Consiglio Generale della CISL AbruzzoMolise Antonio D’Alessandro è stato eletto nuovo Responsabile della Ast Molise Posta

Il Consiglio Generale della CISL AbruzzoMolise si è riunito, presso l’hotel Villa Maria di Francavilla (CH) alla presenza del Segretario Nazionale della CISL Piero Ragazzini, per aprire una riflessione sul tempo che l’Italia, l’Abruzzo e il Molise stanno vivendo e su come la CISL stia affrontando questo contesto magmatico ed irto di problematiche che emergono nella società, continuando con tenacia e pazienza a presentare alla politica proposte responsabili e cantierabili per uscire da questo tunnel, cercando di dare risposte a chi più duramente ha sofferto ed è stato colpito dalla crisi.


Nella sua relazione il Segretario generale Leo Malandra ha ricordato come “il quadro internazionale complica ulteriormente i già deboli equilibri del nostro Paese. In questo groviglio di guerre valutarie, crisi, nuovi muri e sommovimenti, riemergono preoccupanti intolleranze che fino a pochi anni fa non pensavamo più possibili, certamente favorite ed in parte sdoganate da un linguaggio in uso da tempo, volto ad alimentare paure ed odio. C’è in tutto ciò una grande responsabilità della politica tutta, di destra e di sinistra, che negli ultimi 20 anni ha favorito la trasformazione del liberalismo nell’ideologia finanziaria”.


“Sia in Abruzzo che in Molise la situazione si presenta più complicata di quanto non sia già quella nazionale, – continua il Segretario Generale Malandra-, per entrambe le limitate risorse disponibili nei bilanci regionali, il basso utilizzo dei fondi nazionali ed europei, unito a scelte miopi di basso profilo della politica, non adeguate a dare risposte efficaci, nei modi e nei tempi, ad un piano armonico di sviluppo necessario e non più rinviabile, contribuiscono a delineare un quadro preoccupante, statico e abulico.”


In MOLISE i dati di oggi sono allarmanti: la disoccupazione nel terzo trimestre 2019 è in leggerissimo calo rispetto allo stesso periodo del 2018, ma rimane comunque molto alta al 13,2% e ben lontana dal 9,6% del 2008. Il risvolto negativo sta nel fatto che questa piccola crescita occupazionale di circa 1000 unità (pari ad un + 1,5% rispetto al 2018) è legata quasi esclusivamente a contratti di lavoro a termine precari. La disoccupazione giovanile, attestata oltre il 45% rispetto alla media nazionale del 34,7%, scende poco; i giovani che non lavorano e non studiano tra i 15 e i 34 anni sono ben il 26%.

