La Scuola Edile del Molise alle giornate della Formazione e Sicurezza a Foligno

La scorsa settimana, il Presidente della Scuola Edile del Molise Geom. Salvatore Venditti e il Coordinatore dell’Ente Nicola Messere, hanno partecipato alle Giornate Nazionale della Formazione e Sicurezza che si sono tenute nei giorni 8 e 9 novembre a Foligno.
I lavori sono stati preceduti dalla relazione sullo stato del comparto delle costruzioni da parte del Direttore del CRESME Lorenzo Bellicini, che ha confermato il permanere di una crisi profonda del settore e che non sono più rinviabile alcune scelte che l’intero comporta delle costruzioni deve compiere; nuove tecnologie, maggiore integrazione e credibilità, conoscenza sono indispensabili per un radicale cambio di passo.
Il Presidente dell’ANCE nazionale Gabriele Buia, ha sostanzialmente rimarcato come la crisi ha di fatto dimezzato il numero delle imprese e degli operai con conseguenze drammatiche per l’economia nazionale, in quanto la perdita di lavoratori in questo settore vale molte volte più di quella dell’ILVA e delle altre crisi industriali. Il settore ha perso 600.000 posti di lavoro e 100.000 imprese di cui 28.000 al sud. Ci sono problemi legati ai pagamenti della pubblica amministrazione, se pensiamo allo Split Payment, che ha drenato circa 2,3 miliardi di risorse alle imprese di costruzione che non percepiscono più l’IVA, si possono comprendere bene le difficoltà del settore.
Attualmente più di 300 opere infrastrutturali sono bloccate e non si riesce ad utilizzare i fondi per tanti problemi ma soprattutto per l’impatto che ha avuto il codice degli Appalti. Questo Codice dovrebbe essere completamente rivisto se si vuole utilizzare a pieno i fondi europei.
I sindacati Fenela-UIL, Fillea-CGIL e Filca-CISL, hanno più volte evidenziato e manifestato come diventa indispensabile avere un Contratto Unico di Cantiere di tutto il comparto delle costruzioni.
Certo il mondo delle costruzioni è cambiato profondamente: bisognerà fare i conti con le nuove tecnologie ma anche con un diverso modo di immaginare e realizzare un cantiere, un luogo complesso dove possono agire simultaneamente, sempre più, diverse imprese con diverse funzioni.
Lo sforzo che il settore dovrà obbligatoriamente compiere sarà quello di rigenerarsi e attrezzarsi per le nuove sfide imposte anche dai cambiamenti climatici e calamità naturali ma anche da una nuova filosofia infrastrutturale e di miglioramento e adeguamento del costruito.
I driver del cambiamento che indica il CRESME sono:
Digitalizzazione prodotti, BIM, Big Data
Integrazione energia-edificio
Industrializzazione e prefabbricazione, robotizzazione e automazione, tecnologie adattive.
Sostenibilità, economia circolare, resilienza-la sfida ambientale delle costruzioni.
La nuova scienza e i nuovi materiali
Dalla filiera competitiva alla filiera collaborativa.
Certo, in questo scenario diventa non più procrastinabile un ‘imponente’ piano formativo, per i lavoratori e per le aziende. La Scuola Edile-CPT avrà un ruolo indispensabile per le imprese nella formazione e nella riqualificazione degli addetti del settore. Gli Enti Bilaterali dell’edilizia, formazione e sicurezza, hanno ormai quasi compiuto tutti un processo di unificazione, quindi sarà anche più agevole, in questa fase, progettare un programma integrato che riguarderà si la formazione ma anche la sicurezza nei luoghi di lavoro.
La Scuola Edile del Molise/CPT sta predisponendo un piano biennale 2019/2020 per le attività formative tenendo conto di questo nuovo scenario (scenario anticipato nel convegno del 12 dicembre 2017 (IL CANTIERE DEL CAMBIAMENTO FORMAZIONE, SICUREZZA E LEGALITA’ NELLA RICONFIGURAZIONE DEL SETTORE) tenutosi a Campobasso alla presenza del compianto Ing. Massimo Calzoni (Presidente del Formedil) e del Direttore della CnCPT Pino Moretti, che vedrà il varo da parte del Consiglio di Amministrazione dell’ENTE prima della fine dell’anno.

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