I viaggiatori molisani restano in lockdown/ Forum TPL a Toma e Gravina: che volete fare?


A Roma, nella elegante Villa Pamphili si è aperta la 10 giorni per mettere a punto le idee per oggi e per il futuro del nostro Paese.
Nel Molise il Lock Down per i cittadini non è finito. Il trasporto pubblico urbano sotto “i servizi minimi” non si capisce a che serve ed a chi così come è con i passeggeri che, nonostante il numero ristretto, cominciano a restare a terra per i distanziamenti e anche quando e se verrà ripristinato l’orario estivo le line più usate funzioneranno con la “scanzione” di un’ora e più.


L’extra urbano consegna le popolazioni dei paesi della cintura del capoluogo regionale, S. Giovanni in Galdo, Campodipietra, Toro, Boiano, Busso Baranello, Vinchiaturo, ecc.. all’isolamento, privi di servizio nel pomeriggio, pochissimo di mattina e così avviene su tutto il territorio regionale, “sei vai in città non torni”.


Noi vorremmo sapere cosa state progettando per il dopo Covid, per il futuro e per il futuro prossimo quando gli anziani della città, che non vanno in monopattino, prenderanno piena coscienza del loro confinamento nel loro quartiere o condominio, i giovani non andranno a piedi con la pioggia, i lavoratori che andare in macchina a fine mese constateranno che è una bella spesa, gli abitanti dei comuni minori confinati nei nostri “bellissimi borghi”.
Il segnale chiaro di quello che sta accadendo è ben evidente con uno sguardo all’aria di sosta del campo sportivo “Romagnoli” a Campobasso, tutti i giorni lavorativi con una sterminata distesa di auto.


Il traffico urbano nelle ore di punta ha ripreso l’andamento lento e imponente di prima.
Cosa ci dice è chiaro, chi possiede l’automobile si muove con quella, con costi aggiuntivi e buona pace della mobilità sostenibile, chi non ha l’auto deve arrangiarsi in qualche modo con dolorosi sacrifici, costretti a volte a rinunziare a lavori a basso salario, lavoretti precari a livello di difficile sopravvivenza.


Vi scriviamo congiuntamente perché pensiamo il problema va affrontato congiuntamente dalle amministrazioni e mobilitando forze politiche, sindacali, sociali con una capacità di ascolto, di riflessione, di progettare il cambiamento per oggi e per il futuro. Per parte nostra abbiamo avuto, nel corso di nove anni, attraverso gli assessori regionali Nagni e Niro, il Sindaco Battista, rapporti conflittuali a volte, di confronto, dialogo e cooperazione, quando c’è stata la volontà, ma sempre con spirito propositivo, come nel caso dell’ammodernamento della tratta ferroviaria Venafro – Campobasso, frutto di una convergenza d’idee, progetti, interventi politici e sociali.


Sappiamo che la situazione post epidemia, con “L’Europa che s’è desta” ci offrirà mezzi e sostanze in possibilità non ripetibili ma bisognerà essere preparati, non si può sprecare, mettendo innanzitutto ordine, funzionalità, efficienza nel sistema molisano dei trasporti, con coraggio e rapidità, dalla riforma dell’affidamento al Piano di settore, per un trasporto efficiente e moderno.
Noi leggiamo il rimpasto del Governo regionale e l’assunzione diretta della responsabilità del settore da parte del Presidente Toma come la volontà di dare il maggior peso al trasporto e attendiamo atti conseguenti, disponibili come sempre a dare il nostro contributo nei modi e nelle forme che si attiveranno; certamente in ogni caso non restando a guardare.


Questa la Lettera aperta al Presidente Donato TOMA e al Sindaco Roberto GRAVINA a firma di Filippo Poleggi Presidente Forum Trasporto Pubblico Locale

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