotta a tutte le persecuzioni

In ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici nei campi nazisti l’On. Aldo Patriciello dichiara: “Ogni anno il giorno della commemorazione della Shoah aggiunge un tassello importante al compito che tutti noi abbiamo nei confronti delle nuove generazioni. Il compito garantito dalla memoria e dallo studio della storia con cui denunciamo un crimine che non dovrà mai più ripetersi. Un crimine che l’ideologia del regime nazista ha commesso non solo nei confronti del popolo ebraico e dei deportati nei campi – che erano prigionieri politici, militari, disabili, zingari – ma verso tutta l’umanità; ledendo quelli che erano e sono i diritti fondamentali dell’uomo. Una giornata che deve insegnare ai nostri ragazzi quanto l’odio che nasce da un delirio di potere porti a gesti inumani e devastanti.

Per questo sono fermamente convinto dell’indispensabilità del ruolo delle scuole, unico veicolo di conoscenza, di civiltà e del rispetto di tutti i popoli, nonché di crescita culturale di un Paese. Il 27 gennaio deve essere altresì il simbolo non solo dell’opposizione alla Shoah ma di lotta a tutte le persecuzioni di ogni regime, di ogni cultura”.
Oggi 27 gennaio si terrà un incontro commemorativo presso la sede di Bruxelles del Parlamento Europeo con approfondimenti e testimonianze.

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