Attualità/ Commissione per le parità tutta al femminile: anche questa è una discriminazione!

Nota di ‘Liberaluna onlus’

In relazione alla manifestazione d’interesse pubblicata sul Bollettino dalla Regione Molise dello scorso 1 agosto per il rinnovo delle componenti della Commissione per la parità e le pari opportunità, cavaliere onore al merito per attività a sostegno delle donne, credo sia doveroso esprimere una perplessità sulla sua composizione ancora oggi tutta al femminile. L’acquisizione e il riconoscimento dell’uguaglianza dei diritti, l’eliminazione delle discriminazioni e la garanzia che tutti possano goderne è un assunto che affonda le proprie radici nei principi di universalità e indivisibilità dei diritti umani sanciti nei trattati universalmente riconosciuti dagli Stati. Se resta ancora oggi da sconfiggere una resistenza soprattutto culturale per l’affermazione piena delle pari opportunità tra uomo e donna, credo che un primo passo da fare sia quello di riformare gli organismi preposti alla tutela della stessa, come la Commissione regionale per la parità e le pari opportunità, la cui legge istitutiva risale al 2000, e ciò lo si può fare non coinvolgendo di certo solo le donne! L’invito quindi anche agli altri organismi di parità tra i quali le Consigliere di parità provinciali e regionale ad unirsi alla mia richiesta di sospensione della manifestazione d’interesse per apportare alla ormai arcana legge istitutiva della Commissione la modifica auspicata, ossia: una presenza anche di uomini in analogia anche al decreto di nomina delle Consigliere di parità che prevede per le stesse una nomina sia maschile che femminile. Inoltre, tale invito è rivolto a tutti i Consiglieri e le Consigliere regionali, nonché i presidenti Micone e Toma. Io sto semplicemente stimolando una riflessione rivolta a tutti quelli che come me da tempo lottano contro qualsiasi forma discriminatoria, al fine di promuovere pari opportunità per tutti gli individui. Purtroppo, quando si parla di pari opportunità si pensa che sia un argomento di interesse esclusivamente femminile, ma non è così e non può essere così.

Le pari opportunità sono un principio giuridico inteso come l’assenza di ostacoli alla partecipazione economica, politica e sociale di un qualsiasi individuo per ragioni connesse al genere, religione e convinzioni personali, razza e origine etnica, disabilità, età, orientamento sessuale o politico. Pertanto, chi quotidianamente è impegnato ad abbattere le barriere sessiste, non può non auspicare questo passo in avanti ossia una riforma della Legge n.23 del 2000 che potrebbe far si che la Regione Molise diventi la prima regione a livello nazionale che dà un esempio innovativo di concretizzazione del diritto antidiscriminatorio e di attuazione delle Direttive 2002/73/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e del 2006/54/CE, che chiedono agli Stati membri di impegnarsi a promuovere una rappresentanza equilibrata delle donne e degli uomini riconoscendo pubblicamente che una equa ripartizione del potere decisionale tra donne ed uomini di diversa cultura ed età rafforza ed arricchisce la democrazia.

La presidente

Cav. Dr.ssa La Selva Maria Grazia

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