“Il 2 Giugno si festeggiano due conquiste: la Repubblica e il diritto di voto alle donne”

Due giugno 1946, oltre dodici milioni di donne sono chiamate a esprimere il loro voto.

L’Italia diventa una Repubblica.

Il 2 Giugno si festeggiano due conquiste: la Repubblica e il diritto di voto alle donne.

Donne come Tina Anselmi e la Mozzoni iniziano a scrivere una nuova pagina politica per la nostra Italia.

Anno 2020, noi donne lottiamo ancora per la parità, il che vuol dire che ne siamo ancora molto lontani.

Combattiamo contro discriminazioni, commenti sessisti e stereotipati sulle donne, sia da parte degli uomini sia da parte delle donne stesse.

E’ ancora in salita la strada da percorrere per diminuire la forbice della disuguaglianza: sono ancora poche le donne in politica, poche in molti ambiti lavorativi e tecnico scientifici.

Oggi 2 Giugno 2021 nel 75° anniversario della Repubblica italiana vogliamo dare particolare rilevanza alle donne del nostro paese e al loro valore.

L’Università di Bari, che propone la diminuzione delle tasse alle studentesse per incentivare la presenza femminile nelle facoltà più tecniche così da ridurre il gender gap ci lascia smarrite, ma al contempo la notizia di Samantha Cristoforetti prima donna europea comandante della Stazione Spaziale Internazionale, ci fa pensare che non bisogna mollare e smentisce le dichiarazioni di Pillon che  “La donna è più portata all’accudimento”.

Alle ragazze diciamo di non mollare ma di continuare a combattere a non indossare un vestito stretto che la società ci vuole a tutti costi far indossare.

Gli uomini  e le  donne che cercano di costruire la propria  identità e il loro futuro devono essere liberi di scegliere quale facoltà universitaria, quale sogno lavorativo e quale vocazione professionale inseguire.

Non esistono professioni maschili e professioni femminili, esistono le passioni, i talenti  e bisogna avere il coraggio di inseguirli.

Non scegliete il vostro futuro in base al sesso di appartenenza, creando stereotipi inutili.

 Alle Università italiane, ricordiamo che il diritto allo studio dovrebbe essere esteso a tutti, ad oggi “andare all’università” sta diventando un lusso.

Abbiamo bisogno di giovani: avviate programmi di inserimento e opportunità lavorativa post universitari e attuate una riduzione delle tasse premiando tutti quei giovani coraggiosi che decidono di inseguire i loro sogni.

Come conferenza delle Donne Democratiche del Molise ciò che ci rende orgogliose  della nostra realtà locale seppur piccola rispetto ad altre regioni è  osservare che di donne coraggiose che svolgono professioni come le definisce Pillon “maschili” ce ne sono tante!

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