Giornata antifascista, PCL Molise: necessità sociale e civile di contrastare insediamento di organizzazioni nazifasciste

In occasione della giornata antifascista celebrata il 24 ottobre in Campobasso, il PCL MOLISE, ribadisce la necessità sociale e civile di contrastare anche nel Molise l’insediamento di organizzazioni nazifasciste cosiddette “del terzo millennio”.  Pur essendo gruppetti minoritari, sono ben finanziati e tra i compiti loro commissionati c’è quello di far leva sui più rozzi e bassi istinti umani, fomentati ad arte tra le masse, soprattutto in tempi di crisi acuta, per dirottare la rabbia sociale verso falsi obiettivi; cioè tentando di innestare la solita guerra tra poveri, soprattutto fomentando le idiote fobie razziste.
Ad Isernia, infatti, già viene dato spazio anche mediatico alle loro demenziali e incivili ostilità verso i profughi ospitati nelle strutture. Questo, lo ribadiamo, è il loro modo di servire la minoranza di banchieri e capitalisti, veri responsabili dell’attuale disastro sociale senza sbocchi, che sfruttano ed opprimono la maggioranza della società. In ogni città, dove sono insediati questi gruppetti, sono insorti problemi di aggressione verso le organizzazioni e sindacati di sinistra, verso i migranti e in genere verso chi si batte per il progresso civile e sociale, e contro l’oppressione capitalistica. A conferma che l’essenza del fascismo, oggi come ieri, è in primis la distruzione con ogni mezzo delle associazioni dei lavoratori e dei partiti anticapitalistici o anche semplicemente di sinistra. Non dimentichiamolo, mai. In barba alla XII disposizione transitoria della Costituzione i partiti fascisti, anziché essere messi al bando, in questi 70 anni dalla Liberazione hanno sempre operato liberamente come una sorta di organizzazioni “parastatali” per svolgere la missione per cui sono nati: servire il potere del capitale ed impedire il cambiamento, anche con la violenza e le stragi di stato.
Ciò a riprova del tradimento della Resistenza, visto che, in questa finta democrazia, al potere sono rimaste le stesse classi che foraggiarono il fascismo.  Si tratta di ricostruire, oggi ed anche dal Molise, un blocco sociale antifascista di tutti gli sfruttati, a partire dall’unità tra lavoratori italiani e migranti, disoccupati e pensionati, mondo della scuola, senza tetto, piccoli autonomi ed in genere di tutti coloro che vivono le condizioni di oppressione.  Si tratta di unire ciò che il capitale tenta di dividere anche a mezzo della rozza propaganda fascista o leghista.  Per tutto questo, l’antifascismo o è anticapitalista o non può essere realmente tale.
P.C.L. MOLISE Tiziano Di Clemente

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