Pena finita per Berlusconi: cancellata pure l’interdizione

Il tribunale di sorveglianza di Milano ha depositato l’ordinanza che dichiara espiata la pena per Berlusconi. Ora solo la Severino gli impedisce di ricandidarsi alle elezioni    di Luca Fazzo da Ilgiornale.it

Sparisce anche l’interdizione dai pubblici uffici. Solo la legge Severino – la cui applicabilità retroattiva è assai contestata, e non solo dal Cavaliere e dai suoi legali, ed è attualmente al vaglio della Corte europea dei diritti dell’uomo – gli impedisce a questo punto di ricandidarsi alle elezioni.
Questa mattina il tribunale di sorveglianza di Milano ha depositato l’ordinanza che dichiara l’esito positivo dell’affidamento ai servizi sociali concesso a Berlusconi nella primavera dello scorso anno per espiare in questa forma la condanna (quattro anni di carcere, ridotti a uno per via dell’indulto) inflittagli dalla Cassazione nel processo per frode fiscale nel caso dei diritti tv. Il tribunale presieduto da Pasquale Nobile de Santis si era riunito giovedì scorso, poco prima che a Palazzo di giustizia scoppiasse il finimondo per il folle gesto “dell’italian sniper” Claudio Giardiello. Il tribunale era riuscito a esaminare il fascicolo Berlusconi appena in tempo prima che il palazzaccio venisse evacuato.

Stamane il deposito del provvedimento che prende atto del comportameto seguito da Berlusconi (dopo l’inciampo iniziale, quando era stato redarguito dai giudici per una sua esternazione contro la magistratura) nel corso della espiazione. È sostanzialmente la stessa valutazione che portò nel marzo scorso a concedere all’ex presidente del Consiglio lo sconto di pena per buona condotta, che ha ridotto di un’ulteriore mese e mezzo la durata della condanna.

Decisive nella valutazione del percorso del condannato sono state le relazioni che Severina Panarello, capo dell’Ufficio esecuzione penale esterna (la struttura del ministero della Giustizia che si occupa di seguire chi sconta la sua pena fuori dal carcere) ha inviato in questi mesi sulla base dei colloqui periodici con Berlusconi e dell’andamento della sua attività di volontariato presso la Sacra Famiglia di Cesano Boscone.

Insieme alla fine della pena, il tribunale ha dichiarato estinta anche la pena accessoria dell’interdizione dei pubblici uffici per due anni, che gli era stata inflitta nel medesimo processo. La Procura in passato aveva sostenuto che il buon esito dell’affidamento non comportasse automaticamente anche l’estinzione delle pene accessorie ma il tribunale di sorveglianza, sulla base di orientamenti recenti della Cassazione, ha ritenuto che anche l’interdizione sia ormai conclusa.
Berlusconi resta ineleggibile in base alla legge Severino, il cui esame non è stato ancora fissato dalla Corte di Strasburgo. I tempi di attesa medi si aggirano sui tre anni.

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