Nel turismo, terziario e servizi richieste di ammortizzatori sociali a valanga

L’emergenza ha raggiunto il massimo livello, arrivano una valanga di migliaia e migliaia di domande per l’attivazione delle procedure per gli ammortizzatori sociali.

Lo strumento va utilizzato per mantenere vivi i rapporti di lavoro, oggi non c’è nessuna ragione per licenziare i lavoratori alla luce della dotazione normativa in tema di ammortizzatori sociali, finalizzata alla conservazione del lavoro e alla tutela dei redditi delle persone.

Il settore turismo-commercio-servizi italiano è in ginocchio, quella del sindacato è una corsa contro il tempo per supportare le azioni, per mantenere il lavoro ‘vivo’, attraverso gli ammortizzatori sociali, la richiesta arriva a  valanga, sarà difficile stare dietro a tutte le domande, tante richieste di ammortizzatori sociali non si erano mai viste, neanche nelle crisi del 2008 e del 2012,la situazione è drammatica e potrebbe restare tale.

Il settore terziaro e servizi è il più colpito in questo momento ,le mense  che applicano il contratto dei turismo, sono  tutte chiuse esclusa qualcuna.

Gli alberghi sono chiusi, non gira nessuno, il settore ha un impatto esteso a tutte le sue attività collaterali non solo per l’immediato, ma anche per i prossimi mesi, rispetto ad altri settori rischia di avere una capacità di recupero molto più lenta.

L’estate in arrivo si prospetta nera  per le imprese turistiche , le prenotazioni per questa estate  sono state tutte disdette, troppo tempo passerà prima che ricominceranno a girare i turisti, c’è il fondato timore che la stagione sia completamente compromessa , il turismo culturale delle città d’arte è completamente bloccato, nel settore turismo, commercio, servizi lavorano circa 5 milioni di persone, considerando anche gli stagionali che quest’anno rischiano di non essere chiamati in servizio dalle aziende.

Le risorse messe in campo dal governo con il dl ‘Cura Italia’, sicuramente non bastano, il  governo potrebbe decidere di prorogare la chiusura delle attività oltre aprile, in tal caso saranno insufficienti , tutto dipenderà da come evolverà l’emergenza coronavirus e cosa succederà a livello europeo.

Non tutte le imprese stanno pensando di utilizzare gli ammortizzatori sociali per far fronte alla crisi, sono sempre più le segnalazioni di lavoratori che operano in regime di terziarizzazione, licenziati in tronco. Licenziamenti illegittimi. Nel d.l. Cura Italia’ c’è anche il dispositivo che vieta, in questo momento il licenziamento per giustificato motivo oggettivo, o la procedura dei licenziamenti collettivi. Quindi se fatti quei licenziamenti sono illegittimi, fermo ricatto a non essere riassunti perché andranno ad ingrossare la blak list, sarà difficile pur essendoci traccia fare stima di questo fenomeno, questi licenziamenti sono illegittimi e fuori luogo, la strumentazione messa in piedi dal governo per salvaguardare il lavoro e il reddito  si riferisce a tutte le imprese indipendentemente dalla dimensione.

La legislazione precedente  non dava sbocco ai datori di lavoro da uno a 5 dipendenti, che non rientravano nel campo di applicazione di nessun ammortizzatore sociale, quindi i lavoratori erano scoperti, ma, con il decreto anche quei lavoratori sono stati messi in sicurezza e avranno accesso alla cassa in deroga , attendiamo ovviamente l’emanazione della regolamentazione delle singole Regioni, oggi lo strumento c’è, tutti i licenziamenti fatti vanno respinti, perché illegittimi va ricordato che la strumentazione per tutelare il posto di lavoro e il reddito delle persone c’è ed è tracciata all’interno del decreto ‘Cura Italia’

Alfredo Magnifico

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