(Adnkronos) – "Un altro anno da record per Fiumicino" che supererà "di slancio i 50 milioni di passeggeri quest'anno", con "il picco 180mila passeggeri al giorno". A dichiararlo è l'amministratore delegato di Aeroporti di Roma Marco Troncone intervistato dall'Adnkronos, a margine del workshop Ambrosetti a Cernobbio. "Una crescita non solo quantitativa ma anche qualitativa" perché "crescono i flussi di lungo raggio e intercontinentali". In particolare "il traffico da e verso il Nord America segna un aumento del 40% rispetto al 2019 e oggi rappresenta circa il 10% del totale del traffico di Fiumicino", ha spiegato nel dettaglio Troncone, che si aspetta un'ulteriore crescita dall'Asia. Sul tema dell'energia, Troncone ha chiarito che Adr punta a portare "le infrastrutture a emissioni zero nell'arco dei prossimi 3-4 anni". "Sul rinnovabile – ha detto all'Adnkronos – abbiamo inaugurato il più grande parco fotovoltaico in un aeroporto in Europa". Sulle operazioni di volo a emissioni zero, ha aggiunto, "la strada è un po' più lunga, la risposta oggi è Saf, rispetteremo le prime tappe e nel 2025 almeno il 2% del carburante deve essere sostenibile e supereremo questo target a Fiumicino". Accanto alla sostenibilità l'innovazione. Gli aeroporti devono essere anche un grande motore di "innovazione tecnologica. Stiamo puntando tanto su questo con un modello di open innovation che ha attratto oltre 1300 start up a livello globale", ha detto l'ad di Adr. "Il nostro focus è soprattutto sull'introduzione sostenibile e ad alto valore aggiunto dell'intelligenza artificiale per l'efficacia operativa, per la sicurezza, per nuovi servizi ai nostri passeggerei e per l'automazione". Marco Troncone ha sottolineato che In Adr "solo negli ultimi due anni oltre 1/3 dei nostri ingressi a tempo indeterminato sono under 30, questo nell'ambito della crescita del nostro aeroporto che ha portato a oltre 2mila posti di lavoro a tempo indeterminato negli ultimi 10 anni". A dimostrazione che Aeroporti di Roma condivide "pienamente" l'appello del managing partner e amministratore delegato di The European House – Ambrosetti Valerio De Molli sui giovani: "Il capitale umano è al centro dei nostri fattori strategici". "Questo – ha proseguito – è in linea con la strategia dei nostri azionisti che hanno recentemente lanciato la Fondazione Unhate, ente del terzo settore focalizzato proprio sui giovani under 30". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Sanità, Collegio chirurghi: “Pieno sostegno a iniziativa Governo su scudo penale”
(Adnkronos) – Il Collegio italiano dei chirurghi (Cic), che rappresenta oltre 45mila professionisti, esprime "pieno sostegno all'iniziativa del Governo volta a introdurre in maniera definitiva lo 'scudo penale' per i professionisti della sanità. Il provvedimento, approvato dal Consiglio dei ministri su proposta del ministro della Salute professor Orazio Schillaci, assume particolare rilievo per il mondo della chirurgia", commenta il Cic in una nota. "Ogni anno – sottolinea – in Italia milioni di interventi chirurgici vengono eseguiti in condizioni spesso complesse, che richiedono decisioni rapide e delicate, talvolta in emergenza e con risorse limitate. La consapevolezza che la responsabilità penale sia circoscritta ai soli casi di colpa grave, quando vengono rispettate linee guida e buone pratiche, restituisce maggiore serenità ai chirurghi e rafforza la fiducia dei pazienti in un sistema più equilibrato e trasparente". Il Cic ricorda che "già dal 2009 ha iniziato e combattuto una vera e propria battaglia sullo scudo penale", pertanto "la nota ministeriale viene accolta dal Collegio con grande soddisfazione, quale riconoscimento di un impegno che ha visto la chirurgia in prima linea. Il Collegio – si legge – riconosce inoltre che il nuovo quadro normativo tiene conto delle condizioni reali in cui si opera in sala operatoria: scarsità di personale, pressione organizzativa e necessità di affrontare patologie complesse e multisistemiche. In tali contesti, distinguere tra errori imputabili a colpa grave e complicanze inevitabili è un passo fondamentale per valorizzare la professionalità dei chirurghi e tutelare al tempo stesso i cittadini. Un ulteriore aspetto centrale è la formazione dei giovani chirurghi", rimarca il Collegio: "Soprattutto in