martedì, Luglio 8, 2025
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“Il tuo cellulare è intelligente. Usalo con intelligenza”. Al via la campagna informativa

“Il tuo cellulare è intelligente. Usalo con intelligenza”. È lo slogan della campagna informativa , realizzata congiuntamente dai ministeri della Salute, dall’Istruzione, Università e Ricerca e dall’Ambiente e tutela del territorio e del mare.

Gli obiettivi dell’iniziativa di comunicazione dei tre dicasteri rispondono a quanto disposto dal TAR del Lazio (con sentenza n. 500/2019): 

  • promuovere il corretto uso degli apparecchi di telefonia mobile (telefoni cellulari e cordless);
  • informare sui rischi per la salute e per l’ambiente connessi ad un uso improprio di tali apparecchi.

I tre ministeri hanno unito, in un tavolo tecnico, le loro competenze e le loro professionalità, anche con la collaborazione degli esperti dell’Istituto superiore di sanità, in modo da realizzare una campagna basata su informazioni autorevoli e scientificamente fondate su quattro punti in particolare:

  • esposizione alle onde elettromagnetiche da cellulare e cordless: consigli utili per ridurre l’esposizione, il punto sulla ricerca, i requisiti di sicurezza degli apparecchi e delle stazioni radio base;
  • interferenze delle onde elettromagnetiche sui dispositivi medici: cosa è bene sapere se porti un pacemaker;
  • tutela della salute: consigli utili legati alla distrazione alla guida e mentre si cammina, dati e informazioni sugli incidenti da distrazione;
  • rispetto dell’ambiente: le indicazioni per smaltire correttamente il vecchio cellulare anche presso i punti vendita.
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Programmazione Fondi europei, riunione a Palazzo Chigi. Toma: «Servono nuove regole nella politica di coesione»

sdr

Il presidente della Regione Molise, Donato Toma, ha fatto parte della delegazione della Conferenza delle Regioni che questa mattina ha incontrato il ministro per il Sud, Barbara Lezzi.

Tema della riunione: la programmazione dei Fondi europei 2021-2027.

«È stato un confronto proficuo – ha detto Toma al termine della riunione – che è servito a ribadire l’importanza della politica della coesione, soprattutto per le regioni del Mezzogiorno».

«I territori – ha proseguito – devono giocare un ruolo fondamentale nella prossima programmazione. Non si può prescindere da essi. Le scelte non vanno calate dall’alto, ma necessitano di una condivisione che parta dal basso, rispettosa dei reali bisogni delle singole regioni».

«Per questo motivo – ha spiegato Toma – abbiamo indicato un nuovo percorso che dia maggiore impulso al confronto tra Governo nazionale e Regioni in sede di programmazione, rimoduli il rapporto tra programmi operativi nazionali e regionali, operi una riduzione del co-finziamento a carico delle regioni e lo escluda dal calcolo del Patto di stabilità, tutte misure atte a garantire maggiori risorse alle Regioni».

«Abbiamo posto – ha concluso il presidente – anche la questione relativa alla semplificazione delle regole, al fine di evitare sovrapposizioni tra Regioni, Governo e Commissione europea e rallentamenti nei procedimenti amministrativi».

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Esordio perfetto per il Termoli Jazz Festival con John Patitucci

L’anima delle corde del basso di John Patitucci fa letteralmente vibrare il pubblico. Straordinario esordio per la sesta edizione del Termoli Jazz Festival

Con un immenso John Patitucci, meglio non si poteva fare per l’anteprima del Termoli Jazz Festival 2019. L’evento, promosso dall’Associazione Freeland – organizzatrice del Termoli Jazz Festival – e sostenuto dalla Fondazione Macte, ha inaugurato alla grande il ciclo di eventi “Macte Musica” e proprio il giardino del Macte, location tanto inedita quanto suggestiva, ha riscosso notevole apprezzamento da parte delle oltre 200 persone che hanno potuto assistere ad un concerto unico in cui John Patitucci col suo strumento ha espresso tutta la propria perizia e ha saputo emozionare nel profondo.

Martedì 23 luglio, hanno risuonato le note di alcuni brani tratti da “Soul of the bass”, la sua ultima produzione musicale. E sembrava davvero di ascoltare eco lontane dell’anima. Le note gravi del contrabbasso parevano riportare ad una dimensione “altra”, più intima e profonda, come quando Patitucci ha eseguito la sua “Mistery of the soul”.

