Studenti a scuola di Legalità, a Isernia in 700 incontrano mons. Galantino

Oltre 700 studenti, arrivati da tutto il Molise, hanno preso parte a Isernia all’incontro organizzato dall’Ufficio Scolastico Regionale sul tema della legalità. L’Auditorium “Unità d’Italia” ha accolto le scuole medie e superiori con un evento indimenticabile: per i numeri delle adesioni, per il livello del dibattito e del confronto e per l’entusiasmo dimostrato da studenti e docenti. Il tema della legalità è stato scelto dall’Ufficio Scolastico Regionale del Molise come il filo conduttore di quest’anno di attività. Sul palco, oltre al direttore dell’Ufficio Scolastico regionale Anna Paola Sabatini, anche il presidente della Regione Paolo Di Laura Frattura, il prefetto di Isernia Filippo Piritore, il procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni Claudio Di Ruzza. Ospite d’eccezione dell’evento, il Segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, mons. Nunzio Galantino. Le sue parole, dirette e senza nessuna ipocrisia, hanno colpito gli studenti e i docenti in platea. “La scuola non è presidio di legalità se educa al conformismo – ha esordito – e la legalità deve andare oltre il rispetto delle leggi e tendere alla giustizia”. I Segretario della Cei ha poi auspicato una scuola che abbia come slogan “meglio una testa ben fatta che una testa ben piena”. Sui migranti ha detto anche che “la vera accoglienza è chiedersi se si possa dare un progetto a chi chiede accoglienza”. “Voi ragazzi testimoniate la vostra determinazione di crescere e confrontarvi – ha aggiunto il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Anna Paola Sabatini – questo è per noi un grande stimolo. Il tema della legalità sarà inserito nella progettualità educativa di tutte le scuole perché, come evidenziato dal presidente della Repubblica Mattarella, la scuola è il primo presidio di formazione delle coscienza. Voi siete il futuro e siete lo strumento che può portare a una società migliore. La scuola è palestra di valori, dove nessuno è solo, a scuola si impara a relazionarsi. In un momento in cui la società è chiamata a un’integrazione importante, la scuola è il luogo dal quale i concetti di integrazione possono partire.

Il Molise mantiene vivi quei valori genuini di accoglienza e questo è un dato significativo anche della passione che si porta a scuola tutti i giorni. La legalità sia testimonianza pratica, attraverso i comportamenti quotidiani. A scuola nessuno è solo, dove il compito dell’educatore è una missione concentrata nel permettere ai ragazzi di raggiungere il successo personale, svilupparsi al meglio. La scuola non abbia paura di educare ai valori. Legalità vuol dire anche essere liberi, non avere paura di seguire quei valori”. Durante i lavori sono stati ascoltati anche alcuni interventi degli studenti presenti in sala, tra i quali due alunni del (Cpia) Centro Permanente Istruzione di Isernia che si occupa anche dell’educazione e della formazione di giovani in difficoltà. Un alunno straniero dello stesso Centro ha poi consegnato a Mons. Galantino una campana della Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone.

L’alunna Martina Castiello della III C del Liceo scientifico “Majorana – Fascitelli” di Isernia ha vinto, invece, il concorso “Un tema per la legalità”, leggendo il suo lavoro in auditorium, mentre il Coro Voci Bianche della Giovanni XXIII di Isernia ha cantato in apertura l’Inno di Mameli accompagnato al pianoforte dall’alunno Lorenzo Marzilli. Sul profilo @scuolamolise dell’Ufficio Scolastico Regionale sono arrivati quasi 300 tweet sul tema della legalità, alcuni dei quali sono stati pubblicati sullo stesso profilo e sono diventati oggetto di dibattito durante l’evento. I lavori sono stati moderati da Maria Antonietta Spadorcia, caposervizio interni Tg2 della Rai.

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