giovedì, Luglio 10, 2025
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La7, Cairo: “Non siamo all’opposizione. Mentana resta”

(Adnkronos) –
Enrico Mentana rimane a La7, parola di Urbano Cairo. Il presidente di Cairo Communication e ad di Rcs Mediagroup, alla conferenza di presentazione dei nuovi palinsesti di La7 a Milano, smentisce le voci sull'ipotesi di una uscita del giornalista dalla rete. "Enrico Mentana ha detto con chiarezza che lui rimane a La7 e io, ovviamente, sarei felicissimo se domani mattina, o quando sarà, facesse un ragionamento per quel che riguarda un prolungamento di contratto. Quindi direi che da questo punto di vista non vedo problemi".  "Lo ha detto anche lui stesso, ieri, nell'incontro che ha avuto con la redazione del Tg La7 per festeggiare i 15 anni -spiega Cairo- e mi ha confermato che non ha mai detto che avrebbe lasciato La7. Quelli apparsi sui suoi profili social erano dei post nei quali si è espresso secondo il suo modo di comunicare con tanta gente che lo stima e che lo apprezza. Ma -ribadisce- è assolutamente felice di stare a La7".  Del resto, aggiunge, "il fatto che Mentana sia con noi da 15 anni e sia con me come editore di La7 da 12 anni abbondanti è un fatto di cui sono orgoglioso. Lui è un talento assoluto e il fatto di averlo con noi è un grande onore, un privilegio per quello che fa al telegiornale, piuttosto che per le invenzioni che ha avuto con le Maratone Mentana, con gli speciali e con tante altre cose. Insomma -ribadisce- lui sta bene a La7 e tra bìnoi c'è un bellissimo rapporto personale. Dopodiché ne riparleremo al momento giusto". A chi definisce La7 una rete 'non amica del governo', Cairo replica: "Con La7 noi non ci posizioniamo all'opposizione, del resto non siamo un partito, siamo una rete televisiva libera e indipendente con giornalisti di grande qualità e professionisti molto capaci, i quali per di più invitano soggetti politici o opinionisti, giornalisti e quant'altro che appartengono a tutti gli schieramenti".  "Certamente – aggiunge Cairo- a noi piacerebbe che qualcuno in più venisse, ma comunque invitiamo tutti quelli possibili e tutti quelli che vengono. E ci fa molto piacere che vengano a sostenere un punto di vista diverso rispetto a quello di altri soggetti". In ogni caso, "la rete non ha un punto di vista, La7 è una rete che ospita soggetti politici e non, opinionisti e non, che hanno una loro idea della realtà".  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Spari da auto in corsa a Chicago, 4 morti e 14 feriti

(Adnkronos) – E' di quattro morti e 14 feriti il bilancio di una notte di paura a Chicago. Lo conferma la Polizia, come riporta il New York Times. Da un'auto, intorno alle 23, almeno una persona ha aperto il fuoco contro la folla nel quartiere di River North, ricostruiscono dal Chicago Police Department. Al momento non ci sono notizie di fermi. Continuano le indagini. La Polizia ha confermato che tra le persone rimaste uccise ci sono due donne, un 24enne e un 25enne. Feriti tre uomini e 11 donne, di età compresa tra i 21 e i 32 anni. Tre donne versano in gravi condizioni.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Buen camino, nuovo film di Checco Zalone al cinema dal 25 dicembre

(Adnkronos) – Il nuovo film di Checco Zalone, 'Buen Camino', diretto da Gennaro Nunziante, sarà al cinema dal 25 dicembre. L'annuncio ufficiale della data uscita è arrivato durante la convention di Medusa Film.  Prodotto da Indiana Production con Medusa Film e in collaborazione con Mzl e Netflix, le riprese prenderanno il via nel mese di luglio tra Italia e Spagna. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Cibo/Coldiretti redige manifesto per educazione alimentare nelle scuole

Le nuove generazioni hanno il diritto di consumare cibo buono e di qualità, sicuro e garantito. Ne è convinta Coldiretti che sull’argomento ha elaborato un Manifesto per l’educazione alimentare nelle scuole. Partendo dal presupposto che i dati sull’obesità infantile in Italia sono allarmanti, Coldiretti ritiene che vi sia bisogno di un piano nazionale che coinvolga Ministeri, Regioni e mondo della scuola.

