Riceviamo e pubblichiamo
“Una vita dignitosa deve concludersi con una morte altrettanto dignitosa”.
E’ questo l’assioma etico che sta alla base della nuova legge, approvata nella tarda mattinata di oggi, sul testamento biologico, uno dei provvedimenti più attesi di questo scorcio di fine mandato parlamentare e che per l’onorevole dem Laura Venittelli “vale l’intera legislatura”.
Tra le principali novità introdotte dal bio-testamento vi sono il diritto alle scelte terapeutiche e cure condivise; il rifiuto della cura; il ruolo della famiglia; l’ascolto dei minori; la disciplina di chi è incapace di intendere e volere. Non viene introdotta l’eutanasia e tanto meno il cosiddetto suicidio assistito. Invece, viene data libertà e facoltà nelle dichiarazioni anticipate di trattamento, in forma scritta e gratuita.
“Siamo estremamente lieti che al Senato sia passata questa norma – ha ribadito, concludendo, l’onorevole Venittelli – a dimostrazione che i parlamentari sanno interpretare le esigenze che derivano dalla società, improntando riforme e leggi ai diritti civili inalienabili”.
La Segreteria
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