Liquidazione Comunità Montane. Interviene il Sindaco di Pietracatella

sindpietracatelladi vitaL’Amministrazione comunale di Pietracatella, con a capo il sindaco Giovanni Di Vita, esprime rammarico e delusione per le decisioni assunte dalla regione Molise con delibera di giunta n. 558 del 21 ottobre 2013 laddove si provvede all’accorpamento delle gestioni liquidatorie delle comunità montane. In particolare, si contesta la decisione di accorpare l’attività di liquidazione delle 10 comunità montane in capo a 2 soli commissari liquidatori di cui 1 assegnato alla comunità montana “Molise Centrale” ed 1 assegnato alla restanti 9 comunità montane. “Il rammarico –spiega il sindaco- deriva dal fatto che così facendo, almeno con riferimento alla comunità montana “Fortore Molisano”, si vanifica il lavoro di un anno intero, quello appena trascorso, durante il quale si è cercato di porre rimedio ai tanti mali che affliggono l’ente fortorino e che sono il frutto di lunghi anni di cattiva amministrazione.

“Per tutto il 2013 –continua Giovanni Di Vita- di concerto con il Commissario Liquidatore Avv. Giovanni Fratangelo, che ringrazio vivamente, abbiamo lavorato per restituire dignità all’area PIP di Pietracatella dove, con tanto impegno e spirito di sacrificio continuano a svolgere la propria attività, dimenticate da tutti, almeno una ventina di aziende.”
“La zona industriale si presenta infestata da erbacce, priva di illuminazione e dei più elementari servizi tra cui lo stesso depuratore i cui lavori di realizzazione, seppur appaltati anni addietro, non sono mai neppure iniziati. Insieme all’Avv. Fratangelo, abbiamo cercato di porre in essere tutti quegli atti necessari all’accatastamento dei manufatti realizzati dall’ente comunitario e mai completati.
Il commissario liquidatore ha, inoltre, avviato tutte le attività amministrative propedeutiche alla definizione dei tanti contenziosi che affliggono l’ente e che ne hanno, di fatto, sancito il dissesto.
Non riusciamo proprio a capire, ora, chi continuerà a compiere tale attività atteso che un unico commissario liquidatore dovrà occuparsi di ben 9 comunità montane.
Continua ancora il sindaco- “Siamo delusi perché, ancora una volta, sono state prese decisioni senza neppure avvertire i diretti interessati. Come se il territorio, e cioè i sindaci, fossero utili solamente quando si deve votare. E non ci si dica che la decisione assunta dalla Regione è motivata da esigenze di razionalizzazione della spesa! Perché la spesa non si razionalizza esautorando qualche commissario: nel caso di specie, si depaupera soltanto un patrimonio. Se proprio la spesa si vuole razionalizzare, che si inizi dalle immeritate indennità dei consiglieri regionali. Solo dopo si avrà la credibilità per incidere su questioni importanti che riguardano da vicino le persone e i territori.”

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