#corpedelasunzulatavecchia/Piove e le erbacce crescono!

Non voglio mettere sulla gogna o sulla griglia ardente nessuno, non voglio fare il botanico, non voglio fare il giardiniere, voglio solo esprimere un pensiero. “Preambolato” in questo modo credo si possa andare avanti. L’altro giorno ho postato questa foto su Facebook. Malva cresciuta allo stato “brado” in centro città a Campobasso. Oramai Via Kennedy è centro.

Al post hanno risposto arrabbiati ed indignati molti campobassani. Onestamente calato nell’attuale situazione meteo il Comune e per esso l’assessore al verde poco avrebbero potuto fare con queste avversità atmosferiche. Ma il post voleva essere un “preavviso”
alla situazione che nei prossimi giorni, con lo scoppiare del caldo, vivremo nella nostra città, ma forse in tutte le città d’Italia.
Nei prossimi giorni l’erba già cresciuta, come la malva in foto, andrà a coprire ancora di più i
marciapiedi e voglio sperare che il Comune di Campobasso faccia qualcosa per rendere la città un minimo accettabile. Da questo post su Facebook sono emerse altre criticità tipo l’impraticabilità della Via Matris, l’abbandono del Viale delle Rimembranze, le “fratte” nelle strade comunali in campagna cresciute oltremisura, “fratte” che occupano la già stretta sede stradale. A me ieri è capitato l’obiettivo della macchina fotografica su questo tombino in Via Conte Rosso.

Foto di Franco di Biase

Tombino che nel corso degli anni ha subito un “restyling” da parte di qualche fantasioso fabbro più o meno comunale presentando delle pericolosità di un certo livello per i ciclisti.

Ne sa qualcosa il mio amico Ciro che volò dopo essere finito con la ruota davanti della bici nelle fessure aperte del tombino. Ero presente, Ciro si rialzò e non si fece quasi niente, ma solo per fortuna. Giova in questa sede ricordare anche che le scuole nell’ultima nevicata furono chiuse per poter togliere i rami degli alberi caduti per la neve. Le scuole riaprirono ed i rami furono tolti dopo una settimana.
Vorrei anche ricordare all’assessore Cretella, visto che si sta parlando del suo ramo, che la raccolta differenziata a Campobasso sta ancora ferma quasi a quattro anni fa e che sarebbe il caso di muoversi, visto che un comune paga secondo le tonnellate di rifiuti che conferisce in discarica maggiore raccolta differenziata, minore conferimento in discarica, maggiore raccolta differenziata, minore esborso di denaro. Senza contare che i comuni limitrofi a Campobasso sono in raccolta differenziata e che molti loro cittadini per non fare la scomoda raccolta differenziata conferiscono i loro indistinti rifiuti nei primi cassonetti di Campobasso.

A tale proposito erano state promesse delle foto trappole ma non so se siano state mai realizzate. A conclusione di queste righe mi vengono in mente due “situazioni” la prima quella dei penta stellati che avrebbero voluto aprire il Parlamento ed il Comune di Campobasso come una scatola di tonno. Sappiamo tutti come sono andate a finire le cose. Io non mi sono meravigliato, Antonello Venditti nel 1974 cantava: “compagno di scuola, ti sei salvato dal fumo delle barricate, o sei entrato in banca pure tu?”. Il mondo reale, quello dei “grandi” ha delle difficoltà non superabili con semplici proclami. Quando si butta l’acqua sporca non si può buttare via anche il bambino.
Rinnovata stima e decuplicato affetto, statevi arrivederci e ci rivediamo/leggiamo alla prossima.
Franco di Biase

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