Il ricordo indelebile di Sergio Zarrilli nella sede dell’Ordine dei Medici

Una targa nella sala conferenze della sede dell’Ordine per ricordare un grande medico, un
collega, un amico, un grande uomo. E’ il segno indelebile che l’Ordine dei Medici e degli
Odontoiatri della provincia di Campobasso ha voluto lasciare in onore del dottor Sergio Zarrilli. Ad un anno preciso dalla sua dipartita, la cerimonia è stata preceduta da una messa in suffragio.

In sala insieme ai consiglieri OMCeO tante persone, non solo medici, per dire grazie di esserci stato. Presenti i familiari, i figli, gli amici di Nati per Leggere, gli amici di sempre e anche chi lo aveva conosciuto da poco.

“Non ci sono parole – ha dichiarato il presidente Pino De Gregorio nell’introdurre il momento celebrativo – Vorremmo che gli arrivasse, insieme alla tristezza che proviamo dentro, il gesto”. E ha scoperto la targa insieme a Sara e Giovanni Zarrilli, anch’essi medici. “E’ sempre con noi attraverso la gente che ancora ci ferma e ce lo ricorda ogni giorno – ha detto Sara Zarrilli nel ringraziare tutti – Come lui, anche noi siamo di poche parole e vorremmo dire solo immensamente grazie”.

Toccanti i ricordi che hanno voluto esprimere i medici che gli erano più vicini, come Gennaro Barone che era anche suo caro amico personale: “Sergio aveva il dono dell’ascolto, dote preziosa e rara – ha detto il past president – Ci ha lasciato un insegnamento evidente che noi dobbiamo ricordare nel nostro modo di agire, soprattutto nella nostra professione”.

Il peso della sua assenza si è percepito fortemente dalle parole dei medici dello studio di via Pascoli: Lorenza Golinelli, Maria Vigliardi e Nunzio Colarocchio. “Non è facile per noi accettare la sua scomparsa – ha detto la dottoressa Golinelli – Lo abbiamo avuto con noi ore e ore, in quelle stanze, dal mattino alla sera, da tanti anni… E’ molto dura continuare a lavorare sapendo che quella stanza è vuota. E per ora rimarrà così, resteremo in tre, con questo vuoto enorme”.

“Sergio era una persona non giudicante – ha concluso l’amico Colarocchio che oggi porta avanti l’associazione Nati per Leggere al suo posto – Sapeva guardare chi aveva di fronte con un’accoglienza totale, rassicurante. E’ nostro compito raccogliere con umiltà il suo esempio”.

“Medico di elevate qualità umane, dal 2001 al 2020, anno della sua prematura scomparsa, si è dedicato, nel Consiglio dell’Ordine, con generosità e gentilezza, alla tutela della Professione, arricchendola di valori etici e iniziative di solidarietà”. Queste le parole che l’Ordine ha voluto imprimere, per sempre.

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