La Fusco Perrella presenta proposta di legge per “l’istituzione di un servizio di psicologia territoriale del Molise”

“Crisi lavorativa e conseguente aumento della povertà, violenza sulle donne, disagio giovanile, mobbing ma anche disabilità in genere sono fenomeni sociali estremamente complessi e necessitano di una serie di interventi sistematici per garantire una corretta armonizzazione del vivere in società”. A parlare la consigliera regionale del Nuovo Centrodestra, Angiolina Fusco Perrella, che nella mattinata di ieri ha presentato una proposta di legge al Presidente del Consiglio Regionale del Molise riguardante le ‘Norme per la istituzione del servizio di psicologia territoriale della regione Molise’.
 “La presente proposta di legge – continua la Fusco Perrella – nasce dall’esigenza di rispondere a quelli che sono i bisogni concreti dei cittadini, in un contesto sociale spesso toccato da profondi disagi e difficoltà quotidiane che non permettono di creare le condizioni di vita più favorevoli alla cittadinanza.
In virtù di questo si propone l’istituzione dello psicologo del territorio, visto non solo come una figura professionale sanitaria ma anche sociale, che ne amplia di fatto il campo di applicazione riconfigurandolo come un vero e proprio professionista del benessere riconosciuto anche dalle Istituzioni. In questa maniera si potrà garantire ad ogni cittadino l’accesso diretto a quelle che sono le prestazioni sociali che riguardano la sfera della salute e del benessere psicologico.
Il previsto Servizio di psicologia territoriale verrà garantito in ogni ambito territoriale con l’istituzione di un operatore psicologo ogni ventimila abitanti, rispondendo così anche a quelle che sono le disponibilità dei Piani sociali di zona, che opera in maniera multidisciplinare con lo scopo di intervenire fin dalle prime manifestazioni di fenomeni di disagio sociale, lavorativo o relazionale.
Il Servizio di psicologia territoriale – si legge ancora nella nota a firma della Fusco Perrella – svolgerebbe dunque le seguenti attività: interventi  in ambito residenziale e semiresidenziale in favore di soggetti in situazioni di disagio e/o di fragilità psicosociale; interventi presso centri di accoglienza per l’assistenza alle donne oggetto di maltrattamenti; interventi idonei a contrastare situazioni di disagio derivanti da condizioni di fragilità di carattere culturale, sociale, economica e/o lavorativa; interventi a tutela di soggetti fragili minacciati o vittime di violenza fisica, sessuale o psicologica, maltrattamenti o stalking; interventi in favore delle persone o delle famiglie con membri in condizioni di disabilità; interventi in favore di famiglie ad alto di rischio di disgregazione; interventi in favore delle persone e delle famiglie nei percorsi di affido o adozione; interventi in favore di minori e adulti nei percorsi processuali, di pena e riabilitazione; interventi in favore di famiglie e persone in situazione di perdita, trauma o lutto; interventi per favorire la piena integrazione psico-sociale dei cittadini immigrati; azioni di prevenzione, informazione e comunicazione riguardo ai temi del disagio, della salute mentale e del benessere psicologico e sociale; interventi a supporto delle persone in condizione di stress; interventi a supporto delle persone disoccupate, inoccupate e in cerca di lavoro; interventi di informazione e consulenza nelle scuole finalizzati al benessere della scuola, al successo formativo, al contrasto del disagio giovanile e dei comportamenti a rischio; interventi a sostegno della crescita, dello sviluppo e della socializzazione dei minori; promozione e supporto di stili di vita positivi e sostenibili.
Un’iniziativa legislativa – conclude la Fusco Perrella – che vuole raccogliere anche l’invito rivolto alle istituzioni da parte dell’Ordine degli Psicologi del Molise, che nella sua funzione di promozione e tutela della professione, da sempre dedicata alla tutela e salvaguardia della salute e del benessere psicologico dell’individuo e dei suoi contesti di appartenenza, ha chiesto l’attenzione sulla necessità di promuovere interventi strutturali sul territorio che favoriscano la presenza stabile e l’implementazione della figura dello Psicologo nell’ambito del sistema dei servizi sociali e socio-sanitari regionali”.

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