sabato, Luglio 12, 2025
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Blitz di Carabinieri e Guardia di Finanza nei locali della Movida


Nella seraa del 19 luglio 2019, numerose pattuglie dei Carabinieri supportati anche da militari e cinofili della Guardia di Finanza hanno effettuato, per alcune ore, molteplici controlli di persone ed esercizi pubblici nel centro storico di questo Capoluogo.
Il servizio, finalizzato al contrasto dell’uso ed abuso di sostanze stupefacenti e di alcool, soprattutto nella movida che caratterizza il week end campobassano, si è concentrato anche nella Via Dei Ferrari ed in Piazza San Leonardo, luoghi di ritrovo di numerosi giovani.
Durante il servizio sono state controllate circa 50 persone presenti fuori e dentro i locali, 10 esercizi pubblici tra cui bar, pub e ristoranti, verificando anche le autorizzazioni dei gestori ed il corretto volume della musica.
All’esito dei controlli mediante anche l’utilizzo dei cani antidroga è stato segnalato alla competente Prefettura un giovane perché trovato in possesso di una dose di sostanza stupefacente del tipo hashish per uso personale.
I controlli avviati ieri, oltre che nell’ordinarietà dei servizi svolti, tendono anche a garantire il giusto decoro e rispetto delle regole che le persone che legittimamente vogliono trascorrere una serata in compagnia devono però mantenere nei confronti degli altri cittadini e della città.


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Inps, boom cassa integrazione a giugno

L’Inps rileva che nel mese di giugno il numero di ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate è stato pari a 27,6 milioni, in aumento del 42,6% rispetto allo stesso mese del 2018 (19,3 milioni), in particolare “il numero di ore di cassa integrazione straordinaria autorizzate a giugno 2019 è stato pari a 18,8 milioni, di cui 5,2 milioni per solidarietà, registrando un incremento pari al 99,8%” su anno.

Nel dettaglio le ore di cassa integrazione ordinaria autorizzate a giugno 2019 sono state 8,1 milioni, un anno prima, nel mese di giugno 2018, erano state 9,8 milioni: di conseguenza, la variazione tendenziale è pari a – 17,2%. Guardando ai diversi comparti, la variazione tendenziale è stata pari a -8,4% nel settore industria e -37,3% nel settore edilizia. La variazione congiunturale registra nel mese di giugno 2019 rispetto al mese precedente un decremento pari al 6,0%.

La cassa integrazione straordinaria non solo raddoppia rispetto a giugno dello scorso anno ma cresce anche su base mensile, a confronto con maggio, registrando una variazione congiunturale pari al +13,9%.

Netto rialzo per quella straordinaria e in deroga nel mese di giugno. Nel complesso la crescita annua è del 42,6%. In cinque mesi i contratti stabili salgono di 328 mila

Ancora segnali di tensione sulle prospettive per le imprese italiane, mentre il mercato del lavoro offre spunti di resistenza.

Gli interventi in deroga, marginali nel complesso, sono stati pari a circa 0,6 milioni di ore autorizzate a giugno, registrando un incremento del 451,7% se raffrontati con lo stesso mese del 2018, quando erano state autorizzate 0,1 milioni di ore. La variazione congiunturale registra nel mese di giugno 2019 rispetto al mese precedente un incremento pari al 1.953%.

L’INPS ha, anche, aggiornato l’Osservatorio sul precariato: nei primi cinque mesi del 2019 la variazione netta dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato (che somma alle assunzioni le trasformazioni, sottraendo le cessazioni) risulta positiva per 328.044 contratti (+113,8% su base annua), si conferma il boom delle trasformazioni da termine a indeterminato passate da 199.000 a 324.000 (+62,6%).

In cinque mesi le assunzioni totali nel privato sono state 3.005.000 a fronte di 2.311.495 cessazioni. La variazione netta dei rapporti di lavoro (assunzioni e trasformazioni, a cui si sottraggono le cessazioni) nei cinque mesi è dunque positiva per 693.342 contratti. A maggio la variazione netta è di 32.639.

