La crisi spezza l’Italia: il Nord riparte, il Sud sprofonda

Le famiglie italiane oggi si sentono economicamente più solide, secondo i dati di ottobre del centro studi di Confesercenti SWG la solidità economica percepita dalle famiglie italiane, sale, con un balzo di due punti su luglio e segna il valore più alto da dicembre 2013,però mostra un Paese a tre velocità: il Nord fuori dalla crisi, il Centro che prova a ripartire, mentre il Sud è ancora al palo. In particolare il 16% delle famiglie del Sud non ce la fa ad arrivare alla fine del mese, al Nord sono l’8%. Prosegue quindi il trend di leggero miglioramento del sentimento delle famiglie sulla propria capacità reddituale. Non tutto è risolto però, circa la metà delle famiglie (anche se la percentuale scende al 48% dal 50% di luglio) segnala che il proprio reddito le consente di pagare appena le spese, senza potersi permettere ulteriori lussi, mentre sale dal 36% al 38% la quota di coloro che sente di avere un reddito che permette di vivere senza affanni. E’ soprattutto al Nord e al Centro che si avverte la ripartenza: il 47% (il 44% a luglio) delle famiglie settentrionali sono serene, mentre al Centro sono il 35% ( il 31% a luglio) risiede nella parte centrale. Al Sud la crisi è ancora forte: le famiglie serene sono il 29%, mentre quelle che segnalano di avere un reddito che non permette di arrivare alla fine del mese è il 16%, lo stesso valore di luglio, contro il 13% registrato al centro e l’8% del Nord.Tre famiglie su 10 pensano che nei prossimi sei mesi si assisterà ad un aumento. Scende la percentuale di coloro che intravedono un calo dei consumi: è il 25% contro il 28% di luglio. L’Italia è divisa anche sul fronte delle spese per acquisti: il 32% di coloro che intravedono un calo nei prossimi mesi risiede al Sud, il 16% si trova al Nord. In leggera discesa, a livello nazionale, anche la quota di famiglie che si dichiara insoddisfatta della propria situazione finanziaria (voce che include, oltre al reddito, eventuali debiti e patrimoni): ad ottobre sono ancora la maggioranza ma scendono dal 54% al 53%. Anche in questo caso, sono fortissime le differenze tra le macro-aree del Paese: al Nord le famiglie che si percepiscono soddisfatte sono il 58%, al Centro il 45% mentre al Sud solo il 36%, mentre il 64% dei nuclei familiari insoddisfatti risiede nel Mezzogiorno, il 55% si trova al Centro ed il 42% risiede al Nord.
Alfredo Magnifico

Commenti Facebook