Isernia/ Aldo o Michele, il centro destra ad un bivio

E’ oramai tutto incentrato sulla frattura interna al centro destra il dibattito politico ad Isernia in vista delle prossime comunali; che poi, dal punto di vista pratico, è la riproposizione della storica rivalità tra Aldo Patriciello e Michele Iorio, che tra contrasti anche forti, momenti di pace e (rari) accordi va avanti oramai da almeno tre lustri. Da una parte il leader di Forza Italia (per il momento i rumors su passaggi ad altri lidi non trovano conferme nelle dichiarazioni, ufficiali o ufficiose che siano) che di fatto è ‘l’influencer’ principale di tutta la politica regionale e dall’altra l’ex-plenipotenziario più longevo di sempre negli incarichi alla Regione Molise; i due alternano ruoli e peso politico su tutto il territorio regionale, ma è indubbio che nella provincia pentra e nel capoluogo provinciale si concentri la gran parte del bagaglio elettorale e della rappresentanza ed anche della programmazione futura delle carriere loro, oltre che le sorti dei partiti che rappresentano.

I ruoli nel tempo si sono invertiti e Iorio è politicamente arroccato nella provincia pentra e proprio con queste elezioni cerca l’accredito per un ritorno sulla scena politica nazionale più che regionale; in sostanza una buona affermazione del suo candidato a sindaco gli darebbe l’input per chiedere la candidatura parlamentare. Isernia questa volta non sarà laboratorio politico, perché sul piano delle alleanze le prossime comunali a destra non proporranno niente di diverso dal quadro nazionale (da una parte i governativi; Fratelli d’Italia, con lo stesso Iorio, fuori dalla coalizione), ma sarà sicuramente il trampolino di lancio per studiare strategie che poi avranno un peso alle prossime regionali.

Aldo Patriciello e Michele Iorio sono i registi dietro le quinte dello scontro interno al centro destra molisano

Quindi sarà questo il ‘duello’ forte nell’immaginario collettivo, ancor più di quello elettorale tra Gabriele Melogli e Cosmo Tedeschi. Il centro sinistra aspetta e spera che la battaglia tra gli ‘azzurri’ sia quanto più cruenta (in senso politico) possibile, per sperare che il candidato Castrataro possa essere della partita almeno al pari dei candidati sindaci della coalizione opposta; dal canto suo ha creato la maggiore alleanza politica possibile, mettendo insieme anche PD e Cinque Stelle.

In passato i due leader sono stati anche alleati di governo e si sono dovuti ‘sopportare’ politicamente, ma è indubbio che ci fosse rivalità proprio sulla leadership, che poi è venuta fuori; forse adesso che sono su posizioni contrapposte (Forza Italia è nell’esecutivo regionale, Iorio no) cambieranno anche i toni in campagna elettorale e già qualche avvisaglia si è avuta nella dichiarazione a caldo di Iorio sulla scelta della coalizione di aggregarsi sul nome di Melogli.

Insomma ad Isernia il ‘tutti contro tutti’ è diventato fisiologicamente ‘Aldo contro Michele’: il numero di liste è diminuito, quello dei candidati sindaco si è assottigliato e lo scontro diretto sarà evidente e forte. Il centro destra è a un bivio e vi è la possibilità (solo teorica) d ricucire lo strappo negli ultimi giorni che precedono i suono del gong di sabato prossimo. A seconda di come sarà giocata la possibilità capiremo se il dualismo abbia fatto bene ad Isernia o addirittura l’abbia danneggiata.

Stefano Manocchio

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