Angolo del consulente finanziario/Bail In : valutare bene l’emittente dei titoli

Buongiorno, ben ritrovati.
Sta diventando piacevole da parte mia trovare ogni settimana un argomento da sottoporre alla vostra attenzione. Oggi parleremo di “Bail In” tra passato e futuro. Per il passato abbiamo fatto i conti con la pericolosità delle obbligazioni, quelle subordinate. Tutti sappiamo che le azioni possono perdere di valore, prima della ”scoperta” delle obbligazioni subordinate (quasi) tutti erano convinti della non pericolosità delle obbligazioni che offrivano una cedola (molto cara ai bot-people) e si credeva che potessero restituire il capitale alla scadenza. Tutti sappiamo come sia andata a finire. Il Bail In ha fatto man bassa di obbligazioni subordinate facendo scoprire l’amara realtà ai sottoscrittori. Quindi per quanto riguarda le obbligazioni la “lezione” adesso ci è chiara: valutare bene l’emittente dei titoli. Il rischio nell’acquisto di un titolo BTP è quello legato all’instabilità del prezzo nel caso in cui lo si venda anticipatamente rispetto alla scadenza prestabilita: la volatilità (che in alcuni casi è da paragonare ad un fondo azionario) è direttamente proporzionale al lasso di tempo residuo del buono.
Anche se io, fosse anche per deformazione professionale, agirei sempre in regime di diversificazione dei prodotti utilizzati. Ovviamente, facendo il consulente finanziario v’inviterei a rivolgervi al vostro consulente finanziario, ma chiunque voglia fare il fai da te è libero, ma sempre nell’ottica della diversificazione. Diversificazione che deve abbracciare sia le tipologie (azioni, obbligazioni) sia l’appartenenza geografica, sarebbe meglio.
Nell’ambito della diversificazione potrebbero entrarci anche i titoli di Stato.

Siamo la nazione dei BOT PEOPLE, una nazione che crede in se stessa, anche se solo limitatamente ai titoli di stato. I bot, in verità, stanno offrendo rendimenti negativi, vuol dire che se compri i bot alla scadenza invece di incassare gli interessi li paghi. Quindi, per esempio, su 10.000 euro in bot ad un anno, alla scadenza ti riconosceranno 9960 euro, avendo i bot un rendimento negativo dello 0,40% (asta del 16/02/2018).
Quindi rendimento negativo ma sicuri dal Bail in, visto che parliamo di Stato? Non lo so.
Lo 08/09/2016 i consiglieri della signora Angela Merkel proposero di mettere uno “scudo” all’eventualità che qualche altro stato potesse fare in Europa la fine della Grecia, s’iniziò a parlare, in pratica, di Bail In statale.
Gli stati, si sa, si mantengono su quello che è il debito pubblico, che pubblico o meno, ma sempre debito è. Quindi cosa succederebbe, per esempio, se l’Italia, ma qualunque altro Stato dovesse trovarsi in condizioni di necessità? Volevano che lo stato in condizioni di necessità “evitasse” di rimborsare le quote di debito pubblico in scadenza. In pratica: ti scadono i bot? Bene! Eccoti una bella pacca sulla spalla da parte, magari, del Presidente del Consiglio, ma i tuoi soldi non te li ridiano! A…spito!!!
Sono passati due anni, ma in questi giorni paesi del Nord Europa chiedono regole più severe in caso di futuri crisi del debito nella zona euro. In particolare, il ministro delle finanze dei Paesi Bassi, Wopke Hoekstra, ha detto al Financial Times, che, qualora si ripresentassero future crisi del debito, come quelle della Grecia, è necessario che anche gli investitori accettino una svalutazione del debito nelle loro mani.
“È essenziale qualora le cosa vadano male. In pratica, chiediamo che gli individue e le aziende in possesso delle obbligazioni governative paghino parte del conto” ha detto Hoekstra al quotidiano economico britannico, specificando che si tratta di una mossa ritenuta “onesta”.
Sicuramente si tratta solo di un’idea del ministro olandese, ma se il 4 marzo non uscirà dalle urne una maggioranza per poter governare l’Italia, se l’Italia sarà affidata ad un Governo “tecnico” che avrà l’incarico di traghettare la nazione sino alle future elezioni  (diciamo) di settembre, chi ci garantirà che il debito pubblico (BOT; BTP; CCT ecc.) resti saldamente nelle mani degli italiani e non venga fagocitato dello Stato italiano dietro pressioni europee?

Iniziamo a pensarci, iniziamo a mettere mano, eventualmente, al portafoglio dei nostri titoli per stare più tranquilli, solo questo, nient’altro.
Buon weekend a tutti.
Francesco di Biase

 

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