questo momento di crisi, risulta fondamentale rafforzare le scuole di specializzazione e differenziarle a seconda dei bisogni reali del Paese. Solo così sarà possibile garantire una crescita professionale solida e coerente con le necessità del sistema sanitario nazionale". Dal Cic "un plauso va anche al vice ministro della Giustizia onorevole Francesco Paolo Sisto e al sottosegretario alla Salute senatore Marcello Gemmato, che hanno garantito, con la loro costante disponibilità, un dialogo istituzionale proficuo con il Collegio italiano dei chirurghi e con l'intero mondo medico-scientifico". "La chirurgia è un ambito ad altissimo rischio e responsabilità – dichiara il presidente del Cic, Maurizio Brausi – Garantire ai chirurghi la possibilità di operare con maggiore serenità, senza il timore costante di contenziosi penali quando non vi sia colpa grave, significa difendere la professione e rafforzare la qualità e la sicurezza delle cure chirurgiche", precisa il professore. "Questo provvedimento – conclude – rappresenta un passo importante verso un sistema sanitario più giusto, in cui medici e pazienti possano sentirsi entrambi tutelati". Il Collegio dei chirurghi si dice "disponibile ad una collaborazione costruttiva con Governo e Parlamento per affinare i decreti attuativi, garantendo che le misure suggerite siano praticabili e rispondano ai reali bisogni dei professionisti e dei pazienti". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Dazi, Marcegaglia a Cernobbio: “Accordo Usa-Ue doloroso, bisogna cercare nuovi mercati”
(Adnkronos) – "Non so se si poteva fare meglio l’accordo, difficile dirlo. Ma è un accordo doloroso. L’Italia esporta 64 miliardi di euro all’anno negli Usa, in tutti i settori. Ci si aspetta che ci sia un calo di 7/8 miliardi all’anno. Non è banale". È quanto ha detto Emma Marcegaglia, presidente di Marcegaglia Holding, in collegamento con Adnkronos dal forum Teha di Cernobbio. "Bisogna fare varie cose: continuare a trattare – ha indicato l’imprenditrice – perché ci sono ancora settori dove i dazi sono al 50% come quello dell’acciaio. Poi bisogna vedere sulla farmaceutica, sui vini, sull’alimentare, se si può fare meglio. Secondo me c’è ancora spazio, ma dobbiamo anche cercare altri spazi per compensare il calo delle esportazioni verso degli Stati Uniti”, ha spiegato l’ex presidente di Confindustria. I Paesi Mercosur, ha quindi aggiunto, "non compensano completamente l’export verso gli Usa" ma "dobbiamo diversificare il più possibile i nostri mercati di sbocco. Andare verso un accordo di libero scambio è un’opportunità per le nostre imprese e va fatto anche con altre parti del mondo, come India, Australia e Indonesia, per aprire più mercati possibili. Bisogna fare in modo che il mercato unico europeo, tra i più grandi del mondo, cresca di più con meno barriere interne e burocrazia, in modo che ci possa essere più domanda interna che compensi le esportazioni", ha concluso Marcegaglia. In collegamento con Adnkronos Emma Marcegaglia ha parlato anche del tema del costo dell'energia elettrica per le aziende. "Il tema dell’energia è fondamentale. C’è un problema molto serio: il costo dell’energia elettrica per le aziende italiane è grande, anche nei confronti delle aziende francesi, tedesche o svedesi. Si è ragionato sul tema ma la verità è che al momento è tutto fermo. L'energy release non è una realtà, il gas release non è una realtà. Penso che nella prossima finanziaria questo tema vada messo a terra assolutamente", ha detto. "C’è un problema di produzione industriale negativa oramai da due anni, ci sono tanti temi ma il primo è il costo dell’energia. Dobbiamo tornare al nucleare, ci servono scelte a lungo termine e questa è fondamentale”, ha detto ancora l’ex presidente di Confindustria. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Maculopatie, nuove conferme su efficacia anti-Vegf a intervalli fino a 6 mesi
