Cambiano le regole di consegna di raccomandate pacchi e atti giudiziari. Se il postino non trova a casa qualcuno cui consegnarlo, la corrispondenza sarà dislocata presso vari uffici postali sparsi in città, mentre adesso c’è uno sportello come punto di riferimento, efficiente, con parcheggio, aperto tutti i giorni mattina e pomeriggio. Il cambiamento, in negativo, riguarderebbe i Comuni di Campobasso e di Isernia, saranno interessati da questi disservizi tutti gli Uffici Postali, per lo più aperti solo di mattina, già intasati per una miriade di altri servizi.
Il Segretario Interregionale della CISL Poste Antonio D’Alessandro dichiara: l’azienda intende procedere, nonostante la nostra diffida, con la nuova pianificazione della consegna delle inesitate, – si sta consumando l’ennesima azione unilaterale, nonostante i prevedibili disservizi.
Ancora una volta dobbiamo costatare l’inadeguatezza nella gestione delle attività da parte aziendale, che produrrà inevitabilmente non solo confusione tra i lavoratori, ma ulteriore discredito da parte della clientela, poiché nella sportelleria già è cronica la carenza di personale applicato, inoltre, in questo modo l’Azienda sta modificando il carico di lavoro, con palmari non funzionanti, nessuna formazione per gli sportellisti, ricadute occupazionali in ambito PCL, variazione degli orari di lavoro.
Inoltre il Segretario della CISL non esclude di aprire una vertenza, Il progetto così come avviato, rispetto all’attuale organizzazione, peggiora la qualità del servizio poiché comporterà un differimento di due giorni (dalla tentata consegna) della disponibilità per il ritiro dell’inesitata, anche se l’informazione sarà riportata sui modelli 26 (avviso al cliente) che indicherà il giorno e l’ufficio dove l’oggetto sarà disponibile. Una volta recatosi in ufficio, il cliente avrà la possibilità di sapere, laddove è presente il nuovo totem “Gestore Attese”, se l’oggetto che deve ritirare è presente e disponibile per il ritiro, negli altri casi si dovrà comunque far la fila.
L’avvio tanto unilaterale quanto frettoloso del progetto, in assenza della condivisione sulla sua reale efficienza, sulla fattibilità delle modifiche organizzative e sui criteri da stabilire per la ricollocazione del personale, comporterà inevitabili disservizi, di cui ancora una volta si dovrà ritenere responsabile la dirigenza aziendale e nessuno, nessuno, degli operatori degli uffici postali.
Il Sindacato CISL Poste, fa sapere Antonio D’Alessandro, intende pertanto sensibilizzare la cittadinanza per le difficoltà che avverranno.