Si ripropone il quadro visto nel passato, da una parte la cassa integrazione ordinaria fa fronte a momenti di congiuntura difficile che dovrebbe essere transitoria, quella straordinaria indica una fase di incertezza più profonda per le aziende. Il balzo delle ore richieste dagli imprenditori vuol dire che non ci sono certezze sulle prospettive, sugli ordinativi, sull’attività futura.

Alfredo Magnifico

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Contraffazione/specifici servizi istituzionali per contrastare il fenomeno

I Carabinieri del Comando Provinciale di Isernia, nel corso di iniziative dedicate alla lotta all’abusivismo commerciale e alla contraffazione, hanno posto in essere un serie di servizi di Istituto finalizzati alla prevenzione, al contrasto e alla sensibilizzazione dei cittadini per evitare di farsi coinvolgere in tali tipologie di reati.

E’ frequente la presenza di venditori ambulanti abusivi, concentrati essenzialmente nei centri storici dei comuni interessati che, spesso, offrono a cittadini e turisti occasionali un campionario di merce contraffatta, di scarsa qualità e di dubbia provenienza, che evoca griffe famose.

I Carabinieri grazie alla capillare presenza sul territorio dei Comandi di Stazione, attraverso le pattuglie e le perlustrazioni in ambito Provinciale, anche con l’impiego dei Militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro, hanno predisposto ed attuato specifici servizi istituzionali per contrastare il fenomeno, sicuramente attuale, della contraffazione e dell’abusivismo commerciale.

Rimane costante l’allerta dei militari dell’Arma, al fine di garantire l’ordine pubblico, la pubblica fede e la regolarità degli scambi commerciali, soprattutto nelle piccole realtà residenziali.

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Isernia: arrestato giovane per spaccio di sostanze stupefacenti

Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Isernia, nel pomeriggio di ieri, nel corso di un servizio finalizzato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno controllato un’autovettura di grossa cilindrata.

Alla guida c’era un 30enne di Isernia, che ha subito mostrato un atteggiamento nervoso e insofferente. I poliziotti lo hanno, quindi, accompagnato in Questura per poter effettuare un controllo più approfondito e, in un calzino, hanno trovato occultate alcune dosi di eroina.

Hanno deciso di procedere ad una perquisizione presso l’abitazione della famiglia del giovane ma, quando questi ha compreso l’intenzione degli operatori, si è opposto fermamente andando in escandescenza ed aggredendo il poliziotto che cercava di riportarlo alla calma.

Nell’abitazione, gli agenti hanno trovato ulteriore sostanza stupefacente, poi risultata essere eroina, nascosta nella tasca di una felpa, e materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi.

I poliziotti hanno sequestrato complessivamente 4 grammi di eroina.

Al momento della perquisizione, addosso al giovane, è stata rinvenuta la chiave di un armadio blindato, che non è stato poi trovato nell’appartamento.
Così gli agenti hanno esteso la perquisizione anche all’abitazione della compagna, sempre di questo capoluogo, con cui il giovane convive abitualmente.
In una cassetta di sicurezza erano, infatti, custoditi 10.100 euro in banconote di diverso taglio, anch’essi sottoposti a sequestro perché ritenuti provento dell’attività di spaccio.

L’uomo, che ha precedenti per reati contro il patrimonio e per stupefacenti, è stato arrestato per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente e per resistenza a P.U.; dopo le formalità di rito, è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Isernia.

Sempre alta l’attenzione della Polizia di Stato nei servizi di controllo del territorio e di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, intensificati negli ultimi mesi su disposizione del Questore di Isernia Roberto Pellicone e che si stanno dimostrando strumento efficace per garantire la sicurezza in città.

