Coronavirus/ Cdm approva nuovo decreto, Conte in conferenza stampa

Il Consiglio dei ministri ha approvato un nuovo decreto questo pomeriggio. Multe fino a 3mila euro per chi non rispetta i divieti di circolazione e le regole di contenimento, la possibilità per i presidenti di regione di emettere ordinanze più restrittive nei territori a maggiore circolazione del virus, purché convalidate entro sette giorni con decreto del presidente del consiglio dei ministri. Il quale resta l’unica autorità in grado di disporre in via urgente e temporanea misure che comprimono le libertà costituzionali.

In sintesi la norma prevede che – alla scadenza dei divieti di circolazione e chiusura di scuole, bar, ristoranti, parchi e di tutte le altre attività che hanno subito uno stop, 25 marzo e 3 aprile- sarà possibile adottare nuove restrizioni su specifiche parti del territorio nazionale ovvero, se occorre, sulla totalità di esso, purché abbiano una durata non superiore a 30 giorni, reiterabili e modificabili anche più volte fino al 31 luglio, e con possibilità di modularne l’applicazione in aumento ovvero in diminuzione secondo l’andamento epidemiologico del virus. Questa data fa parte del discorso emergenza, quindi non è detto che si arrivi con le restrizioni alla fine di luglio.

La decisione sarà adottata con Dpcm su proposta del ministero della Salute, sentiti i ministri competenti e i presidenti di regione interessati. I quali potranno anche loro proporre al presidente del consiglio le misure da adottare con dpcm sui rispettivi territori.

Abbiamo aumentato le multe da 400 a 3000 euro per assicurare il rispetto delle prescrizioni, ma sono orgoglioso del comportamento della stragrande maggioranza dei cittadini. Un grande plauso – dice il Premier Conte in conferenza stampa – va anche alle Forze dell’Ordine, ma dobbiamo essere orgogliosi. Ho sempre detto che soltanto uniti possiamo farcela. Se ognuno di noi fa la propria parte, mettiamo al sicuro sia noi stessi che i nostri cari. Voglio precisare che non dovete dare credito alla nuova bozza che sta circolando, già superata. Le misure restrittive non saranno prorogate fino al 31 luglio. Noi abbiamo parlato di emergenza nazionale il 31 gennaio, appena dopo l’Oms, che parlò di pandemia. Questo non significa che dovremo restare chiusi in casa fino a fine luglio. Per quella data noi abbiamo ipotizzato la fine della diffusione del virus. Molto presto potremo tornare ad avere una vita normale e questa è l’occasione, per quando saremo pronti a ripartire, a migliorare le nostre vite. Dobbiamo sfruttare queste giornate per riflettere e per trarne il giusto insegnamento. Il nostro assetto ordinamentale non prevedeva un’emergenza di questo tipo. Per questo siamo partiti con un decreto, proseguendo con una serie di DPCM per adeguarci agli sviluppi. Abbiamo così uno strumento flessibile. Con questo decreto legge abbiamo anche regolamentato più puntualmente e in modo più trasparente il rapporto tra governo e parlamento” “.

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