È Patitucci in ‘solo’ ad accompagnare il pubblico nella prima parte del concerto, intervallando le esecuzioni musicali ad aneddoti sui brani e sulla sua vita. Alternando l’italiano all’inglese, ha suscitato nel pubblico una naturale simpatia. Lui, americano di origini calabresi, ha iniziato a suonare all’età di 10 anni e oggi è considerato uno tra i migliori bassisti jazz al mondo. Può vantare anche due Grammy’s (l’Oscar della musica) nella sua longeva carriera, oltre a collaborazioni importanti tra cui spicca quella decennale con Chick Corea, che gli ha fatto guadagnare notorietà in tutto il pianeta e lo ha ‘lanciato’ nel gotha jazzistico mondiale.

Artista virtuoso e versatile, come hanno dimostrato le sue incursioni nel blues con il brano “Morning train” o, ancora, quando ha imbracciato il basso elettrico per eseguire la malinconica aria nota come “Nina”, resa celebre anche da Luciano Pavarotti.
Che sia pizzicando le corde, producendo il suono con l’archetto o facendo risuonare il legno della cassa armonica, il risultato non cambia: Patitucci trasporta l’uditorio in una dimensione ‘sospesa’, a cui hanno contribuito anche le luci soffuse, i giardini dattorno e il silenzio del pubblico ammaliato e attento.

Dopo circa mezz’ora, sul palco Patitucci ha invitato Elio Coppola alla batteria ed Andrea Rea al piano. I due artisti hanno accompagnato il bassista e il pubblico si è scaldato sempre più. L’armonia fra i tre è stata notevole e le improvvisazioni squisitamente jazzistiche si sono fatte via via più intense col passare dei brani. C’è stato posto anche per una Suite calabrese – così l’ha definita Patitucci –, le cui note hanno raccontato una terra aspra, forte e passionale. Con Rea e Coppola, di Pomigliano d’Arco il primo e napoletano il secondo, d’altronde ci sono anche le origini del Sud ad unirlo.

“Quando mio nonno è emigrato negli Stati Uniti era il 1910. Sarebbe orgoglioso di sapere che sono qui in Italia oggi a suonare la mia musica”, ha raccontato agli astanti Patitucci prima di incedere nel finale di concerto suggellato da assoli entusiasmanti. L’elegante tocco di Andrea Rea al piano e la ‘prepotenza’ alla batteria di Elio Coppola hanno reso ancora più magistrale una performance di assoluta qualità e il pubblico tripudiante non ha fatto che confermarlo.

Tre novità, tre conferme. La Fondazione Macte che bissa con questo grande evento del programma Macte Musica il successo di pochi giorni fa con il simposio d’arte con Philippe Daverio. Il Termoli Jazz Festival che, dopo i Manhattan Transfer, Tord Gustavsen, Greg Hutchinson, Stefano Di Battista e tanti altri, inserisce un nuovo (e forse il più grande) ospite internazionale nel suo percorso e infine il museo Macte che ha dato prova della sua vocazione ad ospitare eventi di questo genere.

Il Termoli Jazz Festival, sesta edizione, proseguirà il 30 e 31 agosto in piazza Duomo.

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Neurochirugia del Cardarelli, Asrem: funzione assicurata con la collaborazione di Neuromed

La carenza di personale sanitario, in particolare di medici specialisti ospedalieri è, per il Sistema Sanitario Pubblico , una vera emergenza nazionale.
In analogia a quanto si sta verificando in numerose aziende sanitarie di altre regioni, anche l’Azienda Sanitaria Regionale ASReM sta vivendo un momento di grave crisi legata fondamentalmente alla carenza di personale, in particolare medico, che, come più volte evidenziato nei mesi scorsi, ha notevoli dimensioni di criticità e caratteristiche di trasversalità tra tutti i presidi ospedalieri ed il territorio.
Allo stato, appare drammaticamente evidente che la disponibilità di dirigenti medici non è assolutamente commisurata all’effettivo fabbisogno aziendale di personale.
Da tempo ormai l’azienda è impegnata a mettere in atto tutte le possibili procedure finalizzate all’indispensabile adeguamento degli organici, al fine di consentire il regolare svolgimento delle attività cliniche e garantire la continuità assistenziale, cercando di minimizzare gli inevitabili disagi all’utenza.

