Cucina e dintorni/ La stagionalità ed il ‘bio’ che non t’aspetti

Nella logica della lavorazione delle pietanze si punta oramai molto sulla necessità di non proporre tutto e sempre, perché andrebbe a discapito della qualità; i ristoranti di fascia alta e quelli che propongono solo cucina gourmet modificano il menù continuamente, soprattutto nella considerazione della stagionalità degli ortaggi e della frutta. Questo indice di qualità finora era sembrato non appartenere al Molise, dove la gran parte della ristorazione è ‘generalista’, quindi ancorata piuttosto al contenimento dei prezzi che all’innovazione ed alla differenziazione. Solo di recente in regione si è capito che il turismo si sviluppa anche attraverso la gastronomia e che questa deve avere necessariamente un bollino di qualità; la cultura ‘bio’ inizia a prendere piede e si rafforza continuamente anche dalle nostre parti. Stiamo portando avanti un discorso di comunicazione, che a breve avrà espressione sia sul turismo che sulla cucina di qualità ed in queste settimane d’incontri sul territorio abbiamo potuto notare come, soprattutto dove c’è presenza di figure giovanili, la qualità, la stagionalità e l’alimentazione biologica iniziano a diventare priorità per molti nella nostra regione, non solo tra i ristoratori, quanto anche tra i produttori e, soprattutto, tra i consumatori. Ci faremo alfieri di questo discorso e lo promuoveremo senza riserve. LA RICETTA DELLA SETTIMANA. Spaghetti porro, vongole e tartufo. Scaldare poca salsa al forno e rosolare il porro e, a parte, le vongole. Riporre la salsa sul fondo del piatto e, dopo la cottura, gli spaghetti, il porro e le vongole; aggiungere tartufo crudo.

Stefano Manocchio

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