Varie ed eventuali/ Metropolitane leggere luminose

di Pietro Colagiovanni

Tutti conosciamo la questione della metropolitana leggera di Campobasso e dintorni. Su queste colonne ce ne siamo occupati, anche recentemente, e la questione è  diventata un simbolo dell’inefficacia amministrativa regionale. Un’opera non prioritaria per il Molise, costata uno sproposito e nemmeno messa in funzione perchè, udite udite, non sono stati acquistati i treni leggeri per la metropolitana leggera. Una follia di cui non sono chiare le ragioni, almeno quelle visibili. Sicuramente qualche ragione, per spendere milioni e milioni di euro di soldi pubblici molisani per un’infrastruttura di dubbia utilità, quando Campobasso e il Molise cade a pezzi e ha una carenza infrastrutturale da panico, ci dovrà pur essere. Ma non penso siano ragioni confessabili e, quindi, in un posto  dove i controlli in primis quelli della magistratura, non si fanno neanche sotto tortura, ci teniamo  in cuor nostro il dubbio. Ma la vicenda non si ferma qui, nonostante il potente surrealismo di cui è già intrisa. No, giunge a nuove vette, vette tali da entrare nel mirino di questa rubrica, spazio dedicato al particolare, al bizzarro, al non comune nel bene o, come in questo caso , nel male. La metropolitana leggera, anche con una certa celerità (chissà perchè poi?) è stata alla fine realizzata. Ci sono le stazioni, ci sono i binari, ci sono i cartelli, c’è tutto tranne, come detto, il materiale rotabile che dovrebbe rendere utile l’opera. In questi anni nessuno ha risolto il problema e quindi la metropolitana leggera rientra, a pieno titolo, nel novero delle opere pubbliche fantasma. Ma è qui che arriva il colpo di genio, lo scatto di dadaismo, la zampata di comicità demenziale che colpisce e che mi fa scrivere queste poche righe. Sul far del buio, quando cala la sera, le stazioni della metropolitana leggera vengono illuminate, con dovizia di neon e luci di segnalazione. Guardandole non sono diverse, anzi sono anche meglio illuminate, di una normale stazione delle Ferrovie dello Stato. Ma perchè, viene da chiedersi, visto che non ci passa nemmeno un treno, un convoglio, il nulla più totale. Perchè considerando che non ci sono capistazione, addetti al transito, biglietterie e soprattutto viaggiatori? E perchè, anziché pagare la non piccola bolletta di queste luci, specie con le tariffe attuali, non si pensa a mettere da parte questi soldi per comprare qualche treno, anche un trenino che possa dare un senso a questo faraonico spreco molisano? E perchè le  amministrazioni pubbliche che si divertono a sprecare soldi del contribuente in luminarie fuori stagione ci fracassano poi le “bipppppp” con iniziative simbolo del politicamente corretto come “M’illumino di meno”? Perchè? Non c’è risposta purtroppo e non ci sarà. L’Italia e il Molise, infatti, sono posti meravigliosi ma lo Stato italiano, in tutte le sue articolazioni, è un tragico, a volte anche comico, fallimento.

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