Ciò nonostante persistono difficoltà legate, in questa fase, anche alla necessità di assicurare il legittimo godimento delle ferie da parte degli operatori, grazie alla cui abnegazione è stato possibile, sinora, mantenere tutte le attività previste nei presidi ospedalieri regionali.
Il notevole sforzo organizzativo che ASREM sta affrontando grazie alla collaborazione degli operatori , è spesso inficiato da una informazione aziendale ai cittadini che è stata finora carente, poiché le dimensioni delle criticità da affrontare sono tali da imporre che la reazione dell’azienda alla crisi in corso e gli sforzi di tutti gli operatori fossero prioritariamente catalizzati verso la risoluzione dei problemi, a discapito della altrettanto essenziale necessità di informare in maniera puntuale i cittadini.
In una condizione generalizzata di sofferenza di tutte le strutture aziendali, al fine di garantire una corretta pianificazione delle misura indispensabili e prioritarie tali da garantire un razionale e bilanciato impegno delle scarse risorse disponibili e la copertura dell’intero territorio regionale, si sono rese necessarie ed inevitabili misure straordinarie, temporanee ed emergenziali di revisione organizzativa delle attività, in particolare relativamente alla rete ospedaliera.
In questi mesi, e in queste ultime settimane in particolare, è stata data voce ad una moltitudine di notizie che hanno creato un clima di apprensione, preoccupazione e sfiducia verso il Sistema Sanitario Pubblico.
Tra queste la recente comunicazione in merito all’attività neurochirurgica presso l’Ospedale Cardarelli di Campobasso. Come è noto, il reparto di Neurochirurgia del Cardarelli è stato disattivato da due anni, come programmato dal Programma Operativo Straordinario 2015-18.


Da quel momento la funzione neurochirurgica in Regione è assicurata mediante la collaborazione con l’IRCCS Neuromed, referente regionale, come previsto dal POS 2015-18, per la Neurochirurgia, ed è regolamentata da un protocollo d’intesa tra i due enti.
Il protocollo è stato rinnovato di recente (il 18.07.2019) e, prevede:
a. la consulenza a distanza e la disponibilità all’eventuale ricovero presso l’IRCSS Neuromed del paziente per la patologia non tempo dipendente di competenza neurochirurgica;
b. la consulenza a distanza in urgenza e la disponibilità all’eventuale ricovero presso l’IRCSS Neuromed del paziente per le patologie tempo-dipendenti di competenza neurochirurgica di pertinenza vascolare e/o traumatica, quando richiesta dai sanitari dei Pronto Soccorso Aziendali;
c. il supporto al servizio di neurochirurgia dell’Ospedale Cardarelli dell’ IRCSS Neuromed mediante l’effettuazione di attività di pronta disponibilità in relazione a particolari ed eccezionali condizioni, non riferibili ad assenze di lunga durata dei neurochirurghi ASReM, compatibilmente con le esigenze organizzative di Neuromed.


Inoltre, per garantire la più ampia offerta possibile per il percorso delle patologie tempo-dipendenti di competenza neurochirurgica, l’azienda ha provveduto ad informare alcuni degli ospedali extraregionali vicini, dotati di U.O.C. di Neurochirurgia come Pescara, Foggia, San Giovanni Rotondo, Benevento, oltre quello di Teramo, per assicurare, se necessaria, la propria collaborazione, in previsione dei futuri accordi interregionali, previsti dalla normativa vigente.

Questa la nota stampa della Direzione Generale Asrem

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Morte don Stellerino fondatore TV TRSP, messaggio di Bregantini al vescovo Bruno Forte