(Adnkronos) – Sono stati presentati alla 25esima edizione del Congresso Euretina, in corso a Parigi fino al 7 settembre, importanti aggiornamenti su aflibercept 8 mg, con dati real world, che confermano la sua efficacia terapeutica per la degenerazione maculare neovascolare legata all'età (nAmd) e l'edema maculare diabetico (Dme). Il farmaco – ricorda Bayer una nota – ha ottenuto recentemente dalla Commissione europea l'approvazione all'estensione degli intervalli di trattamento con aflibercept 8 mg fino a 6 mesi, sulla base dei risultati positivi ottenuti nella fase di estensione in aperto degli studi clinici registrativi Pulsar e Photon. I risultati ottenuti a 3 anni (settimana 156) dagli studi di estensione in aperto hanno confermato l'efficacia a lungo termine, la sicurezza e la durata d'azione dell'anti-Vegf al dosaggio di 8 mg in un'ampia popolazione di pazienti. In entrambi gli studi, il trattamento ha continuato a garantire miglioramenti visivi clinicamente significativi e sostenuti nel tempo. Inoltre, "per i pazienti che, in base alla loro condizione clinica, possono estendere gli intervalli fino a 24 settimane – informa la farmaceutica – si apre l'opportunità di ricevere solo 2 iniezioni all'anno, a conferma della possibilità di ridurre la frequenza del trattamento senza compromettere i benefici visivi". "Estendere gli intervalli di trattamento con aflibercept 8 mg può ridurre significativamente il numero di iniezioni e visite, senza compromettere l'efficacia terapeutica – ha dichiarato Paolo Lanzetta, professore ordinario di Oftalmologia e direttore Clinica Oculistica, Università di Udine – Per i pazienti significa un impatto minore sulla vita quotidiana e una maggiore aderenza al trattamento, e per gli oftalmologi rappresenta un'opportunità per gestire in modo più efficiente le risorse disponibili. Grazie al suo profilo distintivo, aflibercept 8 mg ha il potenziale per diventare una nuova strategia nel trattamento delle patologie retiniche". Nel dettaglio – riporta la nota – a Euretina 2025 sono stati presentati i primi dati real-world, dalla pratica clinica, a 6 mesi dello studio di fase IV Spectrum, primo trial globale, prospettico e non interventistico che valuta l'efficacia e la sicurezza di aflibercept 8 mg nella pratica clinica quotidiana in pazienti con nAmd e Dme sia naïve al trattamento sia pretrattati. I risultati emersi confermano l'efficacia, il controllo del fluido e il profilo di sicurezza di aflibercept 8 mg. I primi dati, raccolti a 6 mesi su circa 150 pazienti affetti da nAmd, sia naïve che precedentemente trattati, mostrano che l'anti-Vegf 8 mg è in grado di migliorare l'acuità visiva (Va) nei pazienti naïve e di mantenerla stabile nei pazienti già trattati. Inoltre, è stata osservata una riduzione dello spessore retinico centrale (Crt) in entrambi i gruppi. Anche i risultati preliminari a 8 settimane in circa 100 pazienti con edema maculare diabetico confermano una risposta clinicamente positiva: si sono registrati miglioramenti precoci dell'acuità visiva nei pazienti naïve e una stabilizzazione nei pazienti pre-trattati, accompagnati da una riduzione iniziale del Crt in entrambi i gruppi. "La coerenza tra i risultati degli studi clinici e i primi dati real-world è estremamente rassicurante. Come oftalmologo – chiarisce Lanzetta – ho avuto modo di osservare sia attraverso l'evidenza scientifica, sia nella mia pratica quotidiana che aflibercept 8 mg è in grado di garantire un controllo duraturo dell'acuità visiva e dell'assenza di fluido, permettendo al tempo stesso di estendere in modo significativo gli intervalli di trattamento". Il profilo di sicurezza di aflibercept 8 mg – conclude la nota – si è confermato favorevole, con un'incidenza di eventi avversi oculari paragonabile a quella osservata con la formulazione da 2 mg e senza l'emergere di nuovi segnali, inclusi i pazienti che hanno effettuato lo switch dai 2 mg agli 8 mg. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Ucraina, Tajani a Cernobbio: “Impossibile accordo prima di Natale”
(Adnkronos) – "Credo che sia impossibile un accordo" per la pace in Ucraina "prima di Natale". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un'intervista con Maria Bartimoro a margine del forum Ambrosetti a Cernobbio. Sull'Ucraina la "situazione è molto difficile, stiamo sostenendo l'impegno del presidente Trump per la pace, per provare una soluzione, ma non sono molto ottimista a causa di Putin", aggiunge il vice premier. "La proposta italiana è la migliore soluzione per raggiungere un accordo, per noi è un errore mandare soldati", sottolinea ancora osservando che "l'unico modo per fermare Putin è fermare i flussi di denaro verso Mosca", attraverso le sanzioni. "Servono sanzioni mirate" insiste successivamente Tajani nell'intervento davanti il parterre del workshop. "Dire a Zelensky 'vieni a Mosca' significa 'vieni in ginocchio da me, hai perso' e questo non è un messaggio positivo di Putin a Zelensky", ha aggiunto il ministro. Tajani ha chiarito la posizione Italia in caso di un accordo. "Noi siamo contrari, una volta raggiunto un accordo di pace, quando ci sarà, ad inviare militari italiani perché verrebbe visto, l'ha detto anche oggi Putin in maniera molto chiara, come una sorta di azione ostile una volta chiusa la guerra". Ma, spiega ancora il ministro, "noi dobbiamo garantire la sicurezza dell'Ucraina, non soldati sul terreno ma un trattato che abbia contenuti simili a quelli dell'articolo 5 della Nato". "Un'azione di mutuo soccorso – osserva – con la partecipazione americana". "Meno tasse per crescere"; bisogna "aiutare la classe media e le piccole imprese italiane, cuore del nostro paese, se vogliamo sopravvivere e crescere", ha poi detto il ministro rilanciando il mantra dell'ex premier Berlusconi per ridurre il carico fiscale. "Se si fa questo si lavora in favore della crescita", ha insistito il vice premier, sottolineando che oggi la situazione economica dell'Italia è comunque "positiva, in primo luogo per la stabilità del governo e per la prima volta un governo dura 5 anni e probabilmente alle prossime elezioni il centro-destra sarà la prima coalizione". E "la stabilità politica- scandisce è cruciale per l'economia". I dazi al 15% previsti dall'accordo Ue-Usa "non sono positivi ma è il migliore risultato che si potesse ottenere", ha aggiunto il ministro parlando di dazi. "Per quanto riguarda noi italiani nel mercato americano grazie alla qualità dei nostri prodotti possiamo resistere bene", spiega, rilevando che per quei prodotti per i quali c'è un accordo "non sono andati malissimo", mentre "sugli altri dobbiamo continuare a trattare, c’è ancora da lavorare ma non sono così pessimista". Poi le parole su Gaza: "Basta alle bombe israeliane sui civili palestinesi: l'Italia è amica di Israele ma "deve smettere di bombardare i civili". Il vice premier ha inoltre osservato come ogni nuova colonia israeliana mini "la possibilità di creare uno Stato palestinese", sottolineando che "non si può minare l'esistenza della Cisgiordania". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Data center, Mazzoncini (A2A): “Milano alla guida della transizione green”
(Adnkronos) – "Dopo l'espansione dei data center in città europee come Dublino, Londra, Parigi, Amsterdam e Francoforte, è ora il turno delle metropoli italiane, con Milano in prima linea". Così il Ceo di A2A Renato Mazzoncini all'Adnkronos dopo la presentazione a Cernobbio della ricerca a cura di Teha Group, in collaborazione con la società multiservizi quotata alla Borsa di Milano. Per il manager, la Lombardia è destinata a diventare un hub strategico per l'economia digitale, grazie a un ecosistema in rapida crescita: "L'Italia ospita 168 data center ed è tredicesima a livello mondiale con un potenziale importante. Il settore dei data center in Italia genera un valore economico stimato in 60 miliardi di euro, con proiezioni che indicano un possibile incremento fino a 200 miliardi nei prossimi anni. Queste infrastrutture, oltre a contribuire alla crescita del Pil, oggi sono al 2,8% ma possono arrivare fino all'8%, offrono opportunità occupazionali significative, con la previsione di creare fino a 150.000 posti di lavoro" ha sottolineato Mazzoncini. Il quale ha però anche ricordato l'impatto energetico dei data center, che richiedono ingenti quantità di energia, e sollevano interrogativi sulla sostenibilità ambientale. "La proposta -è il commento del manager- è trasformare questa sfida in un'opportunità, integrando i data center nel sistema energetico nazionale attraverso il recupero del calore generato dai processi di elaborazione dei server. In questo senso, la Lombardia, con la sua rete di teleriscaldamento estesa e le aree industriali dismesse dotate di infrastrutture elettriche ad alta tensione, offre un terreno fertile per la rigenerazione urbana attraverso l'insediamento di data center sostenibili". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Data center, Tasca (A2A): “Serve regia del governo per sviluppo strategico”
