Delitto Kennedy, già online 2800 file ma Trump rinvia di 6 mesi la divulgazione di alcuni documenti

Il presidente Usa ha ceduto alle pressioni di Cia e Fbi «per ragioni di sicurezza nazionale». Si è riservato altri sei mesi per far esaminare le carte che restano riservate

Circa 500 documenti sull’assassinio di John Fitzgerald Kennedy rimarranno ancora segreti. Donald Trump ha ceduto alle pressioni di Cia e Fbi «per ragioni di sicurezza nazionale». Via libera, invece ad altri 2.800 file che saranno pubblicati sul sito degli Archivi nazionali di Washington. Resta, quindi, ancora un’ombra sui fatti che precedettero e seguirono quel 22 novembre 1963, quando il presidente fu ucciso dal fucile di Lee Harvey Oswald, a Dallas. Storici, giornalisti e una folla di appassionati al caso ora sperano di trovare qualche dettaglio in piu’ sul viaggio del Killer a Citta’ del Messico, dove incontro’ spie russe e cubane due mesi prima dell’agguato a Kennedy. Trump, invece, si e’ riservato altri sei mesi per far esaminare le carte che restano riservate. I servizi segreti potrebbero eliminare le informazioni considerate ancora sensibili.

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