“Si celebra solennemente il 1° maggio, la Festa del Lavoro, principio cardine della Carta Costituzionale ed elemento di connotazione della nostra democrazia.” Con queste parole il Prefetto di Campobasso, Maria Guia Federico, delegata a rappresentare il Governo, ha salutato le Autorità civili, religiose e militari intervenute alla cerimonia per la consegna delle Stelle al Merito del Lavoro, per rivolgere poi ai cinque insigniti della prestigiosa decorazione “un vivo elogio e un sincero ringraziamento per avere reso onore e decoro a questa Terra con il loro impegno nel lavoro e la loro dedizione al dovere”.
Il Prefetto ha evidenziato che la Stella al Merito del Lavoro costituisce “un tangibile riconoscimento per aver saputo interpretare appieno il significato etico e civile del lavoro quale valore morale che dà un senso alla vita di ciascuno e come strumento di affermazione e promozione della dignità dell’Uomo e di progresso nella società”.
Alla presenza dei Sindaci di residenza degli insigniti, la decorazione è stata conferita alle Signore Immacolata Altavista e Maria Speranza Petrone ed ai Signori Claudio Iammarrone, Vittorio Moffa ed Igino Tomasso.
Di seguito il Saluto del Prefetto Guia Federico:
Particolarmente lieta ed onorata di presiedere, quale Prefetto del capoluogo di regione e in rappresentanza del Governo, questa tradizionale e significativa cerimonia, rivolgo un caloroso saluto alle Autorità religiose, civili e militari qui convenute e a quanti, con la loro presenza, conferiscono ulteriore risalto all’odierna manifestazione.
Il 1° maggio si celebra solennemente la festa del lavoro, principio cardine della Carta Costituzionale ed elemento di connotazione della nostra democrazia.
Ai cinque meritevoli cittadini che saranno insigniti della prestigiosa onorificenza della Stella al Merito del Lavoro esprimo, anche a nome del Governo, un vivo elogio e un sincero ringraziamento per avere reso onore e decoro a questa Terra con il loro impegno nel lavoro e la loro dedizione al dovere.
Cari Maestri del Lavoro, viene riconosciuto dinanzi a tutti il Vostro prezioso contributo speso nell’attività lavorativa con onestà ed umiltà, con spirito di servizio e nel segno della legalità.
Lo Stato ha voluto conferirvi un tangibile riconoscimento per aver saputo interpretare appieno il significato etico e civile del lavoro quale valore morale che dà un senso alla vita di ciascuno e come strumento di affermazione e promozione della dignità dell’Uomo e di progresso nella società.
Voi costituite una evidente testimonianza della vitalità della società molisana che lavora e della sua capacità di prodigarsi per migliorare e progredire.
Perciò al Vostro insegnamento devono continuare ad ispirarsi i lavoratori di oggi e di domani per superare le difficoltà, i problemi e gli elementi di criticità che, purtroppo, ancora condizionano lo sviluppo di questa Terra, ricca di storia e di cultura, con un’invidiabile patrimonio naturalistico ed architettonico, ancora sostanzialmente integra nel tessuto sociale, eppure penalizzata da endemici fattori congiunturali come la carenza infrastrutturale, l’isolamento geografico delle aree interne, l’elevato tasso di invecchiamento della popolazione, il diffuso dissesto idrogeologico e la preoccupante stagnazione dell’occupazione.
Sebbene abbia assunto le funzioni di Prefetto di Campobasso solo da pochi mesi ho comunque già potuto constatare, dai contatti con i diversi rappresentanti delle istituzioni locali, che vi è una comune volontà di andare avanti e di cogliere ogni propizia occasione per la rivitalizzazione del territorio.
Sono quindi convinta che i lavoratori, gli imprenditori, le organizzazioni sindacali e di categoria, grazie alle proprie elevate attitudini e alla radicata vocazione alla dedizione al lavoro che caratterizza queste Genti, sapranno costruire, con rinnovato slancio e senso di fiducia, un futuro di stabilità economica ed occupazionale, raccogliendo la sfida che viene da modelli di economie più avanzate e da un mercato sempre più globalizzato.
A tal fine è comunque indispensabile che tutte le componenti della società molisana, a vario titolo e livello interessate, partecipino, ciascuna per la propria parte di responsabilità, a questo graduale processo con unità di intenti e nella consapevolezza che lo sviluppo di una comunità assume risultati davvero significativi e stabili solo quando promana dal suo stesso contesto sociale, nel quale vanno rafforzati lo spirito imprenditoriale e le opportunità presenti, avendo cura di preservare le specificità e le naturali capacità del territorio.
Nel perseguimento di tali obiettivi si rende necessario anche compiere uno sforzo comune per sradicare ogni forma di illegalità nel lavoro e soprattutto per contrastare il fenomeno del sommerso e del lavoro nero assicurando, nel contempo, la piena attuazione delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Per quanto è nelle mie possibilità, cercherò di profondere il massimo impegno in tale direzione, lavorando insieme alle altre Istituzioni preposte, in un’ottica di leale collaborazione.
Con questi auspici rinnovo il mio augurio più sincero ai cinque lavoratori che oggi ricevono l’alto riconoscimento e che sono motivo di vanto ed orgoglio per la collettività molisana, perchè rappresentano la forza viva del lavoro che a doti di lealtà, rettitudine ed altissimo senso del dovere unisce qualità professionali di provata capacità.
Il riconoscimento che hanno meritato premia idealmente l’intera comunità di questa regione per aver saputo custodire le tradizioni legate al lavoro e la vocazione del popolo molisano all’operosità, all’ingegno, alla creatività.
Mi auguro che questi elevati valori vengano colti e recepiti appieno anche dalle nuove generazioni, artefici e protagoniste del futuro progresso, affinchè sappiano improntare l’agire quotidiano nel solco dell’esempio di chi li ha preceduti, arricchendolo con le energie creative, l’entusiasmo per la scoperta del nuovo e il desiderio di conoscenza che sono propri della loro età.
Prima di concludere ritengo doveroso, nella giornata che celebra il Lavoro, rivolgere un pensiero commosso e grato a Quanti per il Lavoro hanno perso la vita o l’integrità fisica.
Nel ricordo della loro abnegazione e del loro sacrificio ci auguriamo di non piangere più vittime di incidenti sul lavoro.
Nella certezza che il significato di questa celebrazione sarà colto da tutti quale messaggio ad operare, ciascuno con il proprio personale contributo, nell’interesse e per il bene comune, rivolgo ai nuovi Maestri del Lavoro l’augurio più sentito di un avvenire sereno e ricco di ulteriori meritate soddisfazioni e gratificazioni.