(Adnkronos) – "I data center, spesso considerati grandi consumatori di energia, possono trasformarsi in elementi chiave della transizione ecologica attraverso il recupero del calore generato dai chip per alimentare reti di teleriscaldamento". È quanto sostiene Roberto Tasca, presidente di A2A all'Adnkronos dopo la presentazione del position paper "L'Italia dei data center" realizzato da Teha Group in collaborazione con la società multiservizio. Tasca sottolinea l'importanza di integrare queste infrastrutture nel sistema energetico nazionale attraverso soluzioni innovative: "L'Italia sta vivendo un processo di elettrificazione dei consumi, amplificato dallo sviluppo dei data center, che rispondono alla crescente domanda di servizi digitali". Inoltre, per il presidente di A2A, queste strutture "se ben integrate, possono contribuire significativamente all'efficienza energetica ma il governo deve fare la sua parte, con un processo di pianificazione strategica ordinata, prevedendo le modalità di localizzazione e insediamento dei data center". La Lombardia in questo senso rimane potenzialmente il quartier generale ideale: "La domanda si concentra per il 60% in Lombardia, soprattutto a Milano. Assieme al governo, sono tre soggetti che possono giocare un ruolo importante nell'insediamento". Tasca conclude ricordando come Milano e Lombardia siano territori "che fanno parte del Dna di A2A, pronta a giocare un ruolo centrale in questa trasformazione". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
La prevenzione fa tappa a Termoli: screening in Piazza del Papa
Spazio a Pap Test ed HPV, ma anche alle mammografie e alla distribuzione di kit per la ricerca di sangue occulto nelle feci, domattina, 6 settembre 2025, in Piazza del Papa a Termoli. Una giornata di prevenzione oncologica che vede in campo l’ASReM ed il Camper ambulatorio della LILT.
Si ricorda che il programma di prevenzione secondaria della neoplasia della mammella interessa le donne residenti in Molise, tra i 50 ed i 69 anni, che non abbiano già effettuato una mammografia all’interno del programma di screening regionale negli ultimi 24 mesi. Tuttavia, anche chi non sia stato raggiunto da alcuna comunicazione, e negli ultimi due anni non abbia effettuato il controllo, potrà usufruire della prestazione recandosi alla postazione mobile.
Lo screening della cervice uterina è rivolto a tutte le donne dai 25 ai 29 anni (PAP TEST attenzionate ogni tre anni) e dai 30 ai 64 anni (HPV ogni 5 anni) risultate negative al precedente controllo.
Circa la prevenzione del colon retto i kit verranno distribuiti a uomini e donne di età compresa tra i 50 e 69 anni.
Per qualsiasi informazione è possibile contattare il call center 0874 1866000 dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.00, e il sabato dalle 9.00 alle 12.00, oppure scrivere una mail all’indirizzo screening.oncologici@asrem.molise.it, o chiamare i numeri di telefono 0874 409160 – 0874 409449 – 0874409249 dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00
Sony presenta a Berlino la nuova frontiera dei pannelli RGB
(Adnkronos) – All’IFA 2025 di Berlino, Sony ha scelto di presentare per la prima volta ai media europei la sua più recente innovazione nel campo della visualizzazione: una tecnologia proprietaria che sfrutta il controllo individuale RGB delle retroilluminazioni LED ad alta densità, con l’obiettivo di offrire una resa delle immagini ancora più fedele all’intento creativo dei registi. La ricerca in questa direzione non è nuova per l’azienda giapponese. Già ventuno anni fa, Sony aveva introdotto il primo televisore LCD al mondo con retroilluminazione LED RGB full-array, aprendo la strada a un percorso di perfezionamento costante nella gestione della luce e del colore. Oggi, quell'esperienza trova compimento in un sistema che promette di ridefinire gli standard del settore, grazie a una combinazione di hardware all’avanguardia e know-how maturato nel cinema, nella televisione e nella produzione musicale. Al centro del nuovo approccio c’è la capacità di restituire con precisione le sfumature cromatiche, la profondità dei neri e la gradazione luminosa, elementi fondamentali per trasmettere l’espressività narrativa di un’opera cinematografica. Sony sfrutta la propria competenza maturata con telecamere professionali, monitor