“Il Molise non sa spendere le risorse europee a sua disposizione, – denuncia il Segretario della CISL. Dei 154mln disponibili, ne risultano impegnati 28mln (il 18%) e pagati poco più di 4mln (il 4%). La macchina politico-amministrativa è in grave difficoltà, praticamente è bloccata. Collegata a questa endemica incapacità di spesa dei fondi europei e di quasi paralisi degli apparati pubblici regionali, si pone l’EDILIZIA che rimane uno dei settori fondamentali nelle dinamiche economiche del Molise, ma soffre una crisi ormai decennale, sia rispetto a nuove cantierizzazioni pubbliche e private, sia per il mancato rispetto dei tempi nei pagamenti e le pubbliche amministrazioni appaltanti: le imprese edili continuano a chiudere e a fallire con conseguente dolorosa perdita di migliaia di posti di lavoro (i lavoratori erano 13.000 nel 2008, 10000 nel 2018, 9.000 nel 2019). Anche il tema TRASPORTI e VIABILITA’ ci vede oggi, malgrado sia stato oggetto di svariati progetti e finanziamenti, vivere una condizione di degrado e arretratezza tra le peggiori d’Italia. Va avviato un confronto della Regione con il governo centrale, e le Ferrovie dello Stato per il potenziamento, l’ammodernamento del trasporto su Ferro, la manutenzione e l’ampliamento della rete viaria per migliorare i collegamenti extraregionali, ma anche per favorire la mobilità territoriale delle aree interne, in fase di spopolamento e con una popolazione a fortissima prevalenza di anziani, più bisognosa di servizi”.
Per la CISL l’ALTA VOCAZIONE AGRICOLA, soprattutto nel basso Molise, meriterebbe lo sviluppo di questo settore, costituito da aziende individuali e familiari di piccolissime dimensioni, investendo su una nuova concezione di impresa, sviluppo di filiera, qualificazione professionale e sull’utilizzo di nuove tecnologie agrarie. Il made in Molise nella produzione prodotti agricoli che si stanno facendo strada anche fuori del Paese, potrebbe essere una soluzione innovativa per le prospettive occupazionali, con il necessario opportuno sostegno delle istituzioni in termini di tutoraggio, e promozione dei prodotti all’estero e nei nuovi mercati nazionali.
“Sulle grandi vertenze, come la GAM, e le altre tematiche inderogabili riportate in un documento unitario inoltrato al Presidente della Giunta Toma, abbiamo richiesto l’apertura di una cabina di regia e tavoli permanenti di confronto per settore…. Al momento non ancora concessi. Si va avanti “a vista” e sporadicamente su specifici temi. Programmare insieme alle forze sociali un piano di sviluppo organico non è più rinviabile. In mancanza di aperture in tal senso, è chiara la necessità di valutare la possibilità di un momento di forte mobilitazione regionale per richiamare la Giunta alle sue responsabilità, – commenta Leo Malandra -”.
Piero Rgazzini, Segretario Nazionale CISL, nel suo intervento ha riportato l’attenzione sulle problematiche nazionali parlando di un Paese e ha ringraziato la CISL AbruzzoMolise per l’impegno profuso attraverso la presenza di tanti lavoratori, lavoratrici, pensionate e pensionati di questa Regione alle tre grandi manifestazioni di Piazza Santi Apostoli nelle giornate del 10-12-17 dicembre. “In quella piazza abbiamo gridato la nostra insoddisfazione su come il Governo non ha dato risposte concrete alle richieste che CGIL CISL UIL hanno presentato da oltre un anno attraverso la piattaforma unitaria, ha detto il Segretario Nazionale CISL. “Continueremo nelle nostre iniziative fino a quando non avremo risposte concrete su alcuni temi per noi non rinviabili: – dare dignità al lavoro pubblico, rinnovando i contratti di lavoro; – dare riposte, con le risorse necessari, allo sviluppo del Paese per una buona occupazione e trovando risposte per le oltre 160 aziende che versano in grosse difficoltà: – dare riconoscimento pieno alla rivalutazione delle pensioni e sul fondo della non autosufficienza”, – ha così concluso Piero Ragazzini.
Durante i lavori del Consiglio Generale Antonio D’Alessandro è stato eletto nuovo Responsabile della Ast Molise, in sostituzione di Tonino Colozza. Dopo aver ringraziato l’amico Tonino per il lavoro svolto in questi anni, gli augura un grande in bocca al lupo per l’incarico di Presidente del Caf Abruzzo Molise Servizi.
Il Neo Coordinatore nel suo intervento ha elogiato il prezioso lavoro svolto~ e di voler proseguire~sulla stessa strada tracciata finora da Colozza. Antonio D’Alessandro ha~poi avuto parole di elogio~per tutta la Cisl, organizzazione di riferimento nel~panorama sindacale, luogo di sviluppo di idee ed~ideali che gli ha permesso di confrontarsi, formarsi ed affrontare temi sempre più complessi; ha poi~ringraziato tutti coloro che lavorano quotidianamente nelle sedi periferiche e disagiate, spesso~nell’anonimato ed ha chiesto~l’aiuto di tutti al fine di~raggiungere buoni risultati per coloro che l’organizzazione rappresenta~e per la CISL stessa”.
Il neo-Coordinatore AST Antonio D’Alessandro è nato 56 anni fa a~Campobasso, dove vive~con sua moglie e sua figlia. Proviene dalla categoria dei Postali, all’interno della quale ha~svolto diversi ruoli di responsabilità, a partire~dall’organismo della~SAS, alla RSU, Segretario Territoriale, Segretario~Regionale e Segretario~Aggiunto Interregionale.~Ha ricoperto incarichi anche all’interno di diverse~commissioni presso~l’INPS, la Prefettura, l’Ufficio del Lavoro, la Provincia ed altre. Dipendente di Poste Italiane~dal 1987. Ha sempre militato nella~CISL.
“La Cisl – afferma il neo~eletto Antonio D’Alessandro – è un grande sindacato confederale fondato~su principi di libertà, giustizia, partecipazione, responsabilità, autonomia. Mantenendo ferme queste caratteristiche e le idee lungimiranti dei “padri fondatori”, la Cisl, in Molise, è divenuta una forza sociale sempre~più determinante e centrale nella vita economica~e sociale, allargando la sua influenza~e guadagnando consenso fra i lavoratori e i cittadini”.
“Sono convinto~– afferma ancora D’Alessandro – che la dimensione sociale debba venire prima di quella politica~e debba da questa restare autonoma. La Cisl – prosegue Antonio D’Alessandro – è impegnata in~ un grande cambiamento per riavvicinare il sindacato ai~posti di lavoro ed~alle esigenze dei~lavoratori, attraverso una valorizzazione del ruolo di migliaia di delegati e~rappresentanti sindacali di base nella regione molisana. Per~la Cisl rimangono~centrali e fondamentali l’attività di~ contrattazione nazionale e di secondo livello nonché la contrattazione sociale nei territori~grazie alla partecipazione~diretta dei lavoratori. Un nuovo modello di sindacato responsabile, partecipativo, popolare, che~ risponda alla sfida della~competitività e dello sviluppo in una regione fortemente colpita dalla crisi. “La Cisl è una palestra di~democrazia, un luogo di~produzione di idee ed~esperienze, come testimonia il quotidiano sindacale unico al mondo”.~

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