Carissimo vescovo Bruno,
abbiamo appreso, con dolore, la morte dell’indimenticabile don Stellerino, ma con rammarico costato di non poter partecipare ai funerali di sabato mattina. Per questo desidero inviare, a te, alla comunità diocesana e alla famiglia di don Stellerino, un pensiero vivissimo di condoglianze.
Don Stellerino, infatti, è stato indomito e intelligente annunziatore del Vangelo, con i mezzi che la tecnologia oggi ci pone nelle mani. Ha sempre accresciuto il suo zelo e la sua passione, con passi progressivi e ben candenzati, fino ad arrivare ai satelliti intercontinentali, perchè diceva: “I
nostri emigrati, in America, amano moltissimo seguire le nostre funzioni religiose e le solenne ricorrenze dei nostri eventi. Si sentono di casa, non vengono dimenticati, proprio per questo ho pensato di investire su uno strumento molto costoso, e vero, ma anche molto efficace”. Così, Don
Stellerino, ha creato un ponte che solo il suo cuore di pastore zelante poteva sostenere.
Ricordiamo tutti l’esperienza che ci ha affidata, come vescovi, durante i periodi forti della Quaresima e dell’Avvento. C’eravamo tutti, sotto la sua vigile premura.
La nostra Diocesi, poi, è a lui particolarmente cara, perchè ha raccolto l’eredità diretta, che lui ci ha affidato, in una nuova piattaforma che si sta rivelando preziosa e feconda, mantenendo anche la sua sigla TRSP, in continuità con il cammino precedente.
Dal cielo siamo certi che lui pregherà per noi. Noi lo ricorderemo con grande affetto, usando la stessa tenerezza che il nostro sacerdote aveva all’inizio di ogni Messa, mentre ricordava volti e nomi dei nostri cari parenti defunti.
Ti chiedo di farti interprete del nostro pensiero, nel modo che riterrai più opportuno, nel desiderio vivo di non perdere la sua cara memoria.

p. GianCarlo e Diocesi tutta.

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Condanna a morte della Neurochirurgia al Cardarelli, PD e Sinistra per Campobasso chiedono intervento delle Istituzioni

L'ospedale Cardarelli di Campobasso

Il gruppo consiliare PD di Campobasso, unitamente al gruppo sinistra per Campobasso, a seguito della diffusione del provvedimento che, di fatto, decreta la condanna a morte della Neurochirurgia al Cardarelli e che si pone nella triste e drammatica scia dei provvedimenti adottati nelle ultime settimane (e che hanno riguardato, nello specifico, il S. Timoteo di Termoli), chiede l’immediata attivazione del Governo Regionale, nelle persone del Governatore e dell’Assessore Mazzuto,  nonché della delegazione parlamentare molisana (quella del Movimento 5stelle in primis),  affinché adottino tutte le misure politiche urgenti per ottenere dal Governo Lega/5stelle, a loro politicamente contiguo, il blocco dello smantellamento del Sistema Sanitario Pubblico in Molise e, attraverso una deroga e/o sospensione della normativa Balduzzi, la tutela del diritto alla salute, che la Costituzione Italiana garantisce a tutti i cittadini, senza subordinarla a calcoli matematici di sorta.


Non consentiremo, a più di un anno dall’insediamento, con pieni poteri, del Governo Nazionale e di quello Regionale, di invocare, per nascondere le proprie piene e gravi responsabilità, scelte e/o responsabilità di altri. La attuale classe dirigente di governo, nazionale e regionale, ha preso impegni ben precisi con i cittadini molisani in campagna elettorale e lo ha fatto soprattutto sulla questione “Sanità”. Gli impegni elettorali, dopo più di 1 anno di attività, vanno onorati, per il bene, il diritto alla vita ed alla integrità psicofisica di tutti coloro che vivono in Molise.

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Il CCNL negli Studi Professionali e bilateralità: tante le agevolazioni per dipendenti e titolari

Applicazione del CCNL negli Studi Professionali e rispetto della bilateralità nella stipula: di questo si è parlato nel convegno organizzato da Confprofessioni Molise Molise al Centrum Palace di Campobasso. In evidenza il trattamento da applicare a dipendenti e apprendisti tenendo conto di retribuzioni, ferie e tutele in caso di malattia, di termini di licenziamento e dimissione e di tanto altro ancora.

Grazie al coinvolgimento della Commissione paritetica nazionale, quindi a gruppi di lavoro impegnati nelle pari opportunità, ma anche di Ebipro (Ente bilaterale nazionale per gli studi professionali) e Cadiprof (Cassa di Assistenza Sanitaria Integrativa per i Lavoratori degli Studi Professionali) aumenta il ventaglio delle tutele di Welfare. Sul tema, dopo l’introduzione del presidente di Confprofessioni Molise, Riccardo Ricciardi, sono intervenuti Davide Siravo, dell’Area Lavoro della Confederazione ed Antonio Pietrarca, componente della Giunta di Confprofessioni. In particolare è stata introdotta la copertura di assistenza sanitaria/antinfortunistica del datore di lavoro. Il versamento mensile complessivo a Cadiprof ed Ebipro è di 22 euro per ciascun dipendente (di cui 2 euro a carico del lavoratore). Chi iscrive i propri dipendenti alla bilateralità attiva dunque le innovative coperture automatiche previste dal Piano di Assistenza Sanitaria e dal Pronto Intervento Studio.

