Poste Italiane, impegnata quotidianamente nello sviluppo degli strumenti digitali, ha rinnovato anche quest’anno il fascino e il mistero della tradizione natalizia nelle lettere dei bambini e così tutta la rete logistica diventa strumento per la loro diffusione. Anche con una lettera è dunque ancora possibile trasmettere le proprie emozioni e far viaggiare i sogni dei cittadini del futuro.
A Campobasso, ieri mattina, l’ufficio postale di via Pietrunto ha accolto gli alunni della III A del Convitto Nazionale “Mario Pagano” di Campobasso. Accompagnati dalle insegnanti Giusy Di Buono e Giovanna Lanza, gli scolari hanno imbucato le loro letterine a Babbo Natale in una speciale cassetta allestita per l’occasione. Oltre alle lettere, la classe ha portato una cartolina gigante indirizzata all’ufficio postale di Napapiiri. Su questa, un disegno del loro convitto, la frase “Caro Babbo Natale, i bambini della scuola primaria del Convitto Nazionale “M. Pagano” ti augurano Merry Christmas” e le firme di tutti i trecento alunni dell’istituto. Grande stupore quando in sala ha fatto il suo ingresso un portalettere vestito da Babbo Natale, che si è fermato con i piccoli rispondendo alle loro curiosità e spiegando “il viaggio” delle letterine fino al Polo Nord.
“Con l’evento di oggi – hanno commentato le maestre – abbiamo celebrato, unitamente a Poste italiane, la tradizione natalizia. I bambini hanno affidato alla carta desideri e pensieri da dedicare a Babbo Natale. L’iniziativa ha coniugato didattica e valorizzazione del territorio, offrendo agli alunni un’esperienza educativa significativa all’insegna della magia del Natale e della condivisione”.
Le richieste a Babbo Natale. Prima di imbucare le missive, gli alunni hanno letto i loro desideri. Oltre alle immancabili richieste di regali, anche pensieri più profondi. C’è chi chiede “la pace nel mondo, che i bambini in Africa non debbano fare di tutto per un po’ di cibo e un po’ di acqua, che tutti vivessero una vita felice e che le armi non esistessero più” e chi scrive “Le cose più belle sono: gioia, amore, comprensione, rispetto perché ognuno deve essere gentile con tutti. È l’amore a vincere sul mondo”.
“Quest’anno vorrei una chitarra elettrica a freccia, un polsino metal, una maglia di Bob Marley e una maglia degli Iron Maiden. Porta la pace in tutto il mondo, e che i poveri non soffrano più, fai che le armi non esistano più e che il mondo stia in salute senza guerre. Porta cure ai malati così non soffrono più. Senza guerre senza violenza, il mondo è perfetto!”, è il contenuto di un’altra lettera.
Oppure: “Caro Babbo Natale, quest’anno forse ti chiedo cose difficili, mi piacerebbe che tu facessi tornare a casa nonno. Il Natale per alcune persone è un giorno in cui si portano i regali… invece è un momento per stare in famiglia e pensare a quei bambini che sono in ospedale o che non hanno niente. Grazie di tutto caro Babbo Natale… e mi raccomando: non bruciarti!”.
“Quest’anno desidero che tu possa rendere il Natale di ogni bambino/a speciale, anzi che anche il Natale degli elfi e delle renne lo sia. Desidero che tu possa esaudire i desideri di tutto l’universo: so che questo non è il tuo campo ma, per favore, prova a esaudire il mio desiderio. Confido in te Babbo Natale. E che sia splendido anche il tuo Natale!”, scrive un altro bambino.
Sempre ieri, una classe della scuola primaria di Pesche (Isernia) è stata ospite dell’ufficio postale per spedire le letterine a Babbo Natale. Sulle buste è stato apposto un francobollo, che è stato “annullato” dall’ufficio postale con il bollo speciale lineare “Buone Feste” abbinato al bollo con la data di ieri.







