Ex lavoratori dello Zuccherificio del Molise: dopo due anni ancora solo parole

Gli ex lavoratori dello zuccherificio del Molise e del centro-sud vogliono rammentare alla politica regionale che il 3 dicembre hanno festeggiato il primo anno di mobilità. Con una bella torta di bietole al centro e una candelina spenta per un quarto, l’altra verrà spenta il 30 giugno del 2018 da una trentina di ex lavoratori perché termineranno la mobilità non avendo più di 50 anni per effetto della riforma Fornero, ciò che resta da quelli che hanno più di 50 anni. Dopo di che non resterà che fare i mendicanti. Tutto questo perché il Molise ha un governo regionale che pensa solo a fatturare quello che produce qualcosa come ad esempio lo Zuccherificio, la Gam, l’Ittierre, la Protezione Civile e la Sanità. Sono quasi due anni e più che facciamo avanti e dietro tra Termoli e Consiglio regionale, ottenendo solo parole, “non preoccupatevi non vi abbandoniamo”, ma fino adesso soltanto il “poema” dell’Assessore allo Sviluppo Economico riguardo alla pubblicazione dei bandi, specialmente l’ultimo, è da far rabbrividire anche i lombrichi. Adesso l’ultimo tentativo con i sindaci, oggi vedremo cosa verrà fuori. Ci ricordiamo una cosa accaduta nella mensa dello Zuccherificio nel 2013, ci vennero a trovare il Governatore Frattura e l’Assessore Facciolla, tutti e due ci dissero: “non chiuderemo mai questa realtà lavorativa”, peccato che tutti oggi sanno com’è finita.

Comitato ex lavoratori Zuccherificio del Molise

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