Secondo l’Organizzazione occorre un “patto educativo” tra scuola, famiglie e agricoltori per promuovere, insieme, un modello alimentare sano, sostenibile e responsabile che, a partire dalla rete delle fattorie didattiche, si ponga come partner attivo per promuovere percorsi formativi e avvicinare le giovani generazioni e le loro famiglie all’origine del cibo.

Un sentire sposato appieno da Coldiretti Molise che negli ultimi anni ha lavorato intensamente sul tema grazie anche ad un progetto denominato “La sana e buona alimentazione non ha età”, che ha portato le imprenditrici agricole di Donne Coldiretti, il movimento femminile dell’Organizzazione, a tenere una serie di incontri nelle scuole e nei circoli anziani della regione per spiegare alle giovani generazioni, con il supporto dei loro nonni, l’importanza del cibo sano e a km zero.

Un’attività didattica che è poi proseguita con un convegno intergenerazionale, a febbraio 2025, organizzato presso il Convitto “Mario Pagano” di Campobasso, che ha visto il coinvolgimento di Senior, Giovani e  Donne di Coldiretti Molise sull’importanza della Dieta Mediterranea.

Nell’ottica della genuinità e della freschezza del cibo destinato ai ragazzi, Coldiretti, nel suo Manifesto, propone di sostituire nelle scuole i distributori automatici di cibi ultraformulati, come merendine iper-zuccherate, snack salati e bevande gassate, con cibo sano, fresco, genuino e quanto più possibile di provenienza locale, spingendo in tal modo verso il consumo di alimenti a km zero.

In sintesi, Coldiretti ritiene necessario rafforzare la presenza dell’educazione alimentare nei programmi scolastici, a partire dalla scuola primaria, per insegnare ai più piccoli l’origine del cibo, l’importanza di una dieta equilibrata e i danni derivanti da modelli nutrizionali sbagliati, basati sul consumo eccessivo di cibi ultra-formulati.

L’esperienza, conclude il Manifesto di Coldiretti, dimostra che l’apprendimento degli studenti influenza i comportamenti dell’intero nucleo familiare ed in questa prospettiva le stesse mense scolastiche dovrebbero essere considerate luoghi di educazione alimentare, in cui il “pasto quotidiano” diventa uno strumento didattico per diffondere un modello di nutrizione sana e consapevole.

I Cinque punti:

  1. UNA STRATEGIA NAZIONALE CONTRO L’OBESITÀ INFANTILE
    I dati sull’obesità infantile in Italia sono allarmanti. Serve un piano nazionale di contrasto, con obiettivi
    chiari, misurabili e condivisi tra Ministeri, Regioni e mondo della scuola.
    Coldiretti è pronta a fare la sua parte con filiere garantite, campagne mirate e iniziative educative per
    un’alimentazione più sana e consapevole.

2. ALLEANZA SCUOLA-FAMIGLIA PER UN PATTO EDUCATIVO SUL CIBO
Serve un vero e proprio “patto educativo” tra scuola, famiglie e agricoltori per promuovere, insieme, un
modello alimentare sano, sostenibile e responsabile.
Coldiretti, a partire dalla rete delle fattorie didattiche, si propone come partner attivo per promuovere
percorsi formativi e avvicinare le giovani generazioni e le loro famiglie all’origine del cibo.

3. CIBO A KM ZERO IN TUTTE LE MENSE SCOLASTICHE
L’uso sistematico di cibo locale, stagionale e garantito da filiera corta nelle mense scolastiche è una
priorità.
Coldiretti propone di svincolare le mense scolastiche dalla inaccettabile logica del risparmio economico
a discapito della qualità, favorendo scelte finalizzate a promuovere il valore sanitario, sociale e
ambientale del cibo locale.

4. STOP AI DISTRIBUTORI AUTOMATICI DI CIBO SPAZZATURA
È tempo di dire basta ai distributori pieni di schifezze ultra-formulate come merendine iper-zuccherate,
snack salati e bevande gassate dentro le scuole e in tutti gli edifici pubblici.
Serve una norma chiara per sostituire quei prodotti con cibo sano, fresco, genuino e quanto più
possibile di provenienza locale.

5. AVVIARE SOLIDI PROGRAMMI DI EDUCAZIONE ALIMENTARE NELLE SCUOLE
È necessario raorzare la presenza dell’educazione alimentare nei programmi scolastici a partire dalla
scuola primaria, per insegnare ai più piccoli l’origine del cibo, l’importanza di una dieta equilibrata e i
danni derivanti da modelli nutrizionali sbagliati basati sul consumo eccessivo di cibi ultra-formulati.
L’esperienza dimostra che come in altri casi – ad esempio la raccolta dierenziata – l’apprendimento
degli studenti influenza i comportamenti dell’intero nucleo familiare.
In questa prospettiva le stesse mense scolastiche devono essere considerate luoghi di educazione
alimentare, in cui il “pasto quotidiano” diventa uno strumento didattico per diondere un modello di
nutrizione sana e consapevole.

