Berlusconi: “Torniamo all’opposizione. Non è più vera democrazia”

«Abbiamo la consapevolezza di non vivere in una vera democrazia». Silvio Berlusconi torna ad attaccare, dopo le accuse lanciate  al Premier Renzi, attraverso un videotrasmesso ieri sera dal Tg5. Lo fa in collegamento telefonico al meet up del governo ombra, organizzato da Gianfranco Rotondi: «Voteremo le riforme se saranno positive per il Paese – ha annunciato il leader di Forza Italia -, ma riprendiamo il nostro ruolo a 360 gradi di oppositori».  

 

Il Nazareno e la scelta per il Quirinale non condivisa

«Noi siamo stati dentro questo patto del Nazareno, a cui sono state attribuite chissà quali nascoste intenzioni, ma non c’era e non c’è alcuna intenzione nascosta bensì solo la coerenza di voler dare un contributo alle riforme, però c’è qualcuno che non ha rispettato gli accordi e lo spirito di condivisione è venuto meno proprio quando si doveva eleggere la più alta istituzione della Repubblica e quindi noi non ci sentiamo più di continuare».

 

“Non viviamo in vera democrazia”

«Abbiamo la consapevolezza di non vivere in una vera democrazia- l’attacco di Berlusconi-. Questo è il terzo governo non eletto- ha detto – c’è un premier che non ha preso nessun voto e una maggioranza che è frutto di una elezione, quella del 2013, dove il distacco è stato solo dello 0,37%»

 

“Sono sempre cavaliere”

«Il centro destra ha avuto eliminato dalla scena politica il suo leader, il leader di Fi impossibilitato a svolgere attività in Parlamento, escluso dal parlamento, messo fuori dalla possibilità di esser protagonista dalla politica e che viene citato come condannato, detenuto, ex cavaliere, invece sono sempre cavaliere». Così Silvio Berlusconi. «Questa è la situazione nella quale abbiamo accettato di dare i nostri supporti alle riforme», ha aggiunto.

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