Ortis vicepresidente della Commissione Scienza e Tecnologia nell’ambito dell’Assemblea parlamentare della Nato

Il parlamentare molisano, di ritorno dalla quattro giorni di Lisbona dove si è appunto
svolto il consesso che si occupa di sicurezza, difesa, economia e cooperazione tra gli
Stati, è stato particolarmente impegnato, quest’anno, sui tre dossier delle minacce
biologiche, del bioterrorismo post Covid-19 e della sicurezza dello spazio: questioni
delicate approfondite proprio nell’ambito della STC, la Commissione Scienza e
Tecnologia, di cui fa parte da tre anni a questa parte, quando fu scelto come delegato
per l’Italia.


“In questi tre anni – ha detto il senatore – insieme agli altri delegati italiani, abbiamo
lavorato sulle risoluzioni e sui rapporti, cercando di arrecare un contributo alla
comprensione dei problemi e creando relazioni con i parlamentari delle nazioni alleate
e partner. Tali legami sono essenziali per stemperare le reciproche incomprensioni,
oltre che per acquisire maggiore consapevolezza su quali sono e come vengono
affrontati i problemi nelle altre democrazie. Ovviamente le differenze ci sono, così
come i conflitti tra i vari interessi nazionali”.


Ortis ricorda come la normale attività da parlamentare non lasci tutto il tempo che
servirebbe per poter approfondire ogni singolo argomento discusso. Tuttavia, “la cosa
importante è ricordarsi sempre di stare lavorando per l’interesse dell’Italia – ha
aggiunto – Al riguardo, devo dire che tutti i miei connazionali interpretano bene il loro
ruolo: quando siamo in consessi internazionali, perdono significato i simboli e le
ideologie di partito, e si lavora come un’unica squadra”.


L’Assemblea di quest’anno ha avuto un significato particolare per il senatore molisano.
“Ho avuto l’onore di essere eletto vicepresidente della mia commissione – ha
evidenziato – Non è un incarico retribuito, ma è un modo per dare all’Italia un piccolo
strumento in più. Ho infine avuto modo di salutare, come molisano, la speaker della
Camera degli Stati Uniti Nancy Pelosi, terza carica nel suo Paese. Non potevo non farlo
– ha concluso Ortis – anche alla luce delle sue origini: suo padre è nato in Abruzzo e
sua madre è di Fornelli, in provincia di Isernia”.

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