Per la prima volta i datori di lavoro liberi professionisti che versano per i loro dipendenti i contributi previsti dall’art. 13 del CCNL sono direttamente beneficiari di prestazioni di assistenza. Il Contratto, in ogni caso, si applica a tutte le strutture professionali, anche a quelle che esercitano la propria attività in forma di studio associato e/o nelle forme societarie consentite dalla legge, nonché ai datori di lavoro che svolgono attività e servizi strumentali e/o funzionali all’esercizio della professione stessa.

Nella foto Siravo, Pietrarca, Ricciardi

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“INTRECCI: un filo lungo oltre 3000 metri”, evento che collega Lupara e Castelbottaccio

Oggi, Venerdì 26 e domani sabato 27 luglio 2019 le Pro Loco di Castelbottaccio e di Lupara organizzano l’evento “INTRECCI: un filo lungo oltre 3000 metri” al quale, durante i mesi invernali, hanno collaborato gruppi di donne di ogni età dei due paesi a cui se ne sono aggiunte tante altre residenti in molte regioni italiane e all’estero.


La sera del 26 luglio, alle ore 21:00 nella piazza di Castelbottaccio, a cura di Ornel Menaj e Giovanni Ruggieri, avrà luogo un convegno sul senso e la strategia messa in opera con un omaggio alla poetica della grande artista sarda Maria Lai.
La mattina del 27 luglio verrà installata la striscia di lana lavorata ai ferri e all’uncinetto che collegherà le piazze di Lupara e Castelbottaccio.
Le due comunità si incontreranno nel pomeriggio, dalle ore 18:30, a metà strada, presso l’agriturismo “le Morge”, dove sarà organizzata una festa che si concluderà con il concerto, “Canzoni di provincia”, di Giuseppe “Spedino“ Moffa & Co.mpari.

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Tony Vaccaro a Campobasso per inaugurare la sua mostra

Dopo lo straordinario successo di Steve McCurry, le sale espositive della Fondazione Molise Cultura di Campobasso si aprono ad una mostra fotografica di un altro grande fotografo contemporaneo: Tony Vaccaro.
Sarà un evento unico, non solo per il valore delle opere esposte ma anche per il tributo dovuto e ad un grande artista di origini molisane e ancora di più nel fatto che Tony Vaccaro torna nella sua terra proprio per inaugurare questa sua mostra.
“Tony Vaccaro. Scatti di una vita – Shots of a life” sarà esposta dal 27 agosto al 6 ottobre 2019 nelle sale del Palazzo GIL a Campobasso col seguente programma.
Alle 17 del 27 agosto 2019, presso l’Auditorium della Fondazione, in via Milano, si terrà un incontro ad ingresso libero col grande fotografo e, successivamente, alle 18,30, nelle sale espositive di via Gorizia, si inaugurerà la mostra alla presenza dell’autore.
La mostra espone 100 fotografie che abbracciano la vita e l’attività professionale di Tony Vaccaro, con particolare riferimento alla sua collaborazione come fotoreporter con i grandi magazine americani come Time, Life, Look, Flair, Sport Illustrated ed una breve introduzione con gli scatti eseguiti nel corso della sua partecipazione al secondo conflitto mondiale con l’esercito americano, alla ricostruzione in Europa e in Italia, fino alla tragedia dell’11 settembre 2001 a New York.
Le immagini dei personaggi famosi, che sono al centro dell’attenzione nella mostra, vanno da quelle del mondo del cinema a quelle della politica, agli artisti, pittori, musicisti della seconda metà del secolo scorso. Personaggi che sono tra i protagonisti di un’epoca, quale la seconda metà del secolo scorso, ricca di grandi trasformazioni in tutte le attività umane. Le immagini, mai solo “posate”, immortalano con ricchezza espressiva e intensità emotiva i più famosi contemporanei di Tony Vaccaro dei quali, in molti casi, è diventato anche amico.
Un settore particolare dell’esposizione è riservato al mondo del Fashion al quale Tony Vaccaro si è dedicato imponendo il suo stile fotografico sobrio e nel quale è riuscito ad esprimere tutta la sua creatività, sia nella composizione fotografica che nel coinvolgimento emotivo dei soggetti dell’immagine: uno stile del tutto personale in cui lo scatto fotografico è l’ultimo atto di un reciproco rapporto emotivo tra soggetto e fotografo.
Non poteva mancare in una mostra esposta nella capitale molisana un settore, seppure limitato, dedicato al Molise: un omaggio di Tony al “suo” Molise, quello in cui si formò bambino e poi adolescente e il cui intenso e continuo richiamo, ancora una volta nella vita, come in questa occasione, lo ha portato a riattraversare l’oceano.
La mostra è curata da Andrea Morelli che ha anche redatto per l’occasione un catalogo di 120 pagine in doppia lingua, italiano/inglese, disponibile presso i locali dell’esposizione e che, oltre a comprendere le immagini della mostra, è arricchito dai testi di Antonella Presutti, presidente della Fondazione Molise Cultura, di Italo Zannier, autorevole storico e critico della fotografia, di Tommaso Evangelista, storico dell’arte, Enzo Pace, docente di sociologia all’università di Padova e molti testi di Tony che Andrea Morelli ha trascritto da conversazioni con Tony.

