L’intervento/ Aspettando il 26 maggio nasce “Prima il Molise”

di Massimo Dalla Torre

Qualche giorno fa, in merito alla situazione venutasi a creare in seno alla maggioranza in Consiglio regionale, molti hanno paragonato alcune compagini politiche al re tentenna al secolo Carlo Alberto di Savoia. Un appellativo e un paragone che, alla luce degli ultimi avvenimenti, non siamo disposti ad avallare, non perché, come abbiamo avuto modo di scrivere in altri articoli, alcune volte per il bene della causa è bene fare marcia indietro, ma perché le cose sembra hanno assunto un aspetto differente.

Da uomini della strada e non da esperti della politica, la sensazione che pervade in noi, è che una parte dei signori/e di palazzo ha deciso di gettare la maschera e gridare che sono pochi anzi pochissimi a comandare. Una situazione che ci riporta alla mente la scritta apposta su di un portachiavi che anni addietro ci fu regalato da un amico inglese che riportiamo testualmente: “sinistra o destra rimango sempre io il capitano”, per comodità abbiamo tradotto la scritta, anche se le traduzioni non sempre spiegano il significato delle cose.

Dicevamo “sinistra o destra rimango sempre io il capitano” questa, l’incontrovertibile realtà, da cui si evince che una parte della maggioranza, continua imperterrita nell’azione di governo di questa nave senza nocchiero ignorando il resto del ponte di comando. Non accusateci di usare metafore quando scriviamo, ma le metafore rendono più evidenti le situazioni. Ecco perché, non siamo disposti ad avallare l’appellativo attribuito a Carlo Alberto.

Del resto la situazione è talmente incandescente che, se vivessimo nell’Italia Albertina, neanche Cavour il tessitore per eccellenza saprebbe imbastire una nuova tela per raccordare in un’unica linea i contendenti. Ad aggiungere brace alquanto incandescente, la cronaca fa registrare che, in questo guazzabuglio generale, è presente un’ulteriore smagliatura. Un piccolo o grande buco, a seconda come si voglia interpretare, causato dalle posizioni di disaccordo manifestate dalle due esponenti ex Leghiste, poiché Salvini le ha allontanate dal movimento che non ha più rappresentanti a Palazzo D’Aimmo.

Consigliere che, hanno presentato un nuovo movimento politico denominato “Prima il Molise” tanto da lasciare gli osservatori della politica incuriositi ma anche dubbiosi e in trepidante attesa anche in vista dei prossimi appuntamenti elettorali di maggio. A questo punto sorgono due domande: è meglio stare a guardare o attendere? Oppure attuare il proverbio umbro che dice “sto con i frati e zappo l’orto?. Interrogativi che molti si porranno, giacché da più parti si cercherà di dare manforte all’azione di resistenza e contrapposizione all’attuale.

Posizioni che, però, non vorremo mascherino, la voglia di avere più visibilità proprio ora a pochi mesi delle scadenze elettorali. Fortunatamente il 26 maggio è vicino e sicuramente, i nodi saranno sciolti, almeno si spera, soltanto allora sapremo se le sensazioni che pervadono i più sono vere o se la scritta riportata sul portachiavi è frutto di fantasia. Intanto, in attesa che gli eventi sortiscano gli effetti speriamo che a non essere sacrificati siano ancora una volta i Molisani.

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