Manovra/Uil Scuola: la proposta del Governo delude le aspettative del mondo della scuola

Lo schema di Legge di Bilancio proposto dal Governo anche se è solo all’inizio, parte
male. Studieremo bene il testo ufficiale, nelle prossime ore faremo gli approfondimenti
tecnici e politici, ma ci sembra di potere anticipare un giudizio fortemente negativo su
una manovra da 30 miliardi di euro, che davvero poco offre al sistema nazionale
dell’istruzione.
Ci saremmo attesi di vedere utilizzate le risorse straordinarie dell’Europa, attraverso
una legge di Bilancio di supporto coerente a raggiungerne gli obiettivi: aggredire e
risolvere i problemi strutturali di discriminazione retributiva tra diversi ordini e gradi di
scuola, la composizione degli organici, un’azione di ripristino di equità salariale di un
personale che vanta il triste primato di un forte precariato e delle retribuzioni più
basse non solo nei riguardi dell’Europa, ma anche nei confronti dei colleghi
della pubblica amministrazione!
Un esempio, si introduce l’attività motoria nella scuola primaria, ottimo intervento con
un risvolto pratico incomprensibile: il docente che insegnerà alle elementari, cosa ben
più difficile e complessa di quella rivolta ai più grandi, sarà pagato meno! Quindi a
materia uguale (attività motoria) si avranno per ordine di scuola, stipendi diversi!
Una logica di sistema che perpetua le differenze inaccettabili che un’azione, di
modernità e di riforme, dovrebbe eliminare, non esiste alcuna motivazione per la
quale si applicano ai docenti stipendi diversi in funzione dei diversi ordini di scuola. E’
un’ottica che va superata!
Una scuola, ancora una volta strattonata dagli scontri ideologici, da bandierine
politiche che dovrebbero essere ammainate, ed invece si moltiplicano, che riguardano
la card dei docenti che mantiene in vita la politica dei bonus, solo per la scuola, dove
le risorse sono sempre poche e a rate, mentre invece andrebbero superati con
interventi strutturali che ridiano equità e stabilità al sistema retributivo del personale.
Le attuali disuguaglianze meriterebbero una manovra diversa e non una finanziaria
ordinaria come ne abbiamo viste tante negli ultimi anni. Problema culturale antico,
oggi non certo finanziario, visto che questa volta le risorse ci sono e come sempre
prendono strade diverse da quelle che dovrebbero.
Ricordiamoci che nel discorso di insediamento il Presidente Draghi ebbe ad affermare
che i Docenti italiani sono mal pagati, ebbene a questa affermazione vorremmo
vedere dei fatti, ma nello schema approvato dal consiglio dei ministri non ne vediamo
traccia!
Campobasso, 29 ottobre 2021 IL SEGRETARIO REGIONALE
Nicolino Fratangelo

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