Senato, il presidente Pietro Grasso lascia gruppo Pd. Zanda: “Dissenso su linea del partito”

Ora entra nel Misto. La decisione dopo le polemiche in aula sull’approvazione della legge elettorale con il voto di fiducia. Il capogruppo dem a Palazzo Madama: “Scelta inaspettata e non prevedibile. Gli avevamo chiesto di ricandidarsi con noi”. Orfini: “Non trasciniamo in scontro”. Martina: “Scelta che ci amareggia”. Dal M5s: “Doveva farlo prima”   www.repubblica.it

Il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha deciso di lasciare il gruppo del Partito democratico a Palazzo Madama, al quale è iscritto dall’inizio della legislatura, e di passare al Gruppo misto. La decisione arriva nel giorno in cui il Senato ha approvato la nuova legge elettorale sulla quale il governo di Paolo Gentiloni ha posto cinque questioni di fiducia.

Nelle scorse settimane Grasso si era impegnato in prima persona per evitare che il Governo ponesse la questione di fiducia anche in aula a Palazzo Madama, per evitare di blindare la riforma elettorale. Durante la votazione sul Rosatellum in aula era scoppiata la polemica quando il senatore dei Cinquestelle, Vito Crimi, ha chiesto a Grasso di dimettersi per bloccare la riforma: “Dimettiti se hai la schiena dritta, come fece il presidente del Senato nel 1953. Non renderti complice di questo scempio” e ha aggiunto “sarebbe una medaglia da appuntare al petto”.

Decisa la replica del presidente: “Quali che siano le mie decisioni personali e le mie intime motivazioni posso dire che può essere più duro resistere che abbandonare con una fuga vigliacca” e ha aggiunto “tutti sanno che il motivo per cui non ho accettato la candidatura alla presidenza della Sicilia è stato per potere continuare, con senso delle istituzioni, a espletare la mia funzione in quest’assemblea. Ritengo che questo sia il mio compito in questo momento. Le mie decisioni personali sono altra cosa. In questo momento io faccio il Presidente del Senato e vado avanti con il mio compito. Si può esprimere il malessere, ma non è detto che, quando si ha il senso delle istituzioni, si debba obbedire ai propri sentimenti”

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