Mentre le stanche cronache molisane sono agitate dalle prospettive di soppressione della regione Molise (una cosa buona e giusta, visto che questa identità politica e amministrativa fa veramente schifo) con riverberi di nazionalismi o meglio regionalismo da cantina del bar di paese capita a volte, per presa diretta, di imbattersi nella reale condizione della pubblica amministrazione molisana. Non sono solito commentare o intervenire in questioni afferenti la mia sfera privata. L’informazione è un bene a disposizione di tutti e chi ha la ventura (o l’incoscienza) di raccontare la realtà agli altri non deve mai fare questo in vista di un proprio interesse particolare. Accade però che alcune storie vissute personalmente possano avere un contenuto che va oltre la singola vicenda e quindi possano essere utili per una platea più vasta di lettori. Ho una figlia che frequenta la scuola elementare di via Leopardi a Campobasso. Ho seguito le preoccupazioni serpeggianti tra i genitori, incluso il sottoscritto ovviamente, relative alla sicurezza e soprattutto all’antisismicità dell’edificio.