#corpedelascunzulatavecchia/Soldi nuovi per politica vecchia, politica vecchia con soldi nuovi?

L’altro giorno, la settimana scorsa, in Consiglio regionale è stato votata favorevolmente l’accensione di un mutuo da quaranta milioni di euro perché “serviranno a migliorare le nostre strade”.


Orbene le strade del Molise, siamo stati convinti per anni che le costruissero mandando avanti gli asini, animali capaci di trovare il percorso più sicuro, e poi seguivano con pale e picconi per costruire le strade.


Era l’immaginario collettivo che non sapeva trovare altra spiegazione alla tortuosità dei percorsi stradali molisani. Ora questa viabilità congeniale alle salmerie degli alpini, se gli alpini avessero ancora i muli, la vogliono rifare. Come dove quando e perché, almeno al momento, non è dato sapere. Si sa che la giunta regionale del Molise è pervasa da massima discrezione e quindi non si saprà quali strade saranno (ri)asfaltate.


Il manto stradale, unitamente alla pubblica illuminazione, ma anche ad opere di urbanizzazione sempre pagate ma qualche volta non avute, sono sempre stati i cavalli di battaglia delle amministrazioni per fare della captatio benevolentiae elettorali … si arruffianavano i votanti lusingandoli con l’asfalto.


Un cenno storico ed un mio ricordo: per il cenno storico basti sapere che a Campobasso era asfaltato solo Corso Vittorio Emanuele, Viale Elena e via Roma per essere bitumate dovettero aspettare la fine della seconda guerra mondiale. Per il mio ricordo: abito in una contrada campobassana che ha una lunghezza di circa cinque chilometri. Per asfaltarli tutti e cinque si impiegarono circa sei tornate elettorali al Comune. Asfaltavano pochi metri ogni cinque (allora quattro anni).


Ora, come diceva il grande e compianto Giulio Andreotti: “… a pensar male si fa peccato, ma alle volte ci si prende” devo immaginare, ma è solo un mio pensiero e non un risultato politico, che la Regione Molise accenda questo ennesimo mutuo da quarantamilionidieuro per poi chiederne conto e tornaconto alle singole amministrazioni comunali? Mi spiego: ti/vi facciamo asfaltare la strada, oppure vi abbiamo fatto asfaltare la strada, adesso (ri)votateci perché vogliamo essere (ri)eletti.

Senza tener conto, o tenendo ancor di più conto, del fatto che questa Giunta Regionale è presieduta da un Dottore Commercialista/docente universitario di lungo corso che si permette, il Presidente/Commercialista, di far votare l’accensione del mutuo senza il preventivo benestare dei revisori dei conti. Non credo si faccia così anche nelle contabilità “ordinarie”, ordinarie nel senso di tutti i giorni e fuori dai palazzi della politica. Quelle contabilità che portano lavoro ai loro dipendenti e linfa vitale all’economia.


Tralasciano, questi amministratori regionali, di pensare a come far crescere il nostro Molise, e come fare per non farci divorare dall’inedia di idee che sta caratterizzando questa amministrazione, di come fare per farci uscire dall’isolamento, di come fare per farci conoscere e per attirare persone nel nostro territorio. Sarebbe il caso, per esempio, di (ri)ripensare ad una quattro corsie per uno sviluppo di questa regione, a me non interessa chi sarà il prossimo Presidente della Giunta Regionale, a me, da molisano, interessa che questa regione cresca ed esca dall’isolamento.

Un aneddoto su alcuni molisani all’Octber Fest a Monaco: alla domanda di dove fossero, fatta da un ragazza olandese, i nostri dissero di essere di Campobasso. Ah, Campobasso ….Gaetano the toad! Questa ragazza conosceva, forse per averlo conosciuto in qualche Rave, Gaetano campobassano dalla fama consolidata.


Per non parlare, poi, che oltre ai quaranta milioni sottoscritti per fare la “sfalda” ci sarebbero anche i due milioni di euro che la Giunta Regionale ha impegnato, o quasi liquidato in favore delle diocesi molisane. Io sono sempre stato borbonico nell’animo, considerando i sabaudi come invasori e conquistatori, ma su Cavour che disse: “libera Chiesa in libero Stato” , non posso essere che d’accordo, vedendo anche in questa “operazione” una captatio benevolentiae sempre proiettata al 2023. Cari vescovi e parroci del 2023 vi chiederanno dire: “nel segreto della cabina elettore Dio vi vede, Stalin no”. Resta da capire che interpreta Don Camillo, tanto sappiamo bene che di Peppone non ne abbiamo nemmeno mezzo!


Tutto questa “politica” proiettata al 2023 per il rinnovo del Consiglio Regionale. Ma, sempre in vista di “quel” rinnovo, non si tiene conto di come è cambiata, di come hanno fatto cambiare la politica negli ultimi anni. Credo che i parenti pesanti portatori di voti, questa volta avranno l’indicazione (ordine venafrano) di candidarsi a sinistra, come successe con l’elezione di Frattura. La rabbia popolare nei confronti di questa amministrazione regionale farà il resto e continueranno sempre gli stessi “pupari” a manovrare le fila (i fili) della politica molisana. Ah spero che non ci siano primarie per la scelta del candidato presidente del Centrosinistra, gli elettori non ne sono più entusiasti ed i potenti faranno scendere in campo sempre le loro collaudate e fedelissime truppe cammellate armate di matita ed omaggiate dei due euro necessari per votare.


Sconfortato e disperato, ma sempre speranzoso per il bene che voglio al nostro Molise, saluto tutti con simpatia, affetto e stima regalandovi il solito: statevi arrivederci.
Franco di Biase

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