Liberaluna Onlus dice ‘no’ al decreto Pillon

Comunicato di Liberaluna Onlus del 10.11.2018

Tra le 60 piazze, oggi in piazza Vittorio Emanuele, a Campobasso, insieme alle rappresentanti dei sindacati Cgil e Uil c’erano anche la presidente dell’associazione Liberaluna Onlus, Maria Grazia La Selva, nonché Cavaliere della Repubblica al merito per le attività svolte a sostegno delle donne vittime di violenza, componente della commissione parità e pari opportunità della regione Molise, insieme alle psicologhe dell’associazione. La riforma Pillon è una riforma a difesa del genitore più forte economicamente quindi discriminatoria. Dire no per noi significa mantenere le conquiste fatte in passato a favore dei minori e delle donne ma soprattutto di quelle maltrattate che, con la nuova riforma sarebbero obbligate alla mediazione familiare vietata dalle Linee Guida redatte D.i.Re Donne e Anci nazionale e dalla Convenzione di Istanbul. Purtroppo, è noto che le donne già faticano a denunciare e sicuramente lo faranno ancora meno temendo di perdere i figli qualora il processo di mediazione non dovesse funzionare. Anche se il ddl Pillon all’art.11 dice che in caso di violenza l’affido condiviso decade, resta però il timore che possa aumentare la conflittualità a discapito del genitore più debole socialmente ed economicamente.

Inoltre per noi che combattiamo quotidianamente affinché sia prioritario il benessere dei minori, riteniamo che nei casi di separazioni pacifiche, ciò può comunque già avvenire con l’accordo dei genitori e proponendolo al giudice che provvede sicuramente laddove lo ritiene funzionale può al collocamento condiviso, quando possibile, ma che non debba essere una condizione imperativa. Pertanto ribadiamo la necessità di dire no alla riforma Pillon unite in questa mobilitazione, ai sindacati che hanno aderito e allo sportello Uil Mobbing.

La presidente (Cav. Dr.ssa La Selva Maria Grazia )

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