#corpedelascunzulatavecchia/Le ciucche z’appicechene e le varile ze sfasciane.

Un caro saluto a tutti ed iniziamo con la “traduzione” del titolo. È un vecchio proverbio/detto
dialettale. Tradotto letteralmente suona: “gli asini litigano ed i barili si rompono”. Era uso in quei tempi andati andare a prendere l’acqua alle fontane ed alle sorgenti con gli asini (le vetture) si legavano per questo motivo dei barili di legno vicino al bastio (la varda) degli asini. Poteva capitare, comunque, che gli asini stando vicini in attesa che i contadini riempissero i barili alla fonte, entrassero in “collisione” e per difendere ognuno di loro il territorio iniziassero a lottare. A quel punto a suono di calci e testate si poteva correre il rischio che i barili di legno potessero rompersi vanificando il lavoro e la strada fatta.

Credo sia quello che sta succedendo in Molise soprattutto per la gestione delle politica regionale. Notizia di questi giorni la mancata effettuazione del Consiglio Regionale (continuo ad usare le iniziali maiuscole per rispetto dell’organo elettivo) per la presenza di soli sette consiglieri in aula. Il presidente del Consiglio, riscontrata l’assenza dei più ha aggiornato la seduta. I consiglieri presenti, al di là di qualche nota di disappunto inviata come comunicato stampa ai giornali hanno ringraziato i colleghi assenti ed intascato, credo, il gettone di presenza. Se qualcuno dovesse chiedermi cosa avrei fatto, io avrei quantomeno emanato una nota congiunta dei partiti presenti in aula, in pratica PD e Cinque Stelle, ma considerato il momento attuale di tensione totale tra i due partiti in attesa di scoprire il candidato della eventuale coalizione alla presidenza della giunta meglio non si siano riuniti. Ma anche occupato almeno simbolicamente l’aula consiliare per far in modo che ne parlassero gli organi di informazione.
Ma andiamo avanti.

Il Consiglio Regionale non si riunisce, i consiglieri tornano nei loro uffici/abitazioni con lo stesso
spirito di quando a scuola era assente il professore e, con “dispiacere unanime” degli studenti tutti saltava il compito in classe. Il mancato svolgimento del Consiglio Regionale ha dato un ennesimo scossone alla democrazia molisana. Gli eletti in Consiglio Regionale hanno il dovere, per rispetto nei confronti di chi li ha votati mandare avanti la discussione e promuovere leggi che possano essere di aiuto allo sviluppo di questa terra. Invece di fare questo, i nostri consiglieri regionali, si sono trincerati dietro una lotta per la difesa delle poltrone da ognuno singolarmente occupata/posseduta. Questo a significare di come l’occupare quella poltrona non sia il riconoscimento ai voti ricevuti, ma sia solo la volontà di mantenerla all’infinito per beneficiare, a titolo esclusivamente personale di tutto quello che la poltrona porta “seco”.

Ordunque, mentre il Consiglio non si riunisce, la Giunta Regionale trova tempo modo e luogo di
riunirsi e deliberare. Le delibere, quelle di cui parlerò, sono tutte “programmatiche” nel senso che vanno verso la direzione “Molise 2023” work in progress ed elezioni da gestire. Iniziamo con Sviluppo Italia: la Giunta Regionale ha deciso di “trombare” Claudio Pian, amministratore delegato di Sviluppo Italia, società controllata della Regione Molise, società che con i fondi del PNRR credo possa dire la sua in maniera pesante. Claudio Pian, per quelle due o tre
persone che non lo conoscono, è persona vicinissima all’europarlamentare Aldo Patriciello. Proprio quel Patriciello, non altri nemmeno omonimi, che aveva sentenziato che alle elezioni del 2023 non ci sarebbero stati suoi cognati candidati. La cosa non deve aver fatto piacere all’assessore Cotugno, appunto cognato dell’europarlamentare, che si è legato, l’assessore Cotugno, a filo doppio al Presidente Toma per il lavoro da assessore e per le elezioni del 2023.

Claudio Pian è stato sostituito con Fabio Sebastiano candidato nel 2018 nella stessa lista (Orgoglio Molise) di Cotugno. La cosa “strana” è che l’ing. Sebastiano ha lavorato fino allo scorso 30 aprile come direttore operativo e consigliere delegato alla ricerca dell’Ircss. Un dubbio sorge spontaneo: non è che la giunta regionale ha deliberato per “dispetto”
all’europarlamentare di Venafro, togliendo una persona molto vicina lui (Claudio Pian) ed
inserendoci una persona che aveva avuto dei trascorsi professionali proprio con l’azienda
Neuromed?
Questo non lo si saprà mai, almeno per espressa dichiarazione degli interessati. Al momento, però, è dato certo che alla riunione di Giunta di cui stiamo parlando erano assenti gli assessori Pallante e Cavaliere impegnati altrove e per altri motivi. Della serie ….. Io non c’ero …. Impegni istituzionali mi hanno portato altrove.
Ecco questa faccenda, al di la dei meriti personali e della preparazione tecnica dei “contendenti”
rappresenta uno spaccato preciso della situazione politica in seno alla Regione Molise,intesa come ente politico e non come ente territoriale. Un Ente che delibera la sostituzione di un amministratore delegato con altro amministratore ed agli occhi di chi legge la politica solo per far dispetto all’europarlamentare di Venafro. Sia chiaro una cosa: io non ho mai votato per Patriciello, non voglio difendere nessuno, voglio, meglio vorrei, che in Molise si facessero le cose, si prendessero le decisioni, per il bene del Molise tutto. Vorrei che i posti di comando, di responsabilità fossero distribuiti, ma assegnati, a persone capaci che hanno qualcosa da dire e da fare per il Molise. A prescindere dalle loro amicizie e dalle loro conoscenze. E non assegnati per far dispetto o creare problemi, ma neanche per creare vantaggio a questo o a quello.

Voglio chiudere trasmettendo a tutti un dubbio: Claudio Pian non è che, per caso, vorrà candidarsi alla Regione come consigliere? Appena lo incontro glielo chiederò. Se mi risponderà positivamente gli dirò di ringraziare Cotugno e Toma, lo hanno liberato dall’incarico di amministratore delegato di Sviluppo Italia Molise e quindi potrà fare la campagna elettorale liberamente. Non è che lo hanno fatto apposta?
Voglio ora specificare che con il titolo a questo mio scritto sicuramente non volevo dare dell’asino a nessuno. Ma altrettanto sicuramente mi viene da pensare che i barili che si “sfasciano” siamo tutti noi molisani.
Con aumentata stima e decuplicato affetto vi saluto caldamente e vi do appuntamento alla prossima, sperando di essere pronto per scriver altro.

Statevi arrivederci.
Franco di Biase

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