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Diritto alla casa? Solo in provincia di Campobasso quasi 800 famiglie sotto sfratto. Indagine su questione abitativa a Termoli e in Molise

riceviamo e pubblichiamo

Nel 2018 secondo i dati del Viminale quasi 800 richieste di sfratti e oltre 100 sfratti eseguiti in Molise, tutti in provincia di Campobasso. Oltre il 90% sono per morosità, cioè dovuti a difficoltà economiche delle famiglie. Dopo il boom del 2017, l’anno scorso c’è stato un calo. Ma il problema resta, e non si può più parlare di “emergenza”. Ci chiediamo: quali politiche vengono messe in atto per contrastare il disagio abitativo nel nostro territorio?

La questione della casa nel nostro territorio è uno dei problemi sociali più gravi, ma di cui si parla molto poco. Per vergogna, scarsa conoscenza dei propri diritti, difficoltà a mettersi insieme, chi è in emergenza abitativa spesso cerca soluzioni individuali. D’altra parte, la politica, i palazzinari e i proprietari non sono molto interessati al mercato delle case per i “poveri”.
Quante persone sono sotto sfratto o sono state sfrattate in Molise? Cosa ci dicono i dati? Quali sono le politiche degli enti locali e di edilizia popolare? Quante famiglie sono in attesa di una casa popolare a Termoli? Quali sono le risorse che il Comune potrebbe usare?
Abbiamo fatto questa piccola inchiesta (in tre puntate) per capire meglio alcune cose.
ANNO 2017: SFRATTI IN AUMENTO IN TUTTO IL MOLISE
I dati che abbiamo a disposizione sono quelli pubblicati dal Ministero dell’Interno il 10 giugno 2018 e relativi ai provvedimenti esecutivi di sfratto, alle richieste di esecuzione, agli sfratti eseguiti nelle regioni italiane nel periodo gennaio-dicembre 2017 e alle variazioni di questi dati rispetto al periodo gennaio-dicembre 2016. Analizzandoli, emergono questioni allarmanti e quindi alcune domande.
In Molise sono state 931 le richieste di esecuzione, tutte in provincia di Campobasso. Zero le richieste invece in provincia di Isernia. In tutta la regione sono 160 i provvedimenti di sfratto emessi (di cui 158 sono per morosità), quasi tutti in provincia di Campobasso (134 su 160). A livello regionale gli sfratti emessi aumentano del 50% rispetto al 2016. In provincia di Campobasso l’aumento invece è del 55%.
Per quanto riguarda gli sfratti eseguiti, in Molise nel corso del 2017 sono stati 151, tutti in Provincia di Campobasso (nessuno in Provincia di Isernia) con un aumento dell’11,85% rispetto al periodo precedente. In Molise la tendenza sembra opposta a quella di altre Regioni, anche del Sud, che fanno registrare un calo percentuale di sfratti eseguiti nello stesso arco di tempo (Basilicata: – 28%, Calabria: – 19%, Campania: – 7%). In particolare nella Provincia di Campobasso: ai 134 provvedimenti di sfratto emessi in questa zona del Molise fanno da contraltare i 26 provvedimenti di sfratto emessi in Provincia di Isernia (che comunque sono aumentati del 23% rispetto al periodo precedente del 2016).
ANNO 2018: NONOSTANTE IL CALO CIRCA 800 FAMIGLIE A RISCHIO!