di riferimento e cuffie adottate dai registi di tutto il mondo per garantire una coerenza visiva che dal set arriva fino al salotto di casa. Uno dei punti di forza dei pannelli LED RGB è la scalabilità: a differenza degli OLED, la nuova tecnologia consente di coprire un ventaglio più ampio di formati, mantenendo prestazioni elevate anche in ambienti molto luminosi o open space. Ne derivano vantaggi concreti in termini di luminosità, fedeltà cromatica e contrasto, senza compromessi sulla qualità. Il tutto è reso possibile dall’integrazione con la piattaforma XR Backlight Master Drive, sviluppata internamente dagli ingegneri Sony, che permette di padroneggiare la complessità del controllo RGB e di trasformarla in un’esperienza visiva immersiva e precisa. "In Sony la nostra vocazione è sempre stata quella di trasmettere fedelmente l’intento del produttore, dall’obiettivo alla fruizione domestica", ha dichiarato Daisuke Nezu, Senior General Manager della divisione Home Product Business di Sony Corporation. "Grazie alla nostra esperienza unica nel mondo dell’intrattenimento e della tecnologia, possiamo collegare creazione e consumo come nessun altro. Con i pannelli RGB fissiamo un nuovo standard nell’home entertainment, valorizzando il lavoro dei registi e offrendo agli utenti un’esperienza di visione potente e autentica". —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Ecovacs, la robotica del futuro tra partnership e innovazione
(Adnkronos) – Ecovacs, leader nel settore della robotica di servizio, si presenta a Ifa 2025 non solo per lanciare nuovi prodotti, ma per delineare una visione più ampia e strategica del futuro della smart home. L'azienda consolida la sua leadership nel mercato multi-categoria, ponendo l'accento su un'innovazione che nasce dalle reali esigenze dei consumatori e su un approccio proattivo alla tecnologia. David Cheng Qian, Vicepresidente di Ecovacs Group, ha illustrato la filosofia del Gruppo, che va oltre il semplice lancio di dispositivi. "Guidati dalla nostra missione ‘Robotics for All’, continuiamo a lanciare tecnologie e prodotti che migliorano realmente la vita delle persone", ha dichiarato. "Crediamo che le smart home del futuro debbano offrire servizi proattivi, con una tecnologia ‘invisibile’. Grazie alla nostra solida supply chain, continueremo a sviluppare innovazioni tecnologiche per garantire che ‘Ciò che solo Ecovacs può fare’ si traduca in valore reale e duraturo per i nostri clienti." La strategia di Ecovacs si manifesta attraverso due direttrici principali: l'espansione in nuove categorie di robot di servizio e la creazione di partnership strategiche. Tra le principali novità, l'azienda ha presentato Ultramarine, il suo primo robot pulitore per piscine, a testimonianza della sua ambizione di dominare il mercato della robotica multi-scenario. A rafforzare questa visione, è stata annunciata una collaborazione strategica con BSH per sviluppare un robot aspirapolvere e lavapavimenti integrato, un'iniziativa che mira a definire una categoria completamente nuova nel settore. Parallelamente, l'azienda continua a investire massicciamente nella ricerca e nello sviluppo, con un budget di circa 123 milioni di dollari nel 2024, e nella propria filiera produttiva, con un nuovo stabilimento in costruzione da 27,8 milioni di dollari. Questa solida base di proprietà intellettuale e tecnologica permette a Ecovacs di sostenere la crescita non solo del suo prodotto di punta, il Deebot, ma anche di altri successi globali come il robot lavavetri Winbot e il tagliaerba Goat, che nel 2024 hanno visto una crescita significativa. Il Deebot X11, presentato a IFA, incarna perfettamente la visione aziendale di una tecnologia al servizio dell'uomo. Le sue innovazioni, come la tecnologia PowerBoost che garantisce una pulizia ininterrotta e il gestore domestico Agent Yiko con integrazione Llm, non si limitano a migliorare le performance, ma puntano a un'autonomia e a un'intelligenza di livello superiore. Questo impegno per la qualità e la sicurezza è stato riconosciuto da prestigiose certificazioni, come la "Diamond" Level loT Security Verification di UL Solutions e le certificazioni Tüv Rheinland per Deebot e Goat, a garanzia della protezione dei dati degli utenti. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)