La statistica/ L’Inflazione vola all’8% mai così alta da 36 anni

A giugno il tasso d’inflazione schizza all’8%, addirittura i beni ad alta frequenza del “carrello della spesa” segnano un +8,3% , è record da 36 anni, l’ultima volta risale al 1986, anno dei mondiali in Messico, l’anno del disastro di Chernobyl.

Anche allora, come oggi, l’aria era pesante soffiavano venti di guerra, l’attacco missilistico libico lanciato contro Lampedusa.

La guerra in corso tra Russia e Ucraina è la causa principale della accelerata dei prezzi,a giugno l’inflazione s’impenna arrivando alla quota record dell’8%, con un più 1,2% rispetto al 6,8% di maggio, attestandosi per il 2022 ad un +6,4%.

L’ incidenza notevole su l’impennata dei prezzi è data da luce e gas, infatti, le tensioni inflazionistiche continuano a propagarsi dai beni energetici, la crescita passa da un +42,6% di maggio al +48,7%, specie gli energetici non regolamentati come i carburanti che salgono da un +32,9% ad un +39,9%.

Gli energetici regolamentati continuano a registrare una crescita molto elevata ma stabile a +64,3%. L’aggiornamento, inoltre, arriva proprio all’indomani della decisione del governo di prorogare di altri tre mesi gli sconti in bolletta.

La corsa inarrestabile dei prezzi si schianta nelle tasche degli italiani e fa traballare negativamente tutte le voci di spesa; a partire dalle vacanze, infatti i dati Istat a giugno indicano aumenti;

·        del prezzo dei biglietti aerei che quasi raddoppia rispetto al 2021 e segna +90,4%, un +23,8% su maggio 2022,).

·        dei prezzi dei carburanti che vanno alle stelle,

·        dei servizi relativi ai trasporti (+7,2% annuo; +2% da maggio),

·        dell’alloggio, dall’hotel al B&B passando per il villaggio turistico, con i prezzi che segnano un +18,1% annuo e un +5,8% mensile.

La crescita dei prezzi si abbatte anche sugli alimentari, con il carrello della spesa che cresce dell’8,3%.mai così alto,  dal 1986, con i beni alimentari che lievitano da +7,1% di maggio a +8,8%; +1,1% su base mensile, causa gli aumenti  di tutti i prodotti che compongono gli aggregati sia degli alimentari lavorati sia dei non lavorati.

 Se l’Italia piange l’Europa non ride e continua a macinare record: a giugno ha toccato l’8,6%, (contro l’8,1 di maggio), numeri mai registrati da quando è stata creata l’Unione economica e monetaria.

L’andamento dei prezzi fa avere rimorsi a coloro che contribuirono all’abrogazione della contingenza anche se adesso gli effetti sui consumi possono apparire limitati ,grazie alle quattordicesime, probabilmente già da settembre le famiglie saranno costrette a o ridurre o  selezionare gli acquisti, con effetti negativi su consumi e Pil.

L’ufficio studi di Konsumer ha azzardato un’ipotesi più che reale ,ammesso che  il tasso d’inflazione si blocchi all’8% viene fuori che a parità di consumi si avrà una maggiore spesa di circa +2.500 euro annui per la famiglia “tipo”, che raggiungono +3.330/400  euro annui per un nucleo con due figli, certamente questa situazione ha già intaccato la qualità della spesa con rinunce, come attesta un calo di circa il 17% del consumo di carne e pesce.

Come segretario generale Confintesa Smart considero che; i lavoratori dal 1986 tra crisi, riduzione orarie, part time involontari, cassa integrazione, sospensioni, non rinnovi contrattuali,  salari bloccati , sono sderenati e francamente non riesco a  capisce il mutismo delle tre Organizzazioni Sindacali, non passa giorno che non ricordano al mondo intero che sono loro quelle maggiormente rappresentative,ma sono anche totalmente inerti e inermi, per cui niente azione sindacale e totale assenza della politica, a parte qualche raro, distensivo tè pomeridiano in quel di palazzo chigi.

Sarà perché nella corte di palazzo chigi la Maria Antonietta di turno ,brava,forse a fare i conti ma fuori dalla realtà, continua a ripetere: “se non hanno il pane mangino brioches”.

Solo una presa di coscienza e una rivoluzione ci potrà salvare.

Alfredo Magnifico Segretario generale Confintesa Smart

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