Analizzando i dati forniti dal Ministero dell’Interno nel luglio 2019 e relativi ai provvedimenti esecutivi di sfratti, alle richieste di esecuzione e agli sfratti eseguiti nel periodo che va dal gennaio al dicembre 2018 il panorama è il seguente: in totale nella Regione Molise nel 2018 sono state 778 le richieste di esecuzione (con una variazione del -16,43% rispetto al 2017), 139 i provvedimenti di sfratto emessi (con una variazione del – 13, 12% rispetto al 2017) e 108 gli sfratti eseguiti (con una variazione del -28,48% rispetto all’anno precedente). Dopo l’impennata del 2017, dunque, si segnala un certo calo, ma i dati restano comunque allarmanti: quasi 800 famiglie hanno perso o rischiano di perdere la casa quest’anno. Continua invece ad emergere un dato che andrebbe meglio compreso e spiegato: il bisogno sociale di casa in Molise è sostanzialmente concentrato solo nella provincia di Campobasso: le 778 richieste di esecuzione e i 108 sfratti eseguiti, infatti, riguardano solo la provincia del Comune capoluogo. In provincia di Isernia il dato è quasi irrilevante: si registrano infatti 0 richieste di esecuzione, 0 sfratti eseguiti e 21 provvedimenti di sfratto emessi. Da segnalare un altro aspetto, centrale e che dovrebbe interrogare le varie istituzioni: su 139 provvedimenti di sfratto emessi, oltre il 90% sono per morosità, a dimostrazione che le difficoltà economiche sono ancora il fattore principale nella perdita della casa.
LA POLITICA SUGLI SFRATTI IN PROVINCIA DI CAMPOBASSO: ALCUNE DOMANDE …
Dalla lettura dei dati suddetti emergono due questioni degne di nota: 1) la stragrande maggioranza dei provvedimenti sfratto emessi dipende dal fattore morosità: dei 139 provvedimenti emessi in tutta la regione 123 avvengono a causa della morosità; 2) le richieste di esecuzione e gli sfratti eseguiti avvengono solo nella provincia di Campobasso e dei 139 provvedimenti di sfratto emessi 118 sono concentrati nella stessa provincia (di questi 103 per morosità, di cui 38 a Campobasso e 65 nel resto della provincia).
Come si spiega quest’ultimo aspetto? Forse che la questione abitativa è presente solo in una parte del nostro territorio regionale? Se in parte può essere che il bisogno della casa sia più avvertito in Provincia di Campobasso che di Isernia (forse anche a causa del fatto che la provincia di Campobasso è più popolosa), ci domandiamo, però: in che modo tale tendenza (che risulta immutata nel corso delle due annualità analizzate) dipende anche dalle diverse politiche adottate dall’Istituto Autonomo Case Popolari (IACP) nei due territori regionali?
Quanta disponibilità alla negoziazione c’è con l’inquilino moroso? E le istituzioni che politiche intendono adottare? Ricordiamo che “compito principale dell’I.A.CP. della Provincia di Campobasso è quello di provvedere alla realizzazione di interventi di Edilizia Residenziale Pubblica che garantiscano un alloggio e quindi il ‘bene casa’ alle categorie sociali meno abbienti cercando di migliorare la qualità della vita delle stesse”…

