Istat: ad agosto nuovo calo tasso disoccupazione

I dati Istat danno ad agosto un nuovo calo del tasso di disoccupazione: ora è all’11,9% .Purtroppo torna a salire di 0,3 punti la disoccupazione giovanile, risalendo al 40,7%. Nei dodici mesi la Disoccupazione diminuisce del 5,0%, a cui corrispondono 162mila persone in meno in cerca di lavoro e il tasso di disoccupazione di 0,7 punti.
Dopo la crescita di giugno (+0,1%) e di luglio (+0,3%), ad agosto la stima degli occupati cresce ancora. La stima dei disoccupati ad agosto diminuisce dello 0,4% (-11 mila). Il tasso di disoccupazione cala di 0,1 punti percentuali, proseguendo il calo del mese precedente (-0,5 punti) e arrivando all’11,9%, ai minimi dal 2013. Dopo il calo di giugno (-0,4%) e la crescita di luglio (+0,6%), la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuisce nell’ultimo mese dello 0,6% (-86 mila persone inattive), tornando al livello di giugno.
Il tasso di inattività, è pari al 35,6%, in calo di 0,2 punti percentuali. Su base annua l’inattività è in calo dell’1,7% (-248 mila persone inattive) e il tasso di inattività di 0,5 punti. Rispetto ai tre mesi precedenti, nel periodo giugno-agosto 2015 il tasso di occupazione cresce (+0,2 punti percentuali), mentre calano il tasso di disoccupazione (-0,2 punti) e il tasso di inattività (-0,1 punti).
Le retribuzioni contrattuali orarie sono invariate rispetto al mese precedente e aumentano dell’1,2% nei confronti di agosto 2014. Lo rileva l’Istat. Sempre secondo l’Istat, le vendite al dettaglio calano dello 0,3% a giugno rispetto a maggio, (ma +1,7% rispetto a giugno 2014);il dato più alto da aprile dell’anno scorso. L’indice nazionale dei prezzi al consumo è aumentato, ad agosto, dello 0,2% sia rispetto al mese precedente sia nei confronti di agosto 2014, facendo registrare lo stesso tasso tendenziale di luglio.
L’occupazione continua a salire e il tasso di disoccupazione continua a scendere. Ci sono flebili miglioramenti la vera ripartenza sembra al di la da venire, forse è arrivata l’ora di cambiare registro; abolire gli effetti perversi della Fornero, ed aprire l’occupazione ai giovani, non con provvedimenti tampone ma con cambiamenti strutturali.
Alfredo Magnifico

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