Bando FNA 2018: Programma e disciplinare. La replica di Mazzuto

L’intervento dell’Avv. Tina Di Michele, Presidente della Consulta sulla Disabilità apparso su alcuni organi di informazione, nel quale si muovono rilievi e contestazioni in merito al contenuto del Programma FNA e del relativo disciplinare, pubblicati dagli Ambiti Territoriali Sociali in data 4 giugno con scadenza il 3 luglio c.a. ripropone questioni già discusse ed affrontate negli anni precedenti. Ritengo però doveroso, per non ingenerare un clima di dubbio e di sospetto tra i cittadini e le famiglie interessate, fornire alcuni chiarimenti. La copertura degli interventi è garantita con le risorse del Fondo nazionale (2.996.240,00 più un conguaglio di circa 90.000 riferito ad economie accertate dal Ministero delle politiche sociali e riassegnate alle Regioni) integrate dallo stanziamento sul bilancio regionale 2019 (400.000,00). I beneficiari sono i cittadini in condizioni di disabilità gravissima ( 100% di invalidità e indennità di accompagnamento). Le valutazioni sono effettuate dalle Unità di valutazione multidimensionali dei Distretti sanitari, integrate da assistenti sociali degli ATS. Le persone che con la precedente programmazione avevano ottenuto il punteggio massimo non vengono sottoposte a visita; per quelle di cui il Distretto dispone della necessaria documentazione sanitaria ( perché già in carico ai servizi territoriali) si procede alla valutazione sulla base della stessa documentazione; per le nuove domande o per quelle di cui l’Azienda non ha contezza si procede alla visita domiciliare e alla valutazione.

Il Programma ripropone le stesse azioni realizzate negli anni precedenti:  Assistenza domiciliare o contributo economico per il caregiver (400 euro mensili per 12 mesi);  Interventi di sollievo a beneficio delle persone collocate per brevi periodi presso strutture residenziali idonee (38 euro di contributo quotidiano);  Sostegno a progetti sperimentali dei 10 Centri socio educativi, con una contribuzione a parte per gli ATS di Agnone e Venafro che, non avendo sul proprio territorio strutture dedicate, si fanno carico del trasporto delle persone disabili presso i CSE di Isernia;  Contributo per progetti di autonomia rivolti ai minori con gravissima disabilità;  Sostegno alle persone affette da SLA ( da 300 a 700 euro mensili per 12 mesi in ragione della gravità della malattia). Tale azione è a regia regionale (300 mila euro). Al momento sono in carico ai servizi 26 persone. Il riparto agli ATS viene effettuato sulla base della popolazione residente al 31.12.2013 ( ultimo dato ISTAT certificato).

E’prevista la liquidazione agli stessi Ambiti di una anticipazione dell’80% del fondo assegnato, mentre il saldo verrà erogato previa rendicontazione dell’anticipazione. Rispetto alle contestazioni formulate dall’Avv. Di Michele, in rappresentanza anche di altre Associazioni di disabili attive sul territorio molisano, va sottolineato che :  la platea di potenziali beneficiari è quella definita puntualmente dal decreto del Ministero delle politiche sociali che ha ripartito le risorse del FNA per l’anno 2016 e al quale si richiamano i riparti degli anni successivi;  la Regione, in considerazione dell’esiguità delle risorse disponibili, ha operato una scelta più selettiva riconoscendo l’accesso ai benefici ai soli disabili gravissimi;  quest’ultimo è il requisito oggettivo rispetto al quale non è dato operare valutazioni discrezionali in merito all’età anagrafica ( anziani, giovani, minori);  la valutazione delle istanze viene effettuata dalle Unità multidisciplinari distrettuali , come per gli anni precedenti, mediante l’utilizzo della scheda SVAMA, utilizzata dai Distretti per l’accesso a tutti i servizi. Il numero di istanze che si ritiene verranno presentate, anche sulla base dei dati dei pregressi programmi, è purtroppo di gran lunga superiore ( almeno 1000) rispetto a quelle che potranno essere ammesse a finanziamento ( circa 450/500). E’ ovvio che se il Consiglio Regionale, che già in sede di bilancio 2019 ha approvato uno stanziamento di 400.000 euro, dovesse ritenere necessario e possibile il reperimento di ulteriori risorse, sarà possibile disporremo scorrimento delle graduatorie.

In ogni caso proprio per favorire il più ampio e sereno confronto su un tema che investe tante famiglie e tante persone anticipo fin d’ora la mia totale disponibilità ad incontrare l’Avv. Di Michele e i rappresentanti delle altre associazioni interessate per valutare possibili soluzioni, sempre nel rispetto della normativa nazionale e della programmazione regionale. L’Assessore regionale alle politiche sociali Dott. Luigi Mazzuto

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