Ass. La Città Invisibile

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Dimissioni del CdA/ le motivazioni

I componenti del Cda di Finmolise hanno rassegnato le dimissioni , il governatore Donato Toma unitamente a Paolo Verì, amministratore delegato hanno spiegato i motivi della decisione. In sintesi la decisione era già stata presa, in quanto le nomine del cda erano state fatte dall’ex persidente Paolo Frattura proprio a pochi giorni dalla fine della legislatura.

Cosa il presidente Toma contestò ritenendola “illegittima”. E mercoledì 10 luglio i soci hanno rimesso il mandato.

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Festival Teatro Popolare, 11 spettacoli al parco Eduardo De Filippo

Ventitré edizioni realizzate, migliaia di spettatori ogni anno e, per questa estate, un nuovo cartellone di 11 spettacoli bellissimi in 20 giorni: il Festival Nazionale del Teatro popolare e della tradizione di Campobasso si conferma, per numeri, qualità e consensi, uno degli eventi culturali più importanti non solo della città ma dell’intera regione.

Allargamento, commistioni e sodalizi: le novità introdotte quest’anno fanno dell’edizione 2019 un’edizione speciale, ricca di eventi. La rassegna, organizzata dall’associazione Il Nostro Quartiere San Giovanni nello splendido scenario del parco intitolato non a caso al più grande autore di teatro del Novecento italiano “Eduardo De Filippo” di Campobasso, è stata presentata nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta proprio al parco di via Lombardia. Con la presidente dell’associazione Carmen Gioia e il direttore artistico del Festival Lino D’Ambrosio, sono stati presenti il vicepresidente della Giunta regionale, Vincenzo Cotugno, assessore alla Cultura e il vicesindaco di Campobasso Paola Felice, assessore anche lei alla cultura. In apertura dell’incontro con la stampa proprio i due rappresentanti delle due istituzioni che sostengono il Festival hanno espresso la loro gratitudine agli organizzatori per quanto costruito negli anni all’interno del parco, valorizzato dalle iniziative ludico-culturali, assicurando il loro supporto.

La manifestazione vede come partner, oltre alla Regione, diverse associazioni culturali e i Comuni di Campobasso, Jelsi, Pietracupa e Tufara. Sul palco si alterneranno compagnie provenienti da vari comuni molisani, ma anche dalle regioni limitrofe. “Il teatro nel quartiere – hanno spiegato gli organizzatori –, è uno strumento di aggregazione e integrazione, crescita culturale che racchiude una forte valenza sociale. In questo contesto l’associazione Il Nostro Quartiere San Giovanni ha deciso di fare rete e di inserire, come elementi complementari del programma della rassegna, altri importanti eventi rappresentativi della tradizione popolare del Molise e significativi dell’impegno che la stessa associazione ha profuso in questi anni”.

E così quest’anno oltre agli spettacoli teatrali ci saranno il Diavolo di Tufara, il 3 agosto alle 20, e dopo la festa di Sant’Anna, l’esposizione di una traglia di Jelsi. Sarà inoltre organizzata nel periodo successivo alla chiusura del cartellone, una mostra fotografica retrospettiva che proporrà le immagini più belle degli ultimi anni. Altro elemento importante sarà l’apertura del festival, lunedì 22 luglio, lungo le vie del centro cittadino con gli sbandieratori e i musici della città di Lucera.

Il cartellone degli spettacoli invece prevede 11 commedie: “Il Medico dei pazzi” (Compagnia I Malriusciti di Campobasso) 22 luglio, “L’Avaro” (Compagnia Pietracatella 90) 24 luglio, “Come e cane e atte!” (Compagnia Sceme Sembre Nuje di Santa Croce di Magliano) 26 luglio, “Taxi a due piazze” (Compagnia Teatronuovo di Canosa di Puglia) 27 luglio, “Don Mimmo” (Compagnia La Formica di Castelnuovo della Daunia) 29 luglio, “Cornuti e contenti” (Compagnia Quelli che…il teatro di Nola) 30 luglio, “Tre iuorne e tiempe” (Compagnia 86Cento di Campobasso) 1 agosto, “Un giorno perfetto” (Compagnia I Filodrammatici di Napoli) 2 agosto, “Una pazza gita a Napoli” (Compagnia La Rotaia di Taranto) 3 agosto, “Natale in casa Cupiello (Compagnia Terza Classe di Campobasso) 5 agosto, “Le abbe coglie” (Compagnia La Banera di Oratino) 7 agosto, “Ecco la sposa” (Compagnia Amici Nostri di Castellana Grotte).

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Testamento (M5S): Codice Rosso/ Misure di contrasto ad ogni forma di violenza di genere

Il Codice Rosso è diventato Legge ed è stato approvato in via definitiva al Senato, con l’astensione di Pd e Leu. Le norme antiviolenza su donne e bambini diventano realtà concreta con nuovi reati, inasprimenti di pena e rafforzamento delle misure preventive.


“Uno Stato che si attiva immediatamente – spiega Rosa Alba Testamento (M5S) – è un segnale di civiltà e con l’approvazione definitiva di questa legge mandiamo un messaggio chiaro al paese: lo Stato difende le vittime, a ogni costo.

