UdS: Quando parliamo di violenza di genere parliamo di quotidianità. Oltre il 25 novembre

Tutti i giorni sentiamo di materiali intimi diffusi sensa consenso, tutti i giorni si verificano molestie in luoghi pubblici, alla luce del sole, o nella propria casa, dove tanto si parla di sicurezza. La violenza di genere, però, non si ferma qui. Il sistema del patriarcato fa ammalare giorno dopo giorno, nel profondo, questa società plasmata su machismo e maschilismo.


Eppure, se pensiamo alla violenza di genere, non basta citare le donne, anche gli uomini restano succubi della società e dei suoi schemi.


In questo periodo così delicato le violenze sono notevolmente aumentate. Nel 2020 ci sono state 91 vittime ogni 10 mesi, 1 donna uccisa ogni tre giorni (Istat). Nonostante questo, la regione Molise non offre centri anti violenza e, soprattutto, resta un argomento silenzioso che passa completamente in sordina.


Con questi cartelloni abbiamo scelto di portare in piazza le frasi che sentiamo tutti i giorni, frutto del sistema che viviamo.


L’intento è quello di provocare indignazione e riflessioni su un tema così importante.
Essere femministi significa essere consapevoli dei propri comportamenti,riuscire a mettere un punto a questi meccanismi velenosi.


Crediamo non basti più ricordare le violenze in un giorno dell’anno, questa lotta va portata avanti oltre il 25 novembre.

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