Truffe e regole per evitarle. Incontro al Circolo di Conversazione di Agnone

Domenica 10 novembre 2019, presso il Circolo di Conversazione di Agnone, alla presenza di un folto pubblico molto interessato, il Comandante della stazione dei Carabinieri, il maresciallo FrancescoLeomanni, ha illustrato tutto il complesso mondo delle truffe agli anziani che si arricchiscono ogni anno di nuove fantasiose tecniche messe a punto da persone e personaggi senza scrupoli, da veri avvoltoi, senz’anima e cuore.

Ha innanzitutto affermato che la truffa a danno degli anziani è un crimine purtroppo più diffuso di quanto appaia dalle statistiche: le denunce, infatti, rappresentano solo una minima parte del fenomeno, perché molte vittime si vergognano a denunciare e anche a parlarne in famiglia. È un reato molto umiliante per chi lo subisce; la mente dell’anziano resta segnata e la paura si insinua tra le sue certezze.

 Il truffatore dà subito la sensazione di completa affidabilità: questa è la sua arma…. Gentile, distinto ed elegante, dimostra di conoscere abitudini e nomi dei parenti, informazioni generalmente carpite tempo prima da un complice, magari tramite una casuale chiacchierata con l’anziano…..A volte si finge poliziotto, altre volte amico dei figli o dei nipoti, talvolta telefona fingendosi un parente che ha bisogno subito di denaro contante e convince la vittima a recarsi in banca a prelevare…

Ha poi posto l’attenzione sulle truffe più ricorrenti, dalle più vecchie alle più nuove:

False pietre preziose: Una delle truffe più ricorrenti. Un signore di aspetto rassicurante e in genera di mezz’età, si finge uno straniero che, per un’urgenza, deve raggiungere il paese d’origine ma non ha disponibilità di soldi liquidi per il viaggio.
Ferma una signora per strada e cerca di vendere un anello o delle pietre preziose che avrebbero un valore di 7 o 10mila euro; naturalmente alla signora in questione le venderebbe a molto meno.
Passa un altro signore ben vestito che dice di essere un gioielliere con tanto di lente per controllare le pietre; e subito dopo si offre di comprarle per 5mila euro. Ma lo straniero insiste perchè sia l’anziana signora a comprarle. E spesso riesce a convincerla facendosi dare 2/3mila euro.

Falsa beneficenza Un signore ben vestito, 50/60 anni circa, a volte con accento straniero, si finge un medico o un rappresentante di una casa farmaceutica alla ricerca di un deposito per effettuare una donazione di medicinali a scopo di beneficenza.
Ferma un signore per strada, normalmente in quartieri borghesi, chiedendo informazioni su questo deposito: il signore ovviamente non sa niente. Passa un’altra persona che fa finta di sapere dove sia il deposito ma dice che è stato chiuso. La donazione allora può avvenire solo tramite notaio ma serve un anticipo in denaro che la persona incaricata della beneficenza non ha a disposizione in quel momento. L’anziano fermato per strada viene convinto che può contribuire alla beneficenza ricavando anche una percentuale se fornisce il denaro che serve per il notaio. Viene accompagnato a ritirare una discreta cifra ( anche qualche migliaio di euro) e poi fatto salire sull’auto insieme ai due “compari” per andare dal notaio. Durante il tragitto i truffatori si ricordano che sicuramente servirà una marca da bollo. Si fermano davanti a un tabaccaio e chiedono alla vittima di andare a comprarla. Appena il truffato scende, naturalmente, fuggono.

Falsi funzionari Inps, Enel o ENI o Talete Si presentano alla porta di persone anziane con la scusa di dover controllare la posizione pensionistica o contributiva; o ancora per controllare il contatore del gas, della luce ecc. ma in realtà raggirano le persone facendosi consegnare soldi o sottraendo beni o altre cose di valore. Ricordarsi che prima di fare dei controlli nelle case, gli Enti affiggono degli avvisi nel palazzo.

Ultimamente, si sono aggiunti due nuovi casi, partoriti dalle menti perverse di questi malviventi senza cuore:

Il Pacco Il truffatore si presenta al povero anziano comunicandogli che da lì a poco arriverà un pacco a lui destinato di prodotti ordinati da un familiare. Poco dopo si presenta un altro signore, il suo compare, con il pacco già preannunciato, salvo il fatto che per ritirarlo c’è da pagare una somma in contrassegno. L’anziano si fida e paga.

L’incidente stradale di un familiare Si telefona all’anziano facendo credere che c’è stato un incidente stradale che ha coinvolto un suo familiare. Per evitare gravi ripercussioni al familiare stesso, perché in guida in stato di ebrezza, perché senza patente, o per altri motivi, occorre pagare subito una somma. Un incaricato si recherà a casa sua per riscuotere la somma, intanto non deve assolutamente riattaccare il telefono per poter supportare l’anziano ed evitargli brutte sorprese

Come reagire a queste subdole manovre? 1. Non aprire agli sconosciuti e non farli entrare in casa. Diffidare degli estranei che vengono in orari inusuali, soprattutto se in quel momento si è soli in casa. 2. Non mandare i bambini ad aprire la porta. 3. Comunque, prima di aprire la porta, controllare dallo spioncino e, se avete di fronte una persona che non avete mai visto, aprire con la catenella attaccata. 4. in caso di consegna di lettere, pacchi o qualsiasi altra cosa, chiedere che vengano lasciati nella cassetta della posta o sullo zerbino di casa. In assenza del portiere, nel caso occorra firmare la ricevuta, aprire con la catenella attaccata. 5. Non dare soldi a sconosciuti che dicono di essere funzionari di Enti pubblici o privati di vario tipo. Utilizzando i bollettini postali si ha un sicuro riscontro del pagamento effettuato. 6. mostrare cautela nell’acquisto di merce venduta porta a porta. 7. se inavvertitamente si è aperta la porta ad uno sconosciuto e, per qualsiasi motivo, si avverte disagio, non perdere la calma. Inviarlo ad uscire. Aprire la porta e, se è necessario, ripetere l’invito ad alta voce. Cercare comunque di essere decisi nelle azioni. 8. diffidare sempre dagli acquisti molto convenienti e dai guadagni facili. 9. In caso di operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente farsi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate. Non fermarsi mai per strada per dare ascolto a chi offre facili guadagni o a chi chiede di poter controllare i soldi o il libretto della pensione anche se è una persona distinta e dai modi affabili. 10. Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermatevi con sconosciuti e non fatevi distrarre. Ricordatevi che nessun cassiere di banca o di ufficio postale vi insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato. Quando utilizzate il bancomat usate prudenza: evitate di operare se vi sentite osservati.

In ogni caso: non dare mai soldi se prima non sicuri al 100% della questione in campo e prima di aver consultato un parente o un amico. E chiamare il 112 o il 113 per ogni qualsiasi dubbio o avvenuto tentativo di truffa.

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