Queste nuove norme, frutto del grande lavoro del Ministro Alfonso Bonafede insieme alla Ministra Bongiorno e dei parlamentari del Movimento 5 Stelle, costituiscono una risposta concreta a una reale emergenza del Paese, una notizia rassicurante sia per chi subisce quotidianamente violenze sia per chi da questi episodi riceve un danno indiretto ma altrettanto doloroso.

Si allunga il tempo di denuncia: il termine per denunciare l’aggressore era di sei mesi ma con la Legge Codice Rosso diventa di un anno perchè dare tempo alla vittima per trovare la forza e il coraggio di denunciare è fondamentale e sappiamo bene quanto sia difficile compiere questo passo. Vogliamo proteggere i bambini: i piccoli che assistono ai maltrattamenti d’ora in poi verranno considerati vittime a tutti gli effetti.

Nel 2018 sono morte 106 donne, ammazzate quasi sempre dai loro partner. Un numero davvero altissimo, quasi una donna ogni 72 ore, e molte subiscono maltrattamenti che fanno male al corpo e all’anima. Una vera e propria emergenza sociale con la quale abbiamo cercato di porre rimedio con questa legge”.

Ecco in sintesi cosa cambierà:

  • velocizzazione dell’iter di acquisizione, prevenzione e difesa delle donne vittima di violenza;
  • Il magistrato avrà 3 giorni di tempo per ascoltare la vittima che denuncia;
  • pene per violenza sessuale che aumentano fino a 12 anni e nuove aggravanti;
  • introduzione di nuovi reati, come il revengeporn (basta impunità per chi rovina la vita di una persona lanciando nel fango del web sue immagini intime) e quello per punire la deformazione permanente del volto e i matrimoni forzati (quelli in cui una persona viene costretta con violenza, minacce o approfittando della vulnerabilità psichica o dello stato di necessità a contrarre matrimonio);
  • inasprimento delle pene e rafforzamento di misure preventive per la violenza sessuale, abuso sui minori, omicidio passionale, stalking.

Inoltre con la Legge Codice Rosso si introducono novità per prevenire:
-il reato di maltrattamento per il quale sarà possibile applicare le misure di controllo previste dal Codice Antimafia, come la “sorveglianza speciale”;

  • si estende l’uso del braccialetto elettronico a tutte le misure a tutela delle vittime di violenza di genere e chi non rispetta l’ordine di allontanamento o il divieto di avvicinamento rischia fino a 3 anni di carcere;
  • per i maltrattamenti contro i familiari o conviventi la reclusione passerà dagli attuali 2-6 anni e 3-7 anni.
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FlixBus investe sul Molise per l’estate Previsto fino a settembre potenziamento straordinario delle rotte verso la regione

Il Mezzogiorno possiede il 78% delle coste italiane, ospita i tre quarti del territorio appartenente a parchi nazionali e accoglie più della metà dei siti archeologici e quasi un quarto dei musei presenti nel Paese. Ciononostante, i dati diffusi da Istat nel novembre 2018 sul movimento turistico in Italia nell’anno precedente denunciano l’esistenza di un divario tra le potenzialità del territorio e le presenze turistiche effettivamente registrate: nel 2017, solo il 18% degli Italiani ha trascorso le proprie vacanze al Sud, a cui si aggiunge un 7% di presenze registrate nelle isole[1].

Da una ricerca svolta da ProDemos nel dicembre 2018, inoltre, emerge un profondo scollamento tra potenziale turistico e flussi di viaggiatori internazionali: nel 2017, infatti, «la spesa degli stranieri nel Mezzogiorno era pari ad appena il 15% del totale», a vantaggio del Nord Est e del Centro che risultano intercettare la maggior parte delle presenze turistiche straniere[2].

