Sul caso Giarrusso intervengono i Consiglieri della coalizione civica Cancellario, Pilone, Coralbo, Tramontano e Scasserra

“Desta notevole rammarico la notizia del mancato rinnovo dell’incarico dirigenziale nel Settore dei Lavori Pubblici del Comune di Campobasso, all’architetto Giarrusso. Il dirigente regionale comandato presso il Comune – nello svolgimento, sia pur breve, del citato incarico – ha dimostrato grandissima dedizione al lavoro e indiscutibile professionalità, tanto da aver restituito nuova linfa vitale ad un settore complicato e macchinoso. In realtà, nei giorni scorsi, avevamo assistito a plurime rassicurazioni da parte del Sindaco Battista e dell’assessore competente circa la necessità di stabilire una proroga del citato incarico dirigenziale, al fine di consentire la continuità nel lavoro organizzativo e gestionale brillantemente eseguito dal dirigente in questione. Nel particolare momento storico e nell’attuale situazione dell’organico comunale, non appare condivisibile la scelta del Sindaco, anche perché le figure dirigenziali sono in numero anche troppo esiguo.
Il Comune di Campobasso necessita di una riorganizzazione dirigenziale importante, con l’individuazione di dirigenti competenti che siano realmente in grado di trainare il sistema amministrativo nella giusta direzione. Da parte nostra, desideriamo esprimere un vivo ringraziamento all’architetto Giarrusso per l’attività egregiamente svolta al servizio della città e dell’amministrazione, per i progetti avviati e per la sua capacità di risoluzione dei problemi. Per il Comune di Campobasso questa scelta infelice rappresenta un allontanamento rilevante, atteso il difficile reperimento di figure professionali di analogo spessore. Il nostro sincero auspicio è che tale decisione non sia invece scaturita da sterili rappresaglie politiche a causa del recente provvedimento con cui il Giudice del Lavoro del Tribunale di Campobasso ha stigmatizzato l’illegittimità della revoca del precedente incarico dirigenziale rivestito dall’architetto Giarrusso all’interno della Protezione Civile regionale, con condanna dell’Ente al pagamento delle indennità che sarebbero spettate al dirigente illegittimamente destituito sino alla naturale scadenza dell’incarico. Se così fosse, la politica avrebbe procurato irresponsabilmente un doppio danno alla collettività molisana: il primo, di tipo strettamente economico (le somme risarcitorie il cui pagamento è stato imposto alla Regione dall’ordinanza giudiziale per l’illegittima rimozione) e il secondo, derivante dal fatto che la città di Campobasso ha perso l’occasione di avvalersi dell’operato di un dirigente degno di tale nome.” ( Cancellario, Pilone, Coralbo, Tramontano, Scasserra)

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