Il Covid ha reso i super ricchi sempre più ricchi e immiserito centinaia di milioni di persone

Dallo studio Riding the storm (Cavalcando la tempesta), viene fuori che in meno di quattro mesi, con lo stravolgimento economico, sociale e sanitario più grande della storia, la pandemia ha impoverito centinaia di milioni di persone ma nello stesso tempo ha fatto arricchire, di parecchio, alcune centinaia di paperoni già super ricchi, infatti, da marzo a ottobre 2020 la ricchezza di 644 milionari degli Stati Uniti è aumentata di 931miliardi di dollari, mentre la povertà nel 2020 potrebbe arrivare a colpire il 9% della popolazione mondiale mentre la ricchezza delle  2.189 persone più ricche è aumentata da 8.000 miliardi di dollari di inizio aprile ai 10.200 miliardi di luglio, tra i plurimiliardari primeggiano investitori di nuove tecnologie, con più 42,5% della sanità, del 50,3%, dell’informatica e della vendita online.

La ricchezza dei Paperoni in Cina è aumentata del 1.146%, in Francia del 439% e negli Usa del 170%, Oxfam calcola che, nel mondo, duemila mega miliardari detengono il 60% della ricchezza globale, più di quanto possiedono 4 miliardi e 560 milioni di persone, oltre la metà della popolazione mondiale, dulcis in fundo le 32 maggiori multinazionali del pianeta nel 2020 aumenteranno i profitti di ben 109 miliardi di dollari.

Dei paperoni statunitensi si sa che; il patrimonio personale di Jeff Bezos, amministratore delegato di Amazon, è arrivato a 193 miliardi di dollari, con un aumento del 70% in sette mesi, mentre quello di Elon Musk, il padrone dell’impero tecnologico di Tesla e SpaceX, ha superato i 91 miliardi con un aumento pari a circa il 273%, al contrario le azioni delle quattro maggiori banche americane, la JP Morgan Chase, la Bank of America, la Citigroup e la Wells Fargo, risultano del 20-50% sotto i livelli di 12 mesi fa  il che fa presupporre un grave problema di tenuta del sistema bancario, nonostante le borse più importanti siano state, mantenute ai livelli più alti di capitalizzazione.

I più deboli ed esposti pagheranno pegno; decine di milioni di persone che hanno perso il lavoro, numerosissime piccole medie imprese a rischio fallimento,per non parlare dei numerosi Paesi poveri e delle economie emergenti che sono al collasso e alla bancarotta.

L’aumento della ricchezza di pochi si scontra con la crescita esponenziale della povertà, la Banca mondiale stima un notevole aumento della povertà estrema ( chi vive con meno di 1,90 dollari al giorno) nel 2020 che potrebbe colpire il 9% della popolazione mondiale.

L’Onu paventa il rischio di carestie di proporzioni bibliche, 7 milioni di persone, nel corso dell’anno sono morte per fame, se non si esce dal Covid, il numero potrebbe salire persino di 5 volte e il 60% delle persone che soffrono la fame sta in aree di conflitti militari ,le oltre 500 milioni di persone che vivono nelle area destabilizzate dal Sahel al Medio Oriente.

Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, ha ventilato la possibilità di «minaccia della fame», in molte aree dell’Africa, dove i lockdown hanno avuto effetti negativi per produttori, distributori e consumatori, l’80% del cibo è di produzione locale, condizione positiva, ma solo in tempo di pace e di stabilità, oggi l’insicurezza alimentare, combinata ad altre forme di speculazione, hanno fatto lievitare i prezzi e in molti paesi del Sub Sahara si è registrata un’inflazione di circa il 15% dei prezzi dei generi alimentari di base.

I dati, confermano le drammatiche disuguaglianze tra continenti, paesi e popoli, occorre, per i governanti dei paesi avanzati, la necessità e l’urgenza di una doverosa politica globale che determini migliori condizioni di vita e di pace in tutte le parti del mondo.

Alfredo Magnifico

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