In linea con la volontà di livellare i divari evidenziati e promuovere il patrimonio culturale locale, FlixBus predispone, per tutta l’estate, un massiccio potenziamento delle frequenze sulle rotte verso il Sud, offrendo ai propri passeggeri una soluzione ancora più capillare per raggiungere non solo le principali città del Mezzogiorno, ma anche borghi meno conosciuti e destinazioni balneari minori. Dalle colline del Sannio nel Beneventano ai Monti Iblei in Sicilia, passando per la Valle d’Itria in Puglia e il Parco del Pollino, tra Basilicata e Calabria, il leader europeo della mobilità su gomma incrementa la sua offerta. Nell’ambito di tale potenziamento, cresce anche l’offerta estiva per il Molise, dove FlixBus collega quattro città.

«Il Sud Italia rappresenta un territorio dalle potenzialità infinite, dal patrimonio tanto immenso e variegato quanto spesso poco valorizzato, complice un gap infrastrutturale che penalizza soprattutto certe aree. Di qui, la decisione di contribuire alla sua riscoperta, potenziando il nostro servizio, già capillare e accessibile a tutte le tasche, per ristabilire un legame tra i passeggeri e il territorio, non soltando agevolando i flussi verso le maggiori città del Mezzogiorno, ma anche incentivando la scoperta di località minori di bellezza inaspettata ancora poco note ai più», afferma Andrea Incondi, Managing Director di FlixBus Italia.

Tutti i potenziamenti per l’estate in Molise, in ciascuna delle due province

·        Campobasso

Per veicolare con maggior facilità i flussi turistici verso il capoluogo e la Val Biferno, FlixBus potenzia innanzitutto i collegamenti con Campobasso e Bojano, aumentando il numero di mezzi sulle relazioni con Firenze, Roma e il Gargano. Campobasso rimane inoltre connessa con varie altre grandi città, tra cui Milano, Torino e Bologna, come anche Termoli, che grazie alla predisposizione di corse aggiuntive sui collegamenti con il Nord, il centro Italia e la Puglia potrà accogliere nuovi bagnanti in arrivo, fra le altre, da Roma, Firenze, Bari e Lecce.

·        Isernia

Il potenziamento delle linee in arrivo nel Molise da Firenze, Roma e dalla Puglia coinvolge anche Isernia, raggiungibile inoltre da svariate altre città importanti del centro e del sud Italia, tra cui Pescara, Napoli e Salerno, oltre che da Bologna, Rimini, Ancona e Siena, con benefici per il territorio circostante che potrà giovare dell’arrivo di nuovi visitatori.

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L’ Associazione Culturale Musicale Punto di Valore ha festeggiato i suoi primi 10 anni di attività

Con il concerto svolto a Termoli dal Quintetto Storie in tango, in occasione delle Festività della Madonna del Carmelo, l’Associazione Culturale Musicale Punto di Valore ha festeggiato nel migliore dei modi i suoi primi 10 anni di attività, realizzando l’evento n.100 dalla sua fondazione.

Il Presidente Rocco Cannarsa e i direttori artistici Alessandro Di Palma, Basso Cannarsa e Gianluca De Lena colgono l’occasione per ringraziare il caloroso pubblico che ha seguito sin dall’inizio, nel 2009, tutte le manifestazioni realizzate dall’Associazione, i tanti musicisti rigorosamente molisani che collaborano all’interno dell’Associazione stessa e i genitori degli oltre duecento ragazzi che hanno creduto nel progetto dell’Orchestra giovanile, del Coro femminile e del Piccolo Coro Voci Bianche in questi anni di concerti e di primi premi vinti nei più importanti concorsi musicali nazionali.

Ma l’attività non si ferma qui: già questa sera, 19 luglio, infatti, un nuovo prestigioso evento a Napoli con il concerto del Quintetto Storie in Tango presso la Fondazione Banco di Napoli, presso la sede in Via dei Tribunali.

Il prossimo 11 agosto il quintetto, che esegue un programma monografico dedicato al grande compositore argentino Astor Piazzolla, sarà di nuovo di scena a Termoli, in piazza Cattedrale, nell’ambito del cartellone dell’Estate Termolese 2019.

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