Le foto esposte sono state stampate sotto la supervisione di Tony Vaccaro, direttamente dal Tony Vaccaro Studio di New York che da molti anni si dedica alla cura e alla riproduzione dell’immenso archivio di Tony.
La mostra, voluta dalla Fondazione Molise Cultura si avvale del patrocinio dell’Assessorato al Turismo e Cultura della Regione Molise, del progetto Patto per il Sud e del Museo Tony Vaccaro di Bonefro. L’organizzazione della mostra è stata curata dall’Associazione Balbino Del Nunzio di Padova che dal 2005 anni ha organizzato 12 mostre di Vaccaro in Italia.

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NO all’invio di comunicazioni commerciali ai possessori di tessere fedeltà

Non è lecito l’invio di comunicazioni commerciali ai possessori di tessere fedeltà che non abbiano espresso uno specifico e libero consenso all’uso dei propri dati a fini di marketing.
E’ quanto ribadito dal Garante Privacy in un provvedimento con cui ha imposto a un’importante catena di negozi una serie di misure per garantire il rispetto delle misure poste a tutela della privacy dei consumatori.
Il provvedimento è stato adottato in seguito alle violazioni segnalate da alcuni clienti prima dell’applicazione del nuovo Regolamento UE sulla protezione dei dati personali (Gdpr).


I clienti si erano lamentati per la continua e indesiderata ricezione in posta elettronica di offerte commerciali da parte dell’azienda di cui possedevano una carta fedeltà. Gli interessati avevano, peraltro, chiesto più volte alla società, sia telefonicamente, sia tramite procedure automatizzate, di cancellare il proprio indirizzo dalla mailing list pubblicitaria, ma senza ottenere alcun risultato.


Nel corso dell’istruttoria avviata dal Garante, l’impresa si è giustificata affermando di non essere stata in grado di bloccare l’invio di e-mail pubblicitarie per problemi connessi alle sue banche dati – contenenti dati di oltre dieci milioni di clienti – che, in quel periodo, erano in fase di migrazione verso un’unica piattaforma.


E’ stato accertato che il consenso al trattamento dei dati per l’invio di comunicazioni commerciali – acquisito attraverso i vecchi moduli di adesione al programma fedeltà – non poteva essere ritenuto valido, poiché i clienti erano costretti a rilasciarlo per poter ottenere i servizi proposti con la carta fedeltà.


Inoltre, il sistema informativo della società non era in grado di tracciare e gestire adeguatamente le richieste di esercizio dei diritti degli interessati, in particolare quello di opposizione al trattamento per finalità di marketing, e di interrompere di conseguenza l’invio di spam.


Nel suo provvedimento, il Garante ha quindi prescritto misure per mettersi in regola con le nuove disposizioni in materia di protezione dei dati personali ed, esercitando per la prima volta i nuovi poteri correttivi offerti dal Gdpr, ha “ammonito” la società a non utilizzare più, per finalità di marketing, i dati personali degli interessati, raccolti mediante i moduli relativi alla fidelity card contestata.


Ha inoltre vietato l’utilizzo, per gli stessi fini, dei dati di qualunque interessato, in assenza di un comprovato consenso, libero e specifico.
Alla società è stato ingiunto, infine, di implementare misure organizzative e tecniche adeguate per garantire la corretta gestione dei diritti degli interessati, assicurando anche il tracciamento puntuale delle richieste ricevute dalla clientela, e poter così comprovare il rispetto (accountability) degli adempimenti privacy.
Ferdinando Onorato Rpd OdG Molise

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