Ciocca: “Monitorare le aree regionali ad elevato rischio ambientale”

Riceviamo e pubblichiamo

Monitorare, con cadenza prestabilita, le aree regionali ad elevato rischio ambientale: è stato approvato ieri, con il solo voto contrario del Movimento 5 Stelle, l’emendamento di cui sono stato promotore e primo firmatario e che avevo annunciato nel corso della presentazione del mio libro-dossier “Capoiaccio – Anno Zero”.

La vicenda che ho raccontato, con il conforto di una ricca documentazione che attraversa un lungo arco temporale fino e alle indagini ambientali che ho fortemente voluto a cavallo tra il 2014 e il 2015, conferma la necessità di controllare e monitorare periodicamente, con indagini appropriate, i siti che sono a più elevato rischio. Motivo questo per il quale ho inteso presentare un emendamento teso alla costituzione di una Commissione tecnica, senza oneri aggiuntivi, che avrà il compito di predisporre un Piano di Monitoraggio nel quale saranno indicate le aree dove l’Arpa Molise, nell’alveo delle sue competenze, effettuerà – con cadenza semestrale – approfondite indagini ambientali.I siti che ho inteso già individuare sono, in primis, quello di Capoiaccio dove si registrano valori abnormi di radioattività gamma che nel 2003 non era stata segnalata (ricordo che gli impianti della Montedison sono stati dismessi nel 1987); poi Castelmauro, Guglionesi, Campomarino e la Piana di Venafro.

La cadenza fissata per legge delle indispensabili, a mio avviso, indagini ambientali e la possibilità di “mappare” eventuali stranezze nella raccolta dei dati forniranno, quindi, indicazioni preziose per le conseguenti azioni immediate da mettere in campo.

Salvatore Ciocca

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