Intervista a Manuele Martelli: “Fuori dalla politica i portatori di interessi privati”

Sabato 15 novembre 2014, alla presenza del commissario di Forza Italia, Gianfranco Rotondi, si sono svolti a Campobasso gli “Stati Generali di Forza Italia”. Manuele Martelli, presente alla conferenza stampa tenutasi nel pomeriggio dello stesso giorno, è stato protagonista di un “fuori programma”, accusando i vertici regionali di averlo escluso in quanto reo ” di non aver sostenuto il candidato del partito alle ultime comunali”. Il tutto sotto gli occhi della stampa locale e di una troupe di Presa Diretta, arrivata in Molise per una indagine sulla sanità regionale. Abbiamo chiesto a Manuele Martelli una delucidazione su quanto accaduto.
Manuele cosa è successo sabato al Don Guglielmo?
Forza Italia Molise, o ciò che ne è rimasto, ha convocato gli Stati generali (?) del partito per “analizzare, riflettere e ascoltare” non so cosa. Naturalmente non sono stato invitato, ma ho ugualmente preso parte all’incontro per chiedere ai dirigenti del partito e al commissario Rotondi (tornato in Molise dopo sei mesi di ‘latitanza’ e dopo aver inanellato una serie di insuccessi elettorali) le reali motivazioni della mia espulsione dal coordinamento provinciale di FI dopo 13 anni di militanza seria e onesta“.

Quali motivazioni hanno indotto la dirigenza ad espellerti?
Motivazioni comiche e ridicole. Sono reo, a loro dire, di non aver appoggiato la candidatura di Luigi Di Bartolomeo al Comune di Campobasso. Candidatura imposta dal commissario Rotondi nonostante la deliberazione del coordinamento provinciale del partito (Pierluigi Lepore deve averlo dimenticato) che si apriva, per la prima volta nella storia del centrodestra, allo strumento delle primarie per l’individuazione del candidato sindaco. Candidatura imposta dal commissario Rotondi nonostante l’intera coalizione di centrodestra avesse accolto con entusiasmo le stesse primarie. Ricordo che l’onorevole Aldo Patriciello (entusiasta nell’abbracciare Paolo Frattura alla convention venafrana di Rialzati Molise) affermò: “Le elezioni amministrative non sono come quelle politiche”. Bene. Io, però, sono stato messo alla porta mentre chi è ancora oggi alleato del centrosinistra di Ruta e di Frattura continua allegramente a fare politica in Forza Italia tra il silenzio imbarazzato e imbarazzante di tutti. Partito Democratico e sedicenti comunisti compresi“.
Come mai nessuno ha preso le sue difese?
Cosa vuole che mi aspetti dai dirigenti di un partito che non sono in grado neanche di fornire uno straccio di motivazione seria a un proprio attivista?
Spesso rivolgi un interrogativo all’onorevole Patriciello, ossia: come può essere rappresentante di Forza Italia e allo stesso tempo alleato di Frattura. Hai mai ricevuto risposta?
Cosa vuole che risponda l’eurodeputato Aldo Patriciello? Pensate, Forza Italia Molise organizza una tavola rotonda sull’antipolitica senza rendersi conto di esserne la causa. E chi è invitato a relazionare sull’antipolitica? Patriciello stesso, che parla in nome e per conto di Forza Italia nonostante continui a essere alleato del Partito Democratico in Molise. Più antipolitica di questo cosa c’è?
A livello nazionale Forza Italia e il Pd di Matteo Renzi stringono un’alleanza piuttosto forte: in Molise una simile evenienza è possibile?
Nella sua domanda c’è una conferma: i partiti, oggigiorno, dal PD a Forza Italia, sono la causa principale dell’antipolitica. Un partito di centrodestra che, a livello nazionale, anziché fare opposizione al centrosinistra preferisce essere la stampella di un governo di chiacchieroni e di incapaci, tra l’altro mai eletto dagli italiani, ancora si chiede perché la gente è nauseata? Se abbiamo un presidente della Regione del PD, riscopertosi di sinistra grazie al democristiano Roberto Ruta, dopo aver avuto la tessera di Forza Italia in tasca fino all’altro ieri, siamo ancora ad interrogarci sull’antipolitica? Siamo alle comiche. Questi partiti non rappresentano più nessuno. Se Forza Italia ha decimato i consensi vogliamo prendercela con Manuele Martelli?
Infine, cosa pensi di fare in futuro riguardo la sua questione con il partito? Resterai in Forza Italia?
Innanzitutto bisognerebbe chiedersi se Forza Italia resterà ancora in Forza Italia. Per quanto mi riguarda, ero, sono e resterò un convinto oppositore dell’attuale governo regionale di centro-sinistra-destra caratterizzato da mediocrità, inconcludenza e pressappochismo senza precedenti: caratteristiche ormai note a tutti, dai sindacati alle associazioni di categoria, dalle imprese ai cittadini fino ad arrivare agli stessi elettori di centrosinistra che non vedono l’ora di sbarazzarsi di una classe dirigente che ha fatto carta straccia del proprio programma elettorale, nonostante il disperato tentativo di Roberto Ruta (che pur di vincere le elezioni, ricordiamolo, ha persino accettato di allearsi con il berlusconiano Patriciello) di salvare i cocci di una coalizione di governo letteralmente alla deriva. Dinanzi a un quadro politico così deprimente e a un degrado sociale ed economico macroscopico, siamo impegnati a costruire una valida, credibile e seria alternativa di governo a questa accozzaglia confusa di colori e di anime. Ripartendo dai bisogni collettivi e da quegli uomini che si occupino del bene pubblico senza avere condizionamenti o interessi privati da difendere. Ricorda Paolo Frattura di aver promesso, tra le tante cose, una legge sul conflitto d’interessi? “

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