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Energia, Dal Fabbro (Utilitalia): “Rinnovabili e resilienza, la sfida dei prossimi 10 anni”

(Adnkronos) – "La priorità è coniugare la sicurezza energetica con la resilienza ambientale e la competitività. La grande sfida che le utilities avranno nei prossimi 5-10 anni è quella di fare in modo che le reti elettriche, in particolare, possano resistere alle onde climatiche, quindi al riscaldamento globale, alla richiesta di maggiore energia, ad esempio da parte dei condizionatori e dei data center, e quindi rendere le reti più resilienti, più solide.” Così Luca Dal Fabbro, vicepresidente vicario Utilitalia, in occasione dell'Assemblea generale “Utilitalia 2035: Costruiamo insieme i prossimi 10 anni di futuro” organizzata a Roma in occasione del decennale della Federazione. “Oggi abbiamo reti italiane che vanno aggiornate alle nuove sfide. Occorre produrre energia in maniera più competitiva ed aumentare il peso delle rinnovabili. Il gas continuerà ad essere molto importante ma le rinnovabili devono crescere. Il motivo per cui la Spagna ha un prezzo più basso dell'Italia dell'energia è perché hanno molto eolico e solare. Noi abbiamo la fortuna di avere molto sole, abbiamo la possibilità di sviluppare ancora 60 gigawatt di solare e 20 gigawatt di eolico. Abbiamo 5-10 anni di grande sviluppo e investimenti su questo settore, su cui le utilities giocheranno una partita importante.” —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Caldo, Amazon rafforza misure di prevenzione addetti contro temperature elevate

(Adnkronos) – Le misure in essere per proteggere la salute e la sicurezza dei dipendenti Amazon e dei dipendenti dei fornitori di servizi di consegna vengono ulteriormente rafforzate durante i periodi di temperature particolarmente elevate, come quelli che stiamo vivendo quest'estate. I centri logistici Amazon sono dotati da sempre di impianti di raffreddamento e climatizzazione all'avanguardia che, attraverso sistemi di gestione sofisticati, garantiscono una temperatura costante tra i 23 e i 25 gradi centigradi. E' quanto si legge in una nota dell'azienda.  Questi sistemi monitorano continuamente l'indice di calore nelle strutture, un valore che combina temperatura e umidità per esprimere la sensazione effettiva di caldo percepito dal corpo umano. In caso di variazioni climatiche significative, il sistema allerta proattivamente il personale. Sono inoltre predisposte sale break climatizzate dove i dipendenti che lavorano in aree esterne possono recuperare dall'esposizione al calore, con acqua fresca sempre disponibile. Durante il periodo estivo, inoltre, vengono condivisi con i dipendenti, attraverso canali di comunicazione online e in loco, suggerimenti specifici sulla prevenzione dei malori da caldo, fattori di rischio ambientali e personali, guide all'idratazione e consigli forniti da professionisti della salute pubblica e medici.  Tutti i dipendenti sono incoraggiati a fare pause preventive per rinfrescarsi ogni volta che ne sentono la necessità, e i team di sicurezza sono incaricati di affrontare tempestivamente qualsiasi problema legato alle temperature elevate. Anche le aziende fornitrici di servizi di consegna implementano una serie di misure per garantire la sicurezza dei propri dipendenti durante i periodi di caldo intenso.  Tutti i mezzi sono dotati di aria condizionata funzionante, con l'indicazione agli autisti di segnalare tempestivamente eventuali malfunzionamenti. Le aziende fornitrici di servizi di consegna hanno, inoltre, avviato campagne di sensibilizzazione rivolte ai propri dipendenti affinché l'attività lavorativa venga svolta in condizioni di massima sicurezza nelle giornate caratterizzate da temperature elevate. Gli autisti sono invitati a segnalare qualsiasi situazione che possa compromettere la sicurezza del loro lavoro.  Inoltre, i carichi di lavoro vengono adeguati alle condizioni climatiche e viene garantita la costante disponibilità di acqua per mantenere un livello di idratazione stabile e adeguato. L’attenzione di Amazon in materia di sicurezza rappresenta una costante.  Solo nel 2024 l’azienda ha investito 15 milioni di euro in progetti dedicati alla sicurezza nella rete logistica in Italia, erogato oltre 270.000 ore di formazione sulla sicurezza e formato 3.200 operatori specializzati. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Energia, Brandolini (Utilitalia): “Reti e innovazione per guidare transizione verde”

(Adnkronos) – “Le utilities operano su un ampio spettro di attività energetiche: dalla gestione delle reti tradizionali agli investimenti su rinnovabili, idrogeno e cattura della CO2”. Così Filippo Brandolini, presidente di Utilitalia, durante l'Assemblea generale, organizzata a Roma in occasione del decennale della Federazione, per riflettere sull'evoluzione dei servizi pubblici negli ultimi dieci anni e sulle principali sfide future. “Quando si parla di energia – ha sottolineato – è fondamentale pensare non solo alla produzione rinnovabile o all’elettrificazione dei consumi, ma anche all’adeguamento delle reti di distribuzione elettrica e gas, che rappresentano la spina dorsale della transizione. Le nostre utilities hanno previsto 19 miliardi di investimenti per i prossimi 5 anni, di cui oltre 7 miliardi destinati alle reti elettriche, di teleriscaldamento e di distribuzione del gas”. Brandolini ha poi ricordato come anche le infrastrutture gas abbiano un ruolo strategico nella decarbonizzazione: “Le reti di distribuzione del gas sono fondamentali per quelle utenze che non potranno elettrificare i consumi nel breve termine. Mantenere e innovare queste reti significa mettere in campo investimenti rilevanti”. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Da Ronaldo a Leão, i messaggi di cordoglio per la morte di Diogo Jota

(Adnkronos) – Dalle squadre in cui ha giocato ai colleghi, ma anche i team avversari e grandi nomi dello sport. In tutto il mondo si piange la morte prematura di Diogo Jota, attaccante del Liverpool deceduto a soli 28 anni in un incidente d'auto in cui è rimasto ucciso anche il fratello minore André Silva. Dieci giorni fa l'atleta aveva sposato la compagna di sempre, Rute Cadorso, madre dei suoi tre figli.  Diogo Jota giocava nella Nazionale portoghese e meno di un mese fa aveva vinto la Nations League con i suoi compagni, che hanno inviato messaggi di cordoglio anche sui social. Tra questi Rafael Leão (che su Instagram scrive "Riposa in pace fratello), e Cristiano Ronaldo che dice: "Non ha senso. Poco fa eravamo insieme nella Nazionale, ti eri appena sposato. Alla tua famiglia, a tua moglie e ai tuoi figli, mando le mie condoglianze e auguro loro tutta la forza del mondo. So che sarai sempre con loro. Riposate in pace, Diogo e Andrea". La Nazionale portoghese, sui profili social ufficiali, si dice "devastata" per la morte dei due fratelli, entrambi calciatori. La morte di Diogo Jota e André Silva "rappresenta una perdita irreparabile per il calci portoghese e faremo tutto il possibile per onorare ogni giorno la loro eredità". "Diogo Jota – si legge ancora nel messaggio – non era solo un giocatore fantastico con quasi 50 presenze in nazionale, ma anche una persona straordinaria, rispettata da tutti i compagni e gli avversari. Aveva una gioia contagiosa ed era un punto di riferimento nella sua comunità." Anche il Liverpool Football Club, in cui il calciatore giocava, si dice "devastato dalla tragica scomparsa" di cui ha dato la notizia. "Il Liverpool FC – ha spiegato – non farà ulteriori commenti in questo momento e richiederà il rispetto della privacy della famiglia, degli amici, dei compagni di squadra e dello staff di Diogo e Andre mentre cercano di fare i conti con una perdita inimmaginabile". 
I club che si aggiungono al cordoglio social sono tanti. A partire dalle squadre in cui Diogo Jota ha giocato in passato come il Porto, l'Atletico Madrid e il Wolverhampton. "Abbiamo il cuore spezzato. Diogo era adorato dai nostri fan, amato dai suoi compagni di squadra e da chiunque abbia lavorato con lui durante il suo periodo con i Wolves", ha scritto la squadra inglese.  Ma si aggiungono anche squadre 'avversarie' come Manchester City, Juventus e Napoli. "La Juventus esprime profondo cordoglio e vicinanza per l’improvvisa scomparsa di Diogo Jota e del fratello André, che hanno perso la vita a seguito di un incidente stradale. Alla loro famiglia, ai loro affetti, al Liverpool e al Penafiel rivolgiamo vicinanza in un momento così tragico e complicato", si legge sul sito della squadra bianconera. "Il Presidente Aurelio De Laurentiis, mister Antonio Conte, i dirigenti, lo staff tecnico, la squadra e tutta la SSC Napoli esprimono profondo cordoglio e commozione per la scomparsa improvvisa di Diogo Jota, manifestando la più sentita vicinanza alla sua famiglia e a tutto il Liverpool", scrive invece la squadra azzurra sui social.  Dagli Stati Uniti il messaggio del cestista LeBron James: "Le mie preghiere sono rivolte ai suoi cari. Possiate essere guidati e protetti". —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Caldo, sindacalista Cisl: “In Lombardia operai costretti a lavorare in mutande”

(Adnkronos) – Emergenza caldo nei cantieri della Lombardia. "Abbiamo assistito a scene paradossali, con operai costretti a lavorare letteralmente in mutande pur di sopravvivere alla calura", racconta chi ha visitato recentemente alcuni cantieri lombardi. "In queste condizioni, il rischio di malattie cutanee è tutt’altro che trascurabile: l’esposizione prolungata al sole, spesso senza protezione, può causare scottature e patologie dermatologiche". Secondo gli operatori, va superato il tabù: "Potrà sembrare ridicolo, ma nel prossimo futuro sarà indispensabile prendere seriamente in considerazione la distribuzione obbligatoria di creme solari nei cantieri. Come già avviene per i caschi e le scarpe antinfortunistiche, anche la protezione solare deve diventare parte della sicurezza." "Dal colpo di calore alle dermatiti: il caldo è un rischio concreto nei cantieri", spiega all'Adnkronos Alem Gracic, segretario della Filca Cisl Lombardia. Se il caldo estremo è ormai una costante dell’estate italiana, nei cantieri edili diventa una minaccia reale per la salute. Più che le malattie professionali classiche, preoccupa l’aumento degli infortuni causati dal malessere improvviso: perdita di equilibrio, cali di pressione, svenimenti. Soprattutto per chi lavora in quota — come i ponteggisti — o è esposto al calore aggiuntivo dei materiali, come gli asfaltisti. 
Le regole anche contro il caldo non rischiano di essere eluse da chi sfrutta la manodopera ad esempio con il caporalato?
 "Le regole non bastano se il caporalato continua a eludere i controlli", dice il sindacalista Gracic all'Adnkronos. L’ordinanza regionale per la tutela dei lavoratori nei cantieri edili durante le ondate di caldo è stata accolta con favore dalle parti sociali e dalle imprese regolari. Ma il vero fronte critico resta quello legato allo sfruttamento della manodopera da parte di realtà opache e difficilmente monitorabili. "Abbiamo riscontrato alcune difficoltà tecniche nell’identificazione dell’emergenza caldo tramite il portale Inail, il che ha rallentato l’attivazione della cassa integrazione straordinaria per chi lavora in condizioni estreme", spiega Alem Gracic. Tuttavia, il nodo più preoccupante riguarda quei cantieri gestiti da imprese “contenitore” che si avvalgono di lavoratori reclutati in modo irregolare — spesso da nuovi caporali che non rispettano né ordinanze né diritti fondamentali. In queste situazioni, raccontano alcuni sindacalisti della Filca Cisl, il concetto di sicurezza passa in secondo piano: "Per questi soggetti, lavorare significa fare soldi, indipendentemente dalle condizioni climatiche o dai rischi. E i lavoratori, spesso ignari dei propri diritti, si ritrovano intrappolati in un sistema informale dove prevalgono paura e ricatto. Hanno bisogno di lavorare, e temono di perdere il ‘favore’ di chi li gestisce". Al momento non sono mancate segnalazioni, ma il fenomeno resta difficile da intercettare, specie dove manca un presidio fisso. Il caldo diventa così non solo un fattore climatico, ma un moltiplicatore di vulnerabilità. 
Ci sono alcune rivendicazioni che fate e che non sono state ancora accolte sulle modalità di lavoro  "Serve flessibilità negli orari e nuove tutele contro il caldo estremo", risponde Gracic. Le temperature record non possono più essere considerate un’eccezione. E proprio per questo, in edilizia si moltiplicano le richieste di modifica delle modalità lavorative: dall’orario ai dispositivi di protezione, passando per misure di prevenzione che diventino obbligatorie. "L’ideale sarebbe anticipare l’inizio delle attività e chiudere la giornata prima delle ore più calde, ma le attuali normative comunali — che vietano l’avvio dei lavori prima delle 8 per motivi legati alla quiete pubblica — rendono complicato adottare soluzioni efficaci", spiega Gracic. In alcuni casi virtuosi, come nella Metro Blu di Milano e in alcune cave del Bresciano, si sono raggiunti accordi: orari modificati e leggere riduzioni delle ore lavorate senza penalizzazioni in busta paga, con le imprese che si sono fatte carico dell’intervento. Tuttavia, si tratta di eccezioni in un settore ancora molto frammentato, dove queste esperienze restano sporadiche. Secondo gli operatori, bisognerà ripensare anche le dotazioni di sicurezza: "Servono nuovi Dpi pensati per il caldo, zone d’ombra obbligatorie nei cantieri e distribuzione di bibite arricchite con sali minerali. La salute non può essere un dettaglio stagionale". (di Andrea Persili) —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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UniCamillus, iscrizioni corsi laurea triennali in Professioni sanitarie, dati AlmaLaurea premiano Ateneo

(Adnkronos) – L’Università UniCamillus annuncia l’apertura dei bandi di ammissione per l’anno accademico 2025/2026 relativi ai corsi di laurea triennale per le Professioni sanitarie in lingua inglese e in lingua italiana. La sede di riferimento è quella di Roma. Possono partecipare alle selezioni i diplomati delle scuole superiori. I corsi di laurea triennale erogati in lingua inglese presso l’Università UniCamillus (sede di Roma) sono: Infermieristica; Fisioterapia; Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia. Per accedere, è necessario presentare la propria domanda online tramite il portale Gomp (https://unicamillus-studenti.gomp.it/Login/Index?ReturnUrl=%2f) entro le ore 13:00 dell’11 luglio 2025. Ogni candidato potrà indicare fino a tre preferenze, pagando una sola quota di iscrizione. La prova di ammissione in lingua inglese si svolgerà giovedì 17 luglio 2025. I risultati verranno pubblicati sul sito ufficiale dell’Ateneo entro il 22 luglio. Nel caso in cui il corso scelto come prima opzione risultasse già completo, il candidato verrà preso automaticamente in considerazione per la seconda o terza scelta indicata, secondo l’ordine di preferenza e la disponibilità dei posti. I corsi di laurea triennale in lingua italiana che fanno parte dell’offerta formativa di UniCamillus (sede di Roma) sono: Ostetricia; Tecniche di Laboratorio Biomedico. Le modalità di iscrizione, scadenze e svolgimento della prova sono identiche a quelle dei corsi in inglese: la domanda va presentata entro le ore 13 dell’11 luglio 2025, esclusivamente tramite il portale Gomp, e l’esame si terrà in italiano il 17 luglio. I risultati saranno resi noti sul sito dell’Ateneo entro il 22 luglio 2025. Anche in questo caso, è possibile indicare una seconda preferenza pagando una sola quota di iscrizione. Per tutti i corsi di laurea triennale – in italiano e in inglese – la selezione consisterà in una prova svolta in modalità home-based, comodamente dal proprio pc. Sarà composta da 60 domande a risposta multipla da completare in 60 minuti. Gli argomenti spaziano dalla logica alla cultura generale, dalle scienze di base (biologia, chimica, fisica, matematica) fino a temi umanitari e sociali in linea con la missione etica dell’Ateneo. Per maggiori dettagli, è possibile consultare la pagina del sito dell’Ateneo dedicata ai bandi o scrivere all’indirizzo email infocenter@unicamillus.org. L’apertura dei bandi per i corsi di laurea per le professioni sanitarie arriva in concomitanza con la pubblicazione dell’ultimo Report Almalaurea, che ha premiato l’Università UniCamillus come Ateneo che riesce a coniugare ottima didattica, piena soddisfazione degli studenti e futuro lavorativo concreto e di successo. Tra i dati più eloquenti, citiamo l’89,5% degli studenti che conclude il percorso universitario nei tempi previsti, un dato nettamente superiore alla media nazionale. Ancora, l’84,3% dei laureati riesce a trovare lavoro entro un anno dalla laurea, percependo uno stipendio iniziale più alto rispetto alla media. Inoltre, il 95,2% degli studenti si dichiara soddisfatto del proprio percorso universitario, apprezzando in particolare la qualità delle strutture e il rapporto armonioso con i docenti. Da segnalare anche la notevole presenza di studenti internazionali, che è il doppio rispetto alla media nazionale, a testimonianza del crescente prestigio dell’Ateneo a livello globale. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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