In Italia la vera emergenza sociale sono gli ultra cinquantacinquenni

Il presidente dell’Inps in una sua intervista ha ammesso che in Italia la vera emergenza sociale sono i poveri ,oggi rappresentati da lavoratori ultra cinquantacinquenni espulsi dal mondo del lavoro che difficilmente riescono a trovare una ricollocazione. Nella proposta avanzata sul reddito minimo alle persone che dai 55 anni in su perdono il lavoro era prevista una forma di finanziamento penalizzando un po’ tutto il sistema dell’assistenza che viene oggi fornito in Italia dai 55 anni in su. Era un’operazione, ha rimarcato Boeri, importante, il primo tassello di assistenza sociale di base perché le persone che perdono il lavoro a più di 55 anni sono persone che non trovano facilmente alternative e cadono in condizioni di povertà. Sull’emergenza esodati, Boeri ha aggiunto: L’emergenza è quella dei poveri e delle persone che perdono il lavoro e hanno più di 55 anni. Questa – ha ribadito – è la vera emergenza sociale in Italia, perché c’è anche un’emergenza sociale legata alla povertà tra i più giovani che certo va affrontata, ma l’emergenza sociale è questa. Secondo Boeri, si può avere più flessibilità dall’Ue senza violare le regole dell’Unione, bisognerebbe chiedere questa flessibilità per ottenere maggiore flessibilità nel prepensionamento, in uscita dal mondo del lavoro, un passo che serve per ridurre la disoccupazione giovanile. Le ultime regole sul mondo del lavoro, il Jobs Act, che prevede anche le tutele crescenti, hanno aumentato i contratti a tempo indeterminato per i giovani e come evidenziano i dati Istat tutto ciò dà più stabilità, ma bisogna aumentare anche la possibilità di impiego per i giovani per garantire loro un domani pensioni